Anteprima

Mx Vs. Atv Reflex

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a cura di drleto

Sbarcato da poco negli Stati Uniti MX vs. ATV Reflex si mostra finalmente anche a noi, in un evento organizzato da THQ presso i suoi uffici italiani. Noi di Spaziogames abbiamo quindi deciso di mettere il casco e lanciarci a rotta di collo per i fangosi pendii del gioco.

Fango geometricoIl titolo Rainbow Studios è la terza incarnazione del marchio MX vs. ATV, la serie che vi permetterà di cimentarvi in tutta una serie di competizioni a tema a bordo di moto da cross, quad e fuoristrada. Capirete quindi da subito come l’obiettivo del team di sviluppo sia quello di fornire un prodotto adrenalinico e spettacolare capace di restituire le emozioni di questi sport anche a coloro che preferiscono rimanere comodamente seduti sul divano di casa. Per fare questo è stata espansa ulteriormente la formula dei precedenti capitoli, concentrandosi principalmente su tre caratteristiche di gioco: la deformazione del terreno, la divisione dei controlli tra il mezzo ed il pilota ed infine una fisica rinnovata.Procediamo con ordine, partendo quindi dalla deformazione del terreno, che promette di incidere fortemente sull’andamento della gara. Questo perché, a differenza di produzioni analoghe, essa sarà non solo estetica, ma verrà calcolata in tempo reale dal motore fisico del gioco e quindi influenzerà l’andamento e le traiettorie da percorrere, soprattutto durante gli ultimi giri della corsa, sviluppando quanto già visto nell’ultimo Sega Rally Su un fondo fangoso l’incidenza del terreno deformabile sarà immediatamente riconoscibile, sia per via dei solchi che vedremo formarsi sulla scia di una moto, sia per la risposta del nostro veicolo, che si rivelerà molto sensibile alle sollecitazioni che arriveranno dal terreno. Questo fattore renderà sensibilmente differenti le gare fatte su terreni diversi, presenti in grande quantità, dato che gli sviluppatori hanno anticipato eventi in tutti i luoghi del mondo, da foreste tropicali, fino a gelide lande deserte, passando persino per l’Italia.Il secondo fattore è rappresentato dalla separazione dei controlli tra il pilota e la moto. Operativamente questa operazione è stata perseguita lasciando alla levetta analogica sinistra la gestione dello sterzo della moto, mentre a quella destra il movimento del pilota a cavalcioni del mezzo. Per far capire con un semplice esempio cosa si è riuscito ad avere tramite questa divisione possiamo dirvi che utilizzando solo i comandi del veicolo faremo sterzare semplicemente il nostro mezzo, mentre applicando nella stessa direzione anche il peso del pilota otterremo curve ancora più strette se non vere e proprie derapate. Pad alla mano, già dopo pochi giri di prova siamo stati capaci di assimilare ottimamente il nuovo sistema di controllo che presto si rivelerà piuttosto preciso ed affidabile.L’ultima grande novità è rappresentata da una fisica ancora più realistica e persistente in tutti gli aspetti del gioco che andrà ad incidere pesantemente sul comportamento del veicolo. Esso sarà infatti molto sensibile sia alle sollecitazioni del terreno, come rocce, tronchi, o l’acqua sia al modo in cui lo guideremo, dovendo cercare di mantenere sempre l’equilibrio giusto tra il corpo del pilota e l’assetto del mezzo. Rischiando di complicare eccessivamente questo gioco di equilibri i ragazzi del Rainbow Studios hanno deciso di inserire tutta una serie di indicatori a schermo che aiuteranno il giocatore a capire in che modo spostare il peso per “salvare” un atterraggio riuscito male o una curva presa troppo alla leggera. Ovviamente non sempre ciò sarà possibile ed in questi casi assisteremo a delle spettacolari cadute da parte dello sventurato pilota che si sfracellerà letteralmente al suolo.

Hands onPad alla mano il feeling che il mezzo ci restituirà sarà nettamente differente a seconda della tipologia utilizzata. Potremo infatti scegliere tra due differenti categorie di moto da cross, quad e persino fuoristrada. Ognuno di essi reagirà ovviamente in maniera diversa alle diverse sollecitazioni del terreno. Nonostante ci sia stato confermato che tutto ciò che troveremo nel gioco in singolo sarà giocabile anche online con un massimo di otto partecipanti, presumiamo come non tutte le diverse modalità saranno disponibili per tutte le categorie. Noi abbiamo potuto provare la modalità freestyle, nella quale dovremo cercare di inanellare il maggior numero di tricks possibili in modo da stupire la giuria virtuale, una corsa libera a check point ed una gara classica. I circuiti sperimentati erano un fangoso tracciato ricco di spettacolari salti e curve a gomito, una parte di terreno montagnoso liberamente esplorabile e un circuito all’interno di un bosco che alternava rocce, acqua e terra. Ognuna di queste specialità ha richiesto un approccio alla gara differente ed ogni ostacolo poteva essere affrontato in maniera diversa, ma sempre piuttosto realistica. L’incidenza del terreno geometrico si faceva sentire soprattutto sui fondali fangosi. Lo stile di guida non era propriamente arcade, soprattutto per via della sensibilità del mezzo alle sollecitazioni del terreno e agli impatti con gli oggetti sparsi per il circuito, ma va detto che raramente dovremo togliere il dito dall’accelleratore ed i vari circuiti andranno sempre affrontati alla massima velocità possibile.

SpattacolaritàLo sforzo del team di sviluppo è stato incentrato nel cercare di donare un impatto televisivo a tutto il loro prodotto, andando a riproporre luci, scenografie e stacchetti presi dai veri show. Ad aiutare da questo punto di vista c’è il fatto che i caricamenti saranno “invisibili”, ovvero che tra un evento e l’altro avremo modo di allenarci all’interno di un’arena vuota, perlomeno fino a quando la gara successiva non sarà disponibile. Questo stratagemma, già visto nelle serie EA Sports, funziona molto bene e riduce drasticamente i tempi morti mantenendo sempre viva la concentrazione del giocatore.Considerando il lavoro fatto per implementare una fisica più realistica all’interno del prodotto, il profilo tecnico del gioco sembra piuttosto valido, con rari casi di pop up e un frame rate molto stabile, anche durante le sessioni in split screen. Certo, da fermo l’engine non rappresenta una delle punte alle quali questa generazione di console può ambire, ma in movimento la sensazione di velocità è comunque ottima ed i circuiti abbastanza vari e dettagliati.Dal punto di vista sonoro sono state promesse circa cinquanta canzoni reali che andranno a comporre una colonna sonora di stampo rock/metal, che accompagneranno tutta una serie di campionamenti che differenzieranno la potenza e la classe dei diversi motori.

MX vs. ATV Reflex si è rivelato un titolo divertente e ben realizzato con il quale poter passare diverse ore saltando e sgommando in piena libertà. Diversi tipi di mezzi di trasporto, tanti terreni diverse e modalità di gioco potrebbero fare del prodotto Rainbow Studio un titolo consigliato a tutti gli amanti del genere. Prima di sbilanciarci ulteriormente occorrerà provare con maggior cura i vari aspetti del gioco e questo sarà possibile farlo solo in sede di recensione. Restate con noi.