Recensione

NBA 2K12

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a cura di drleto

Nonostante non si sappia ancora con precisione se e quando il campionato professionistico americano comincerà, e di conseguenza quali stelle raggiungeranno l’Europa per mantenersi in forma, e perchè no, racimolare qualche milione di dollari per una manciate di partite, 2K Sports e Visual Concepts hanno deciso di pubblicare ugualmente l’attesissimo nuovo capitolo della serie NBA 2K, ormai da qualche anno ultimo ed unico baluardo delle simulazioni di questo bellissimo sport, disponibile per console e PC.

Leggende dell’NBAAndare a rivoluzionare un brand così amato ed apprezzato è sempre difficile, ma i ragazzi di Visual Concepts hanno provato a compiere un ulteriore passo in avanti verso la simulazione definitiva, andando ad agire su quelli che sono i difetti emersi nella scorsa edizione e spingendo contemporaneamente sugli aspetti più riusciti e di impatto. Uno dei cambiamenti principali lo dedurrete in fase di acquisto del gioco: per la prima volta nella decennale storia del brand vi saranno ben tre copertine diverse, ognuna raffigurante un’icona di questo sport. A Michael Jordan si uniscono alcuni dei suoi più grandi avversari come “Magic” Johnson e Larry Bird. Questa scelta è il preludio della NBA Legends, ovvero una serie di 15 incontri storici riproposti nei minimi dettagli, nei quali i fan di lunga data potranno perdersi nei ricordi, mentre quelli più giovani potranno scoprire alcuni tra gli atleti più significativi di questo sport. Sarà anche l’occasione di ampliare con 30 team storici il proprio roster ed organizzare match da favola che vedono contrapposti Larry Bird a LeBron James o Michael Jordan, Scottie Pippen e Dennis Rodman a Garnett, Rondo, Pierce ed Allen. Lo sforzo nel riprodurre le movenze e le statistiche dei campioni del passato per molti sarebbe già valso il prezzo del biglietto, ma a rendere ancora più indimenticabile l’esperienza sarà una minuziosa ricostruzione dell’atmosfera del tempo, come i palazzetti nei quali si giocava, l’abbigliamento (fatto di calzini tirati al ginocchio e pantaloncini dalla foggia differente) e persino la conformazione del campo, con l’assenza o il diverso posizionamento della linea da tre punti, della zona pitturata o ancora la raffigurazione delle mascotte sul parquet. Come se tutto questo non bastasse si è cercato di riprodurre il medesimo feeling televisivo, riproducendo per esempio un bianco e nero a grana grossa per le partite degli anni 60, con un commento studiato appositamente per l’evento in questione, registrato con lo scopo di divulgare diverse informazioni e curiosità riguardanti le stelle del passato o i team di cui facevano parte.

Modalità classiche A fianco di NBA Legends torneranno tutte quelle modalità che i giocatori hanno imparato ad amare, e che li aiuteranno a sopportare l’attesa per l’inizio della stagione NBA, quando arriverà finalmente anche tutta quell’incredibile quantità di aggiornamenti, statistiche ed informazioni aggiuntive che Visual Concepts annualmente fornisce ai suoi utenti, basate sulle partite della notte precedente.L’attesa sarà stemperata dalla modalità My Player, da diverse edizioni a questa parte vero e proprio cuore del gioco. Qui potrete costruirete da zero una matricola, che proverà a farsi strada tra le stelle NBA, inizialmente cercando un minutaggio più consistente nell’anno da rookie e costruendosi progressivamente una carriera ed una credibilità che vi porteranno ad arrivare alla Hall of Fame. Dopo aver modellato nel dettaglio il proprio alter ego, partendo dalla corporatura e dal colore dei capelli fino ad arrivare allo stile di tiro, passando dal ruolo in campo e gli schemi prediletti, parteciperete ad una partita di Draft, in seguito alla quale avrete tre diversi colloqui con dirigenti NBA, tramite i quali provare ad indirizzare la scelta della prima franchigia nella quale approdare. L’ingresso nel mondo NBA è stato decisamente velocizzato e semplificato: le tre squadre che si faranno avanti sono quelle più adatte ad accogliere un giocatore con le vostre caratteristiche tecniche e fisiche, nelle quali sarà dunque più semplice farsi spazio. Un’altra facilitazione arriva dal ridimensionamento delle statistiche dei vari professionisti NBA, in modo da darvi la possibilità di costruire velocemente un atleta competitivo, in grado di poter stare in campo coi giocatori più forti al mondo e non venire annichiliti anche dalle riserve dei Cavaliers. Una semplificazione delle fasi di gioco iniziali viene compensata da una maggiore difficoltà nel raggiungere l’obiettivo finale, ovvero quella Hall of Fame che accoglie solo i più grandi di tutti i tempi. Per farlo dovremo guadagnare punti esperienza attraverso prestazioni convincenti durante le partite o durante sessioni di allenamento specifiche che dovranno essere spesi o per migliorare i fondamentali (tiro da sotto, schiacciata, velocità, resistenza) o per imparare alcuni movimenti avanzati, grazie ad in quali arricchire il vostro repertorio. Le fasi di allenamento hanno subito un leggero restyling e se alcune di esse sono tornate immutate (i tiri per esempio), altre sono giunte a sostituire quelle che non funzionavano perfettamente in passato (flash). Le nuove movenze richiederanno invece un numero spropositato di punti esperienza per essere migliorate, ma in compenso vi renderanno devastanti sotto canestro. Un altro metodo per migliorare le proprie caratteristiche sarà quello di spendere il proprio stipendio per punti aggiuntivi o per partecipare a training speciali con le superstar del passato. Oltre ai soliti tre obiettivi bonus che vi verranno assegnati nel prepartita vi verranno proposti dei compiti da assolvere durante le gare, a seconda dell’andamento del match. Siete sotto di molti punti? Vi verrà chiesto di avviare un parziale a vostro favore ed accorciare il distacco fino a 5 punti. La partita è in bilico? Non dovrete perdere nessun pallone per tutto il quarto. Portando a termine queste missioni non solo aiuterete il vostro team a vincere l’incontro, ma guadagnerete ulteriori punti esperienza. Terminata la partita verrete intervistati dai giornalisti presenti, che vi interrogheranno sull’andamento della partita o della stagione. A seconda della risposta, guadagnerete o perderete il rispetto di compagni, della lega e tifosi. Diventando un idolo della folla vedrete gli spalti riempirsi e gli spettatori rumoreggiare ad ogni vostra azione. Guadagnando l’amore dei compagni sarete coinvolti maggiormente nel gioco. Con la popolarità nell’NBA avrete migliori contratti di sponsorizzazione e diventerete presto un uomo franchigia. Assieme ad una migliore rilevazione della prestazione, l’aspetto sociale e fuori dal campo è il cambiamento più evidente di quest’edizione di My Player, quello in grado di farvi sentire una vera e propria stella NBA. Potrete spendere i soldi guadagnati nell’associazione NBA Cares o organizzare tornei a NBA 2k12 per migliorare l’affiatamento dei compagni. La fase “ruolistica” di My Player quest’anno ne esce enormemente potenziata, ponendo la modalità tra le più riuscite tra tutte quelle mostrate tra i titoli sportivi.Chi volesse usare il proprio idolo al posto di una personaggio costruito da zero potrà selezionare la NBA: la creazione di una leggenda, modalità similare, ma nella quale usare atleti reali.La modalità Associazione ha visto cambiamenti meno marcati rispetto allo scorso anno. Nei panni di un manager gestirete nei minimi dettagli una singola franchigia, allo scopo di portarla a vincere l’anello. Per far questo dovrete ovviamente assemblare un team competitivo ed affiatato, attraverso scambi ed acquisizioni di free agent, barcamenandovi tra i capricci delle stelle ed il salary cap. Volendo potrete persino guidare in campo i vostri atleti, provando in questo modo ad influire direttamente sull’andamento della gara.Ovviamente sarà possibile organizzare una partita veloce, una stagione, dei playoff, partecipare a partite sulla strada o imparare le basi di gioco spiegate direttamente da una stella del passato. Farsi spiegare le tecniche avanzate di tiro in sospensione da Jordan non ha prezzo, soprattutto se l’allievo è Kobe Bryant. Su Playstation 3 sarà possibile usare anche il Playstation Move come strumento per semplificare e rendere più divertente la fase di tiro.

IsomotionUna volta scesi sul parquet potremo capire dove risiede il vero valore aggiunto di NBA 2K12. Grazie ad un ulteriore perfezionamento del loro gameplay, i ragazzi di Visual Concepts fanno un nuovo passo verso la simulazione perfetta, andando a limare alcune delle imperfezioni ancora presenti nel loro prodotto. Uno degli aspetti meno convincenti dello scorso anno riguardava la gestione delle collisioni tra i vari atleti, troppo spesso legnose e poco precise, ancorate ad una sorta di binario che costringeva il giocatore a fermarsi o proseguire la sua corsa per poter intercettare correttamente un passaggio. Grazie a tutta una serie di nuove animazioni e, finalmente, una gestione della palla separata da quella degli atleti, ogni partita sembrerà ancora più realistica grazie a movimenti fluidi e naturali, solo raramente interrotti da micro-scatti dovuti “all’aggancio” di due sequenze di animazioni diverse. Controllare un atleta sarà dunque molto più semplice e preciso rispetto al passato, consentendo in questo modo di governare con maggior soddisfazione la palla. Questo nuovo modo di gestire la fisica di gioco ha permesso agli sviluppatori di leggere con maggior precisione anche gli interventi difensivi, come la rubata o la stoppata, adesso possibili anche contro LeBron James. Con il giusto tempismo ogni singolo tiro può essere interrotto dal difensore che potrà sfruttare anche la massa corporea in maniera realistica a suo vantaggio: Chris Paul lanciato a canestro non potrà che schiantarsi malamente contro Howard se quest’ultimo si frapporrà sul suo cammino.La nuova gestione degli schemi aiuta ad avere una migliore sensazione di controllo. Una volta chiamato un gioco non dovremo semplicemente eseguirlo in maniera meccanica e poco naturale seguendo le indicazioni che appariranno sul parquet, ma esso, grazie ad intelligenti movimenti dei compagni senza palla, si evolverà in maniera dinamica consentendo al portatore di palla di scegliere tra due o tre soluzioni diverse. Considerando che ogni campione avrà una manciata di schemi prediletti selezionati tra quelli realmente messi in atto dalla stella, avremo modo di capire, per qualche breve istante come ci si deve sentire negli ultimi secondi di gara, con uno schema bene in mente, ma la sicurezza che i vostri compagni saranno in grado di seguire con intelligenza ogni nostra improvvisazione.

Facile da apprendere…Grazie anche alla semplificazione del palleggio (ora completamente delegato alla pressione del grilletto e della leva analogica sinistra) ed a quella del post (basterà premere Triangolo o Y per dare le spalle all’avversario), mai come nell’edizione 2012 sarà semplice mettere in pratica le giocate desiderate. Fondamentale per fare il salto di qualità sarà l’uso della leva analogica destra per governare il tiro: a seconda della direzione inclinata o delle rotazioni sarete in grado di compiere un movimento al posto di un altro, arrivando persino a scegliere la mano da sfruttare per l’appoggio o il tipo di approccio, aggressivo o elegante, per la conclusione. Ovviamente apprendere le basi dei comandi non significherà necessariamente dominare il campo: NBA 2K12 propone una sfida elevatissima e solamente coloro in grado di padroneggiare al meglio gli schemi di gioco i i movimenti delle proprie stelle saranno in grado di imporsi contro difese agguerrite, in grado di leggere con prontezza blocchi o pick&roll ed attacchi organizzati, alla costante ricerca di buoni tiri.

OnlinePer molti tutte queste fasi sono il preludio alla vera sfida: incrociare altri giocatori sui parquet virtuali di tutto il mondo ed imporre il proprio basket a livello globale. Anche da questo punto di vista l’offerta è piuttosto varia, grazie alla possibilità di organizzare partite veloci classificate, partite personalizzate, accedere a tornei organizzati da Virgin Gaming o costruire una squadra di amici e partecipare all’Alleanza online, stipulazione dove al posto di una squadra completa si controllerà il proprio alter ego virtuale contro altri giocatori. Nel caso di assenza di uno dei vostri compagni interverrà la CPU a sostituirli, in modo da rendere il prosieguo del campionato il più snello possibile.Dal punto di vista del netcode il lavoro svolto dai ragazzi di Visual Concepts è buono ma non eccelso, per via di un matchmaking privo di grande personalizzazione e piuttosto lento nel trovare gli accoppiamenti. Una volta in campo si potrebbero assistere a fenomeni di latenza, ma il codice sembra sufficientemente solido per mantenere in piedi la connessione e consentire ai contendenti di terminare l’incontro.

Spettacolare Uno dei più grandi miglioramenti è andato ad interessare il comparto tecnico di NBA 2K12, non tanto dal punto di vista della realizzazione dei volti, nonostante questi, soprattutto per quanto riguarda gli atleti più celebri, siano stati riprodotti minuziosamente, ma quando sotto il profilo della presentazione dei vari match. Tutto, dalla regia agli stacchetti di intermezzo ricorda molto da vicino quanto siamo abituati a vedere in televisione, per la gioia dei fan. Gli stadi, il pubblico, le cheerleader, tutto è stato digitalizzato ed inserito in un contesto assolutamente di prim’ordine, col quale, grazie al realismo e alla precisione delle animazioni dei vari atleti, potremo provare ad ingannare i meno esperti.Il commento tecnico aiuterà ulteriormente ad immergerci nell’atmosfera del basket statunitense, grazie ad un campionario di frasi decisamente ampio ed utilizzato sempre in maniera puntuale e precisa, con tanto di interventi da bordo campo per cogliere emozioni e retroscena supplementari. Ovviamente dopo 12 anni di carriera avrete sentito più volte le stesse frasi, ma questo non toglie assolutamente nulla al valore del lavoro compiuto. Molto buona anche la colonna sonora, sempre molto ricca e quest’anno anche un po’ più varia che in passato, sempre ricca di canzoni hip-hop, ma non più monopolizzata dal genere.Incredibile la longevità, grazie alle tante modalità di gioco, alle statistiche aggiornabili in tempo reale ed al gioco online: fino ad NBA 2K13 avrete di che giocare!

– Simulazione incredibile

– Comparto audio sensazionale

– Completo e profondo

– Pacchetto grafico di primissimo livello

– Online ancora perfezionabile

– Ancora qualche problema nei contatti

– Non tutti gli atleti sono riprodotti con la stessa cura

9.0

Con NBA 2K12 Visual Concepts riesce a offrirci un prodotto completo e divertente, che farà la gioia di tutti gli appassionati di questo sport. I trenta team leggendari sono un’aggiunta davvero imperdibile per gli amanti del basket degli anni scorsi, ma è sul parquet che il prodotto 2K Sports convince. Grazie al perfezionamento del motore fisico, alla semplificazione dei controlli ed alla ricchezza del comparto grafico siamo davvero vicinissimi alla perfezione. Un titolo profondo e in grado di dare enormi soddisfazioni a tutti coloro che sapranno dedicargli il giusto tempo, che con un comparto online perfezionabile, una cura maggiore per gli atleti di non primissimo piano e la definitiva eliminazione di binari e strani contatti, potrebbe ambire realmente alla perfezione.

Voto Recensione di NBA 2K12 - Recensione


9