Motorstorm RC

Macchinine radiocomandateMotorstorm RC non sarà un gioco di corse arcade simile ai predecessori, ma adotterà una visuale a volo d’uccello tipica dei titoli di un’altra epoca videoludica, come Super Off-Road o Death Rally, e vi metterà alla guida di automobiline radiocomandate. Alla base del progetto vi è la volontà di proporre ai propri fan un prodotto fresco, partendo dai controlli, organizzati in modo da restituire il feeling di un radiocomando. L’analogico sinistro servirà per manovrare lo sterzo, sempre rispetto al mezzo e non alla visuale, mentre quello di destra per accelerare e frenare (o fare marcia indietro). Le gare si disputeranno su tracciati realizzati riprendendo una delle quattro ambientazioni viste negli altrettanti Motorstorm, quindi ci saranno i canyon del primo capitolo, le spiagge di Pacific Rift, gli scenari in rovina di Apocalyspe e le montagne innevate di Artic Edge. Le gare saranno di diversa tipologia ma, alla base, ci sarà fondamentalmente sempre una meccanica di time trial, in stile Trackmania. Infatti, non potrete mai correre direttamente contro i vostri amici, ma competerete sempre sui migliori tempi realizzati. Quando deciderete di sfidare il record di qualcun altro (o più di uno) questi verranno rappresentati sulla pista con delle frecce, con in testa l’immagine dell’avatar legata alla persona. Questo, se a una prima impressione potrebbe sembrare un limite, in realtà è frutto di una precisa scelta volta a sposare il gameplay alle necessità dei giocatori in viaggio. Grazie a questo sistema in qualsiasi momento, che abbiate a disposizione pochi minuti sulla metro o diverse ore in treno, potrete sempre collegarvi alla rete, scaricare i migliori tempi dei vostri amici e cercare di batterli. Una formula semplice quanto magnetica, che promette di incollare il giocatore allo schermo al grido di “ancora un’altra e poi smetto”.

2 al prezzo di 1Motorstorm RC verrà venduto unicamente su Playstation Store e la medesima copia vi permetterà di giocare sia su Playstation 3 che su PS Vita. Il gioco sarà esattamente identico, con qualche ovvia differenza nel comparto tecnico. Presa in mano la nuova nata di casa Sony ci siamo trovati subito a nostro agio con i controlli, immediati da apprendere e ottimamente calibrati. Abbiamo provato una modalità time trial, nella quale dovevamo cercare di guadagnare le tre medaglie battendo altrettanti tempi. Poi ci siamo dilettati in una gara più classica, nella quale competere con altri otto mezzi, per finire col divertirci in un parco giochi liberamente esplorabile. Qui è possibile interagire con diversi oggetti, come una palla da spingere verso una porta per segnare, diverse rampe per lanciarsi in acrobazie vertiginose e pipe da skater. Lo scopo di tale livello è unicamente ottenere trofei e alzare i propri punteggi per vantarsi con i propri amici. La struttura di gioco basa il funzionamento su un sistema del tutto simile all’Autolog visto negli ultimi Need for Speed, il quale permette in qualsiasi momento sia di vedere i migliori risultati dei propri amici per ogni gara sia sfidarli, inviando loro dei messaggi. In tal senso la nuova interfaccia di PS Vita aiuta la fruibilità dei menu, permettendo l’accesso immediato alla messaggistica del sistema, dotato di un multitasking molto performante. I menu di gioco, navigabili nella versione PS Vita tramite il touch screen, appiano in sovrimpressione alla partita in corso, garantendo il passaggio da una sfida ad un’altra praticamente istantaneo. Oltre agli eventi, nei vari menu abbiamo potuto scorgere un numero elevatissimo di mezzi, caratterizzati da moltissime livree diverse da sbloccare avanzando nel gioco. Anche i tracciati sembrano presenti in quantità e la possibilità di riaffrontarli all’infinito con i tempi di amici e parenti come avversari dovrebbe garantire al titolo una longevità piuttosto corposa. Già buono il comparto tecnico, nella versione PS3 particolareggiato e fedele allo stile della serie, con i mezzi mossi da una fisica credibile. Purtroppo la controparte PS Vita nella demo mostrata era ancora piuttosto indietro nello sviluppo, ma ha lasciato intravedere un’estetica di pari livello.