Anteprima

NBA 2K13

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a cura di Francesco Ursino

L’NBA ha vissuto una stagione strana, compressa dal lock-out e funestata da infortuni sia durante la regular season che durante i playoff; l’infortunio di Derrick Rose infatti ha scombussolato i piani di Chicago, eliminata al primo turno dai Sixers, mentre l’assenza di Chris Bosh ha rischiato di complicare i progetti di Miami, che però è riuscita nell’impresa di arrivare in finale (contro Oklahoma) per il secondo anno consecutivo. La sfida tra LeBron (capace di numeri stratosferici nella serie contro Boston), Wade e Bosh contro Durant, Westbrook e Harden (senza contare l’apporto decisivo di Ibaka e Perkins nel pitturato), costituisce probabilmente la finale più attesa e desiderata; in ambito videoludico, negli ultimi anni la trasposizione delle emozioni del basket a stelle e strisce è affidata esclusivamente alla serie NBA 2K, arrivata negli ultimi anni a un livello qualitativo superbo: l’edizione 2013, presente all’E3, promette di continuare sulla stessa strada.

Sky’s the limitIl producer Rob Jones è sicuro: ”Tutti quanti si sono chiesti quale miglioramento avremmo potuto apportare a NBA 2K11, e noi abbiamo risposto con NBA 2K12; l’obiettivo, anche quest’anno, è battere noi stessi con NBA 2K13: ci stiamo concentrando sullo sviluppo di quello che sarà il miglior titolo di basket mai visto”.Le ferme convinzioni di Jones, almeno per quanto visto finora, si basano su alcuni miglioramenti relativi al gameplay: l’attenzione sembra sia stata rivolta alla realizzazione dei passaggi, all’affinamento di alcune dinamiche di gioco e al sistema di controllo; a questo proposito, il producer 2K dichiara: ”Il nostro  obiettivo principale è stato quello di dare al giocatore maggior controllo cercando di non appesantire il tutto: pensiamo di aver sviluppato un gioco un po’ piu “causal”, ma allo stesso tempo molto profondo”.Secondo Jones, infatti, un giocatore “casual” potrà apprezzare il gioco e divertirsi, ma ”nel momento in cui incontrerà qualcuno che conosce approfonditamente le meccaniche di gioco, non avrà scampo”.E’ possibile dire che questo prossimo NBA 2K13 dovrebbe avere un ritmo leggermente più veloce dei capitoli precedenti: questo potrebbe portare come conseguenza a movimenti più fluidi e dribbling più realistici. E’ stato assicurato inoltre uno sviluppo maggiore delle collisioni, visto che nel momento in cui LeBron James andrà a schiacciare, ad esempio, l’impatto tra il corpo dell’atleta e il canestro sarà maggiormente curato rispetto al passato.Sarà soprattutto il gioco difensivo, in ultima analisi, a beneficiare di questo lavoro: lo sviluppatore Visual Concepts infatti ha precisato che la difesa assumerà un carattere molto più “fisico”, e che la maggior parte del lavoro, in questo senso, è stato speso sulla reazione dei giocatori agli scontri che avvengono durante le partite. Da ciò dovrebbe scaturire una difesa più bilanciata, capace di dare più varietà anche alle azioni d’attacco.

Passaggi precisiDifesa più bilanciata vuol dire attacco più vario, e attacco più vario significa maggior cura nel sistema di passaggi; Visual Concepts sembra abbia lavorato anche su questo aspetto anche per quanto riguarda il comportamento della IA, che ora fornirà passaggi più indicati al tipo di situazione in cui il ricevitore verrà a trovarsi, e si renderà più partecipe alla manovra; vista la mancanza di riscontri concreti, però, è meglio non esprimere giudizi su questo aspetto.Verrà migliorata anche la direzionalità dei passaggi, visto che secondo Jones in NBA 2K12 alcuni giocatori tuttora tendono a passare la palla nella direzione in cui ci si aspetta che il compagno vada, non in quella in cui è realmente, traducendo tutto ciò in un turnover; ”Il punto è questo: abbiamo lavorato tantissimo sul sistema di passaggi” – conclude Jones – “abbiamo cominciato a lavorarci subito dopo l’uscita di NBA 2K12”. Soffermandoci ancora sul gameplay, è possibile dire che tra il poco materiale al momento a disposizione è possibile approfondire le poche azioni di una partita tra Oklahoma e San Antonio viste all’E3; la particolarità saltata subito all’attenzione è stata la facilità, probabilmente eccessiva, con cui Ginobili è riuscito a penetrare nell’area dei Thunder andando a concludere a canestro. A questo proposito Mike Wang, senior game designer della serie, ha dichiarato che il lavoro relativo alla fisicità della difesa, tema descritto precedentemente, sarà oggetto di continue revisioni da qui alla data di rilascio del titolo: situazioni come quelle descritte, dunque, dovrebbero scomparire lasciando spazio a maggiori contatti fisici e difficoltà di realizzazione.

Festeggiamenti allo scadereParliamo ora degli elementi di contorno delle partite: in questa sede preferiamo glissare sulla realizzazione della presentazione dei match, vista la penuria di informazioni e di riscontri concreti; è lecito aspettarsi, in ogni caso, una realizzazione in linea con le precedenti, semplicemente superbe per quanto riguarda la varietà della telecronaca e dei vari elementi di supporto al match (ci riferiamo soprattutto ai pop up grafici e all’halftime report). E’ possibile però dire che il lavoro di Visual Concept si è concentrato sull’affinamento di alcune particolari situazioni di gioco, come il tiro allo scadere della sirena, il cosiddetto buzzer beater.Nei capitoli precedenti infatti era possibile notare una pausa tra le animazioni del tiro e quelle successive dei festeggiamenti: questa sorta di effetto robot sembra sarà eliminata, aggiungendo fluidità e soprattutto verosimiglianza all’azione di gioco.

NBA 2K Guitar Hero EditionVeniamo per ultimo all’All Star Weekend: questo elemento verrà rilasciato sotto forma di DLC, mentre sarà gratuito per tutti coloro i quali effettueranno il preorder del titolo. E’ bene dire che questa modalità renderà possibile, tra le altre cose, la gara di schiacciate (Dunk contest) e quella dei tiri da tre punti. Al di là delle considerazioni sulla convenienza (o correttezza) dell’operazione portata avanti dallo sviluppatore, è bene concentrarsi sull’evento mostrato all’E3, ovvero il Dunk contest; diversamente da quanto avveniva nei capitoli precedenti, il sistema di controllo delle schiacciate non sarà più affidato a complicate (ma tutto sommato appaganti) combinazioni di tasti e movimenti delle levette analogiche, ma ad una sorta di minigioco in stile Rock Band. Una volta scelto il tipo di schiacciata, e iniziata l’animazione del giocatore, partirà un indicatore che illustrerà i tasti da premere e il giusto tempismo. Si tratta di una soluzione senza dubbio radicale, per certi versi traumatica; la sensazione è che un’impostazione del genere, votata teoricamente a una utenza casual, dividerà inevitabilmente i fan. I più “integralisti”, probabilmente, non riterranno giusto sborsare ulteriori quattrini per l’acquisto di una modalità sicuramente scenografica e spettacolare, ma che dal punto di vista della sfida vera e propria al momento sembra languire. In ogni caso, i giocatori potranno sfidare non solo schiacciatori come Blake Griffin e LeBron James, ma anche leggende del passato come Michael Jordan e Dominique Wilkins; è necessario sottolineare inoltre che il giocatore potrà partecipare a questi eventi anche col proprio alter ego creato nella modalità My Player.Per ultimo, è bene precisare che la singola partita dell’All Star Game (ovvero la migliore formazione della conference Est contro la migliore della Ovest) sarà evidentemente giocabile anche dai giocatori sprovvisti di DLC nelle modalità Partita Singola e Associazione: in questo caso però, il campo, le divise e tutti gli altri elementi dell’evento saranno quelli dell’anno scorso (salvo aggiornamenti 2K pubblicati in ogni caso successivamente all’evento stesso).

– Il nuovo dunk contest è scenografico e spettacolare

– Modifiche mirate al gameplay

Chiudiamo questa corposa anteprima di NBA 2K13 con la sensazione che la maggioranza delle novità debba essere ancora svelata: per adesso, infatti, il materiale a disposizione è veramente poco, e le uniche informazioni discretamente approfondite riguardano il dunk contest, evento dalla natura originale contenuto nel DLC All Star Weekend. In ogni caso, il titolo parte da una base ottima, e le annunciate modifiche al gameplay sembrano andare in direzione di un maggior affinamento di quelle fasi di gioco ancora imperfette: rimanete con noi per news e aggiornamenti in tema.