Recensione

N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure

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a cura di Forla

Circa un anno fa usciva su Xbox One Nero, un titolo appartenente al controverso genere dei walking simulator, nonché opera prima dello studio nostrano Storm in a Teacup. Al tempo del debutto, il gioco aveva fatto discutere forse più per la mancata localizzazione in italiano che per i propri contenuti; oggi il titolo approda su PC e quello che avete davanti è proprio un articolo dedicato al porting. Se invece volete leggere la recensione, vi consigliamo di dare un’occhiata qui.
Un viaggio nelle tenebre
Partiamo subito col parlare della cosa più importante, ovvero la traduzione dei testi. L’anno scorso il dibattito in merito alla mancata traduzione dell’opera nella lingua madre del team di sviluppo (e pure nostra) era stato parecchio acceso. Insomma, da bravi italiani tutti si aspettavano che un titolo sviluppato tra le mura di casa affiancasse all’immancabile inglese anche la lingua del bel paese. Purtroppo, esigenze di budget o meno, così non è stato, ma i ragazzi di Storm in a Teacup hanno deciso di farsi perdonare risolvendo il problema nella sua incarnazione PC. La bella voce del narratore resta (per fortuna) in inglese, ma le sue parole sono sottotitolate in italiano, così come lo sono le scritte fluttuanti che troveremo sparse sul nostro cammino. Da questo punto di vista il lavoro è stato encomiabile, in quanto la traduzione delle frasi luminescenti è avvenuta proprio sul modello fisico in game, e non appiccicando banalmente la traduzione sul fondo della schermata. Nero fa parte di quei titoli, come Gone Home o il recente Firewatch, in cui il gameplay si fa da parte, lasciando campo libero alla narrazione, sia essa esplicita o più ermetica. Questo gioco parla di un viaggio che il giocatore è chiamato ad affrontare insieme ai protagonisti, condividendo le loro pene. Si tratta di un’opera che punta tutto sul coinvolgimento del nostro lato più emotivo, e lo fa anche immergendoci in ambientazioni oniriche e suggestive. L’ispirato comparto artistico denso di fluorescenze è riportato su schermo ad una risoluzione Full HD e gira fluidamente a 60 fps stabili. I gravi problemi tecnici presenti su console, come i vistosi cali di frame e i lunghi caricamenti tra una zona e l’altra, non sono per fortuna stati riscontrati. Il titolo, che già l’anno scorso non vantava un’elevata mole poligonale, oggi non è certo migliorato sotto quel punto di vista, ma garantisce comunque degli scorci notevoli e atmosfere da sogno.
Oscure mancanze
Su PC, NERO rivela la vera natura del proprio nome, facendosi conoscere come Nothing Ever Remains Obscure, un acronimo che ben si adatta alle tematiche trattate. Purtroppo però il porting non è solo rose e fiori: chiuso il discorso traduzione, che era sicuramente quello più impellente, rimangono vari spigoli che si sarebbero potuti facilmente limare. Innanzitutto il menù è poverissimo di impostazioni grafiche: a parte la risoluzione e la gamma non ci sono altri settaggi, cosa che ci ha fatto detestare l’eccessivo effetto bloom in un paio di occasioni. Sgradevole lascito della versione console è invece un vistoso effetto pop up delle texture, che ha afflitto la nostra esperienza soprattutto nelle zone all’aperto. Abbiamo inoltre riscontrato qualche sporadico bug relativo allo spostamento del nostro compagno e uno particolarmente divertente legato ad una radice che si ostinava a spararci verso l’alto se calpestata. Gli spostamenti del nostro alter ego inoltre si sono rivelati lenti e spesso impacciati, impedendoci di muoverci con la dovuta fluidità. La possibilità di correre in realtà c’è, ma non cambia di molto le cose, e soprattutto ci costringe a tenere scomodamente sempre premuto shift. Un tasto dedicato all’always run, soprattutto pensando a chi volesse ispezionare minuziosamente i livelli in cerca di tutti i collezionabili, sarebbe stato cosa gradita. A distanza di un anno comunque, anche se forte di un comparto visivo ispirato e gradevole da vedere, NERO presenta qualche texture non proprio brillante che evidenzia come il prodotto senta il peso delle proprie origini. Al netto delle problematiche elencate e della brevità con cui è possibile completarlo (circa tre ore) NERO esce sullo store di steam al prezzo secondo noi troppo elevato di 19,99€. Se siete amanti di questo genere di produzioni, volete supportare uno studio italiano e vivere una storia breve ma intensa, vi consigliamo di valutare l’acquisto, altrimenti passate la mano o aspettate i saldi.
Di seguito le specifiche della configurazione da noi utilizzata per la prova: Processore: Intel i7 4970K; GPU: Nvidia GTX 980 4GB; RAM: 16GB.

HARDWARE

REQUISITI MINIMI:Sistema operativo: Windows 7, 32-bit Processore: i5 Memoria: 2 GB RAM Scheda video: GTX 745 DirectX: Version 11 Storage: 11 GB di spazio disponibile

REQUISITI CONSIGLIATI:Sistema operativo: Windows 7, 32-bit Processore: i7 Memoria: 4 GB RAM Scheda video: GTX 750 Ti DirectX: Version 11 Storage: 11 GB di spazio disponibile

– Sottotitoli e testi in game in italiano

– Rimane un’avventura struggente e dal forte impatto visivo

– Pop in texture evidente

– Qualche bug

– Occasione mancata per inserire l’always run

6.5

Nero è un viaggio emozionale, il cui scopo e toccare le corde più intime del vostro essere. Il titolo gode di un comparto artistico ispirato e une realizzazione che concede un colpo d’occhio suggestivo. Se ve lo eravate perso perché digiuni di inglese o sprovvisti di Xbox One questa è l’occasione buona per recuperare. Dal punto di vista puramente tecnico invece qualche magagna è stata risolta, ma svariati problemi permangono, affiancati da alcune scelte di gameplay non proprio felici. Detto ciò, vi consigliamo di avvicinarvi alla produzione con la consapevolezza che il piacere che potrà darvi si basa prevalentemente su due cose: narrazione ed emozione. Se fate invece parte della meticolosa utenza PC e siete più interessati al lato tecnico sappiate che qui avrete di che lamentarvi.

Voto Recensione di N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure - Recensione


6.5