Recensione

Myst V: End of Ages

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a cura di Iori Yagami

Ultimo capitolo per una delle saghe più famose all’interno del panorama videoludico. Stiamo parlando di MYST V – End of Ages, ultima creazione dei gloriosi Cyan Worlds. E così, dopo averci guidati in mondi fantastici per tanti anni, stiamo per mettere la parola fine sulla serie di Myst, che rimane di sicuro tra le migliori del genere sia per ambientazioni che per la risoluzione degli enigmi.Per questo capitolo finale di Myst notiamo subito che Cyan Worlds ha fatto le cose in grande e ora andremo a scoprirne tutti i retroscena, a cominciare dalla bellissima storia che ci vede protagonisti. Abbassiamo le luci, lasciamo il nostro mondo alle spalle ed entriamo in quello della fantastica civiltà D’ni…

La fine del viaggio inizia da qui.Prima abbiamo accennato alla grandiosità del progetto End of Ages e una volta avuto il gioco tra le mani i pochi dubbi ancora rimasti iniziano a dissolversi come neve al sole. Per prima cosa è doveroso citare i contenuti dell’edizione limitata realizzata da Cyan Worlds apposta per l’occasione. Il tutto ci viene presentato in un elegante astuccio marrone dal tipico ed affascinante effetto “antico” in cui troviamo il gioco (in formato DVD-ROM), un secondo DVD esclusivo contenente tantissimi bonus extra. Qui troviamo il video del making-of della durata di 22 minuti, la colonna sonora e diversi trailer del gioco. Come ciliegina sulla torta, nella limited edition di Myst V troviamo anche un bellissimo booklet da collezione di 152 pagine contenente l’anteprima esclusiva del nuovo libro di Myst (“The Book of Marrim” scritto da Rand Miller), un dizionario e una guida alla grammatica della lingua D’ni, e una galleria di artwork ed immagini. Vedendo questa bellissima limited edition di Myst V viene in mente un nuovo detto, appena coniato per l’occasione: un bel gioco si vede anche dalla confezione! Ok, si sa che nel mondo videoludico l’abito non fa il monaco, però in questo caso si può anche cedere alle lusinghe di una bella confezione come quella che ci hanno preparato i Cyan Worlds.Dopo la carrellata degli extra possiamo finalmente entrare nel mondo della civiltà D’ni per questa ennesima ed epica avventura. Myst V: End of Ages presenta alcune interessanti aggiunte anche se rimane saldamente ancorato al genere delle avventure punta e clicca.Appena iniziata l’avventura ci ritroveremo in una stanza circolare chiusa, in cui vi sono diverse uscite ma solo una ci condurrà fuori. Prima di uscire dalla stanza notiamo un libro su un tavolino, poi usciamo fuori senza pensarci troppo. Gireremo un po’ tra i corridoi fino ad arrivare in una nuova stanza. Qui, dopo aver azionato una macchina, verremo raggiunti da Yeesha (la bambina conosciuta in Myst IV), che ci parlerà degli ultimi accadimenti e di come potremo renderci utili. Yeesha sembra comunque tormentata da qualche pena segreta, che non rivelerà se non a conclusione della storia.Incontreremo Esther, un personaggio ambiguo che di tanto in tanto ci aiuterà dandoci qualche consiglio utile per la risoluzione degli enigmi e facendo le proprie considerazioni su quanto accade nel gioco, ma anche i Bahro, strane creature che avranno un ruolo determinante ai fini dello svolgimento dell’avventura.In Myst V vedremo pure Atrus, incontrato anch’egli negli episodi precedenti, ma, così come per la presenza di Yeesha, non è importante aver giocato ai prequels per poter giocare a questo bellissimo capitolo finale. Certo, seppur chi ha giocato ai precedenti episodi della saga avrà una maggiore familiarità con certi meccanismi e sarà agevolato nella comprensione, in realtà questo ultimo capitolo, così come i prequels, è a sè stante e può essere affrontato anche senza alcuna conoscenza dei suddetti.La grafica è interamente 3D e questo riporta alla mente il bellissimo URU: Ages Beyond Myst uscito qualche anno fa. Il movimento è quello tipico punta e clicca comandato da un cursore a forma di indice puntato. Il menù offre tre opzioni per la gestione del gioco: Clic Classico, Classico Plus e Movimento Libero.Il “clic classico” ha un interfaccia punta e clicca che usa solo un tasto del mouse e rende l’esplorazione dell’ambiente 3D in tempo reale una passeggiata. In questo caso si deve cliccare quando si illumina il cursore. Il “classico plus” è un sistema combinato che sfrutta il meglio delle modalità Clic Classico e Movimento Libero. Il cursore è sempre al centro della visuale ed è a 360° che offre sì la possibilità di un’esplorazione completa e personalizzato, ma ha lo svantaggio di un posizionamento soggettivo davanti alle inquadrature, che non sempre è quello giusto per le azioni da prendere.Naturalmente il cursore prenderà una forma diversa a seconda delle azioni che potremo fare. Ad esempio, per avanzare in avanti o girarsi vedremo che l’indice si girerà nella direzione da noi voluta. Per interagire il cursore prende la forma di mano aperta e quando trova un punto da interagire questa si chiude. Quando il cursore è trasparente significa che non ci sono interazioni possibili. Quando il cursore è libero attorno alla mano appariranno quattro freccette che indicheranno la direzione da seguire.La terza opzione disponibile, ovvero il Movimento Libero, è indirizzato a coloro che prediligono giocare con la tastiera e il mouse combinati insieme. Così facendo l’esperienza di gioco è totale e si avvicina, come esempio, ad un FPS. I comandi predefiniti di questa modalità sono WSAD per il movimento e il mouse per guardare intorno. Per correre basterà premere il tasto Maiusc. Naturalmente tali controlli sono personalizzabili e ad esempio potremo sostituire le classiche freccette direzionali al posto dei talvolta scomodi WSAD.L’interfaccia di gioco è abbastanza ricca e completa. Le opzioni sono tante e variano dalla scelta del sistema di controllo alle vaste opportunità per regolare il sonoro e la grafica. Durante l’avventura, spostando il cursore in alto a destra si accede al menù principale, mentre i salvataggi avvengono in automatico appena si esce dal gioco. C’è anche il modo “personalizzato” di salvare i progressi durante il gioco, basta cliccare sul globo azzurro (macchina fotografica) ed inserire i dati nel diario di “Myst”.Gli scatti effettuati con la macchina fotografica vengono custoditi nel diario del giocatore. Queste immagini sono un ottimo sistema per registrare l’avventura, ma anche per salvare la partita. Si possono aprire i salvataggi in ogni momento e tutto tornerà com’era nell’istante in cui abbiamo scattato la foto.Il diario del giocatore è anche un sistema per inserire appunti sugli indizi e gli enigmi che incontreremo durante il viaggio. Abbiamo inoltre altri due diari: il diario di Yeesha e il diario degli incontri.Durante il viaggio troveremo diverse pagine del diario scritto da Yeesha, che andranno a costituire la storia del suo passato. Le pagine che non scopriremo subito saranno trasparenti.Quando incontreremo un personaggio nel gioco, ciò che ci dirà verrà inserito infine nel diario degli incontri. Quelle parole potranno darci suggerimenti o obiettivi utili ai fini dell’avventura, che potremo rivedere in caso di bisogno.Vi sono altri comandi nel gioco come le lastre e i piedistalli. Potremo raccogliere infatti delle lastre, che potranno tornarci utili nell’avventura. Il problema è che quando si ha in mano una lastra non potremo salire le scale, e interagire con altri oggetti o dispositivi. Dovremo quindi posare la lastra a terra cliccando sul bordo superiore. Se invece la vogliamo raccogliere basterà camminare su di essa.Possiamo comunque collocare le lastre su alcuni piedistalli. Quando ci troviamo vicino ad un piedistallo, le potremo posizionare cliccando su di esso. Invece per toglierla dal piedistallo basterà cliccare sulla lastra.L’utilità delle lastre non è da sottovalutare. Potremo infatti scriverci sopra e comunicare con altre creature per realizzare i nostri obiettivi. Le creature comprendono solo alcuni simboli elementari, che scopriremo man mano durante l’esplorazione dei mondi. Per comunicare con le creature dobbiamo dare loro la lastra, ma data la loro “timidezza” dovremo pure scoprire un metodo efficace per consegnarle.

Viaggiando in un mondo fantastico…In Myst IV avevamo assistito ad un impatto grafico diverso dal solito, che forse poteva essere definito più sgargiante sia nella nitidezza dei colori che la composizione degli ambienti. Myst V torna invece all’antico e ricorda maggiormente la composizione ambientale di URU.Il gioco si svolge in prevalenza in luoghi chiusi e oscuri, dai toni di colore quasi uniformi, ma ben definiti nei particolari. Pochi i mondi esterni, ma comunque bellissimi e ricchi di fascino, mentre due mondi, il Laki’ahn e Noloben, sono molto simili fra loro. Tra i mondi più originali è doveroso citare il Todelmar, che appare notturno e dal cielo costellato da stelle.Myst V presenta insomma una realizzazione tecnica di ottima qualità ed ambientazioni evocative, ricche di fascino e mistero. I mondi che visiteremo di volta in volta forse non brillano tutti per l’originalità del design, ma di sicuro sapranno come rapire i vostri occhi e la vostra mente.La grafica è infatti sempre di altissimo livello e non mancano diverse finezze, come ad esempio gli splendidi effetti di luce che troveremo all’interno dei palazzi e delle maestose costruzioni. Il motore del gioco è abbastanza fluido e il sistema di controllo perfetto per ogni occasione. Va comunque precisato che per ammirare appieno le meraviglie tecniche di Myst V si dovrebbe provare il gioco su un PC abbastanza moderno (almeno un Pentium IV di 1,5 GHz è raccomandato).Una nota di merito va anche ai personaggi che incontreremo di volta in volta nel gioco. La scelta di sostituire gli attori “veri” con personaggi 3D ha apportato al gioco un effetto di straordinario realismo. Le figure poligonali si muovono con naturalezza e le animazioni sono così perfette da farli sembrare attori in carne ed ossa.Il sonoro del gioco è costituito in prevalenza da rumori, tra i quali ricordiamo il “soffio del vento”, e intervallato da pochissimi momenti musicali. I rumori ambientali facilitano la concentrazione del giocatore e lo aiutano ad immergersi meglio nelle atmosfere surreali dell’avventura.

… si imparano diverse cose utili.A livello di giocabilità questo capitolo finale di Myst si difende davvero molto bene. End of Ages è infatti un’avventura punta e clicca dal gameplay intuitivo e abbastanza collaudato a cui sono state apportate alcune aggiunte, senza mai stravolgerne i contenuti. I veterani di Myst si troveranno perfettamente a loro agio e ameranno quest’ultimo capitolo della saga senza troppe riserve, anche se ad essere sinceri ci saremmo aspettati qualcosina in più dal punto di vista delle locazioni e dei mondi da esplorare. Questi sono solo 5 e non sono molto vasti, ma ad ogni modo la difficoltà ben calibrata degli enigmi vi terrà impegnati per parecchio tempo (mediamente 25 – 30 ore). Va comunque precisato che rispetto al precedente Myst IV, in End of Ages possiamo contare su degli enigmi un po’ più accessibili, che potremo risolvere cercando la soluzione più logica con gli strumenti a nostra disposizione.La caratteristica principale di End of Ages sta nel fatto che l’accento non è puntato più sui libri trasportatori ma bensì a pietre di ardesia sulle quali bisogna scrivere dei simboli del linguaggio Bahro, in modo da permettere a queste creature di interpretare i nostri desideri. Queste lastre vanno lasciate a terra perché il Bahro le raccolga, interpreti il simbolo e lo accetti. Se per caso il nostro disegno non piace alla creatura (lo disegneremo naturalmente con il mouse) lo dovremo rifare senza pensarci troppo.Notando tutte queste caratteristiche positive, possiamo dire che la longevità di Myst V è di ottimo livello. I mondi da esplorare sono affascinanti al punto giusto e la giusta difficoltà degli enigmi rendono quest’ultima avventura dei Cyan Worlds qualcosa di entusiasmante. Gli amanti del genere non potranno rimanere insensibili di fronte al misterioso fascino che da sempre incute la saga di Myst…

HARDWARE

Requisiti di sistema: Windows 2000/XP, Pentium III 800 MHz (raccomandato Pentium IV di 1,5 GHz), scheda video da 32 MB, DirectX 9.0c, 256 MB di RAM, 4,5 GB su HD, DVD-ROM 16X, scheda audio compatibile DirectX 9.0c

MULTIPLAYER

Assente.

– Bella veste grafica.

– Buona longevità.

– Enigmi di buon livello.

– Purtroppo è l’ultimo capitolo della serie…

8.0

E così la fine è arrivata anche per la saga di Myst, sicuramente la più rappresentativa tra le avventure punta e clicca. Myst V è un gioco che sa catturare l’attenzione del giocatore grazie ad una storia affascinante ed intrigante.

Forse dall’ultimo gioco della serie ci saremmo aspettati qualcosa di più “maestoso”, ma anche così non lascia delusi, anzi. La realizzazione tecnica è di alto livello, così come il sonoro e la giocabilità perfetta. Il livello di difficoltà ben calibrato ci impegnerà piacevolmente, senza troppe frustrazioni (almeno se siete dei veterani di Myst).

Insomma Myst V: End of Ages è un gran bel gioco e chiunque sia appassionato della mitica saga creata dai Cyan Worlds non dovrebbe proprio lasciarselo sfuggire.

Voto Recensione di Myst V: End of Ages - Recensione


8