Recensione

NBA Street Homecourt

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a cura di SAH

In attesa di sapere quali squadre accederanno ai playoff NBA 2007 che andranno a contendersi il titolo di Miami privi (molto probabilmente) dell’infortunato MVP Dwayne Wade, EA Sports e la stella dei Denver Nuggets, Carmelo Anthony, ci portano alla scoperta dei meno conosciuti playgrounds americani dove, con solo il loro coraggio e la volontà di emergere, sono nate stelle come Lebron “The Chosen One” James, Mickie “The Mouse” James, Richard “Rip” Hamilton e molti altri ancora.

A star is bornDopo la sfortunata parentesi con NBA Live 07 EA Sports prova a rientrare nell’ elite del campionato cestistico più prestigioso del mondo direttamente dalla porta principale con uno dei suoi blockbuster più riusciti. Il prodotto targato EA Big (gli stessi di SSX e NFL Street), dopo l’ultima apparizione legata alla sola PSP, debutta nella nuova generazione delle console casalinghe con tante promesse, prime fra tutte una rinnovata modalità di gestione dei trick e un’evoluzione del famoso gamebreaker. Col senno di poi possiamo affermare senza remore che l’obbiettivo è stato raggiunto appieno. NBA Street Homecourt è un titolo che riesce a rinfrescare una formula già vincente senza stravolgere il concept originale ma apportando piccole e grandi modifiche che soddisferanno sia i fans della serie sia chi si avvicina per la prima volta ad un titolo volutamente arcade. Avviata la prima partita di prova, l’impatto con l’asfalto del campo è spiazzante: date le ristrette dimensioni delle varie ambientazioni gli sviluppatori si sono sbizzarriti nell’inserire un numero elevatissimi di piccoli particolari che permettessero al giocatore di immedesimarsi nell’azione. Durante le partite vedrete gli spettatori fare il tifo o chiacchierare dei fatti propri oppure persone che camminano o fanno jogging senza preoccuparsi di ciò che sta succedendo in campo. Inoltre tutti gli edifici, i canestri e l’asfalto stesso hanno ricevuto un trattamento tale da lasciare a bocca aperta anche i più scettici. Il salto generazionale però è dimostrato anche dalla realizzazione dei modelli dei giganti NBA. Anche i meno esperti non faranno fatica a riconoscere i vari Josh Childress e Drew Gooden, mentre i fans esulteranno nel vedere nel roster di quest’anno anche stelle delle WNBA come Candice Dupree o Cheryl Ford. Anche il comparto audio svolge più che egregiamente la sua parte: ogni partita sarà animata da continui scambi di battute e sberleffi tra giocatori. Frasi del tipo: “Ehi, he’s a rookie!” quando perderete il possesso del pallone o un “And One” quando invece eseguirete un colpo altamente spettacolare, spingono al massimo il livello della competizione.

Not in my houseCome era lecito attendersi, la giocabilità non lascia il minimo spazio al realismo, tutti i giocatori, dai play più piccoli fino ai centri più pesanti, eseguono salti mostruosi a diversi metri sopra il tabellone. Le stoppate, gli spintoni e le giocate in stile harlem globetrotters sono all’ordine del giorno. La nuova modalità nell’uso di trick prevede l’utilizzo di due tasti principali che combinati con i tasti dorsali permettono di eseguire un gran numero di varianti. Deridendo i propri avversari con mosse particolarmente umilianti si moltiplica il punteggio del Gamebreaker che una volta raggiunto il livello massimo permetterà di eseguire un colpo del valore di diversi punti. La gestione del GB è stata completamente rivista: adesso i giocatori non dovranno più preoccuparsi di tirare entro un tempo stabilito con la paura di vedere evaporare il proprio colpo finale ma potranno attendere il momento della partita più opportuno per colpire. Inoltre l’azione non avviene più in automatico come in passato ma sarà il giocatore a dover accumulare il maggior numero di trick (e di conseguenza punti) nei ventiquattro secondi a disposizione. Pertanto è possibile eseguire un colpo da un minimo di un solo punto fino ad un massimo di sei. Perdendo il possesso del pallone, il GB passerà alla squadra avversaria. Anche la gestione dei dunk è stata rivista, nel momento in cui si tenterà una schiacciata comparirà sopra la testa del giocatore una barra che ne indicherà il valore della spettacolarità. Il valore varierà a seconda del tempo di pressione sul tasto. Raggiungendo il punteggio massimo si eseguirà ad un doppio canestro che porterà ben due punti, sforando, il tentativo non andrà a segno.Con Carmelo Anthony nel doppio ruolo di giocatore e narratore fuori campo, si apre la modalità principale per giocatore singolo nominata, non a caso: Homecourt Challenge.Da semplice ragazzo di strada dovrete diventare, vittoria dopo vittoria, una vera e propria icona della strada e difendere il proprio onore e quello del proprio campetto di appartenenza dall’assalto di avversari sempre più agguerriti. Dopo aver scelto il ruolo e i due giocatori NBA che per caratteristiche si dovrebbero avvicinare maggiormente al proprio campione ideale si scende finalmente in campo. Ogni campetto è contraddistinto da una serie di giocatori che vi proporranno alcune sfide dalle regole molto particolari: si va dalla classica partita fino ai ventuno punti oppure altre varianti come, “solo schiacciate fino a 7,11,15” “solo tiri da fuori”, “vinci di 3 o 5 punti”, “vinci eseguendo 3 Gamebraker” e così via. Vincendo si guadagna esperienza che permetterà di salire di livello e migliorare le proprie statistiche. I punti saranno distribuiti automaticamente dal computer in base allo svolgimento della partita. Terminate le sfide, arriverà un nuovo giocatore che vi sfiderà a giocare nel proprio campo. La meccanica di gioco è estremamente ripetitiva, e il medesimo processo va avanti nel modo appena descritto dall’inizio alla fine. Alla lunga il gioco potrebbe annoiare ma in soccorso del giocatore arriva una splendida modalità multiplayer: per la prima volta infatti NBA Street va online e permette a due giocatori di sfidarsi. Le partite non soffrono particolarmente del famigerato lag, e pertanto l’esecuzione dei tiri e dei tricks non ne risente. Inoltre tramite la funzione voice è possibile imitare i giocatori in campo prendendo in giro il proprio avversario via microfono. Se si tratta di un vostro conoscente (un estraneo potrebbe non gradire tale trattamento), vi assicuriamo che l’esperienza è assolutamente irrinunciabile.

– molto divertente

– online perfetto

– molte migliorie rispetto al passato

– modalità storia breve

– può annoiare alla lunga

– la musica rap può non piacere a tutti

8.3

Il rinnovamento in casa EA, finalmente, non tocca solo l’aspetto grafico ma anche quello della giocabilità offrendo così ai giocatori un prodotto nuovo, ricco e divertente. NBA Street Homecourt è un titolo votato al multiplayer ma non solo. La lunga modalità carriera, per quanto ripetitiva, riuscirà comunque ad offrire numerose ore spensierate a tutti i giocatori, esperti di basket o meno. Se a ciò aggiungiamo una colonna sonora di qualità (a prescindere dai gusti musicali) e un comparto grafico di primo livello, che finalmente mostra le potenzialità della nuova generazione, non possiamo fare altro che consigliare il titolo EA BIG a tutti i giocatori alla ricerca di un titolo immediato ed appassionante.

Voto Recensione di NBA Street Homecourt - Recensione


8.3