Recensione

Myst

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a cura di Darkzibo

Da quando uscì 13 anni fa, la saga di Myst ha sempre creato un certo entusiasmo dando il via a schiere di fans che ne hanno accompagnato l’evoluzione. Il titolo è sempre stato caratterizzato da un mondo fantastico che si andava scoprendo agli occhi del giocatore con il susseguirsi degli enigmi. Adesso siamo giunti alla conversione per Nintendo DS, ma siamo sicuri che questo titolo resti affascinante nonostante il passare del tempo ?

Ultimo arrivoCome detto poco sopra, la storia di Myst, che è un’avventura grafica, si evolve da 13 anni a questa parte e, in questo lungo periodo soprattutto per quanto riguarda il mondo videoludico, ha attraversato molte console dal Saturn alla Playstation a PSP. Stiamo adesso analizzando la versione per Nintendo DS e subito una domanda sorge spontanea: ne sentivamo davvero il bisogno ? Sicuramente Myst non è un titolo portatile, essendo nato su PC ne raccoglie anche lo spirito di riflessione che è riuscito a attirare i giocatori più razionali, ovvero quelli che hanno l’abitudine di prendere appunti su un foglio per completare un gioco. In Myst bisognerà essere attenti ai vari scritti che si trovano, per risolvere i sempre più complessi enigmi che si ritroveranno lungo il percorso. Tutto ha inizio con il ritrovamento di un libro che riporta elementi visti e letti nei romanzi di Jules Verne: un planetario e ingranaggi di vario genere. Questo richiamo allo scrittore francese è stato comunque enunciato dai fratelli Miller, ideatori del mondo di Myst, e che troverete sotto forma di due fratelli imprigionati in due libri nella biblioteca: Sirrus intrappolato nel libro rosso e Achenar chiuso in quello blu. Questi sono i figli di Atrus, l’iniziatore (virtuale) di Myst, e vi chiederanno di essere liberati trovando le pagine mancanti dei propri libri e, di conseguenza, viaggiando attraverso le varie Ere, cioè isole accessibili tramite l’utilizzo degli altri tomi presenti nella biblioteca. In totale sono presenti Quattro Ere, ovvero il numero delle pagine che dovranno essere riportate ai fratelli: l’Era della passerella di legno, quella della barca di pietra, quella meccanica e quella selenitica. Ogni Era possiede il suo buon numero di enigmi sia per entrarvi che per trovare le pagine. La parte più attraente di Myst è stata riportata, anche se sembra aver perso il suo vecchio lustro in questa conversione: si tratta di rompicapi difficili, che possono riguardare composizioni musicali, le costellazioni o l’utilizzo di leve, ma sempre logici, in grado di farvi perdere molto tempo nel tentativo di risolverli.

Le soluzioni in manoUno dei maggiori problemi che si sono riscontrati in questa versione di Myst per Nintendo DS sono puramente pratici, visto che il piccolo schermo vi impedirà di notare alcuni oggetti fondamentali per la risoluzione degli enigmi. Tante volte vi capiterà anche di impiegare il pennino della console con l’intenzione di toccare un oggetto ma, purtroppo, potrà accadere che si sposti lo sguardo inavvertitamente: la cosa può risultare avvilente mentre si sta cercando di risolvere un enigma e magari ci si sta passando sopra molto tempo. Altra cosa non meno importante è che lo schermo superiore risulta inutilizzato, se non per mostrare un’immagine dell’isola di Myst o ingrandire qualche pagina di libro.Per quanto riguarda la grafica, ci troviamo di fronte sì a un prodotto di tredici anni fa, però nulla è stato restaurato, anzi ci troviamo con un comparto visivo che è inferiore all’originale, a causa di una cromatura nettamente poco curata, incapace di ricreare al meglio le ambientazioni surrealistiche a cui ci ha abituato questa serie. Se alcuni luoghi sono facilmente riconoscibili, restano alcuni oggetti di piccole dimensioni che potranno sfuggire anche allo sguardo più attento. In definitiva siamo nettamente sotto quello che il doppio schermo di Nintendo può offrire. Il comparto sonoro non aggiunge nulla a quanto già sentito anni fa, anzi, forse si peggiora la resa non sfruttando al meglio le collaudate casse della console. Le tracce a volte sono solo accennate e il tutto cade in una mediocrità disarmante. La longevità è assicurata dagli enigmi difficili che però potrebbero portare a un’esasperazione del pubblico che desidera un’azione più immediata.

– Enigmi di alto liniaggio

– Non per tutti

– Pessimo comparto tecnico

– Giocabilità non impeccabile

4.5

Cercherò di essere il più franco possibile: di Myst su Nintendo DS non ce n’era bisogno. Mi spiego meglio. Myst è stato un gioco rivoluzionario che è riuscito a catalizzare l’attenzione di molti in maniera tale da far sì che si creassero diversi seguiti, e fare una sorta di copia-incolla per la console con il touch screen, penalizzata da una resa grafica inferiore e da un controllo non preciso, sta rischiando di far passare quel capolavoro di anni fa come un gioco di bassa qualità. Nel caso desideraste rivivere la vera esperienza di Myst, vi consiglio di riprendere il gioco uscito per PC che, nel caso lo doveste trovare, lo paghereste sicuramente meno.

Voto Recensione di Myst - Recensione


4.5