Recensione

Moto Gp 3

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a cura di Zaku

Bei tempi questi per l’Italia dei motori! La Ferrari ha ormai ampiamente ripagato anni di aspettative dei tifosi, ma la scuderia di Maranello non è l’unico vanto in campo internazionale a provenire dall’epicentro italiano della passione per l’alta velocità. Tolto infatti Max Biaggi, l’Emilia Romagna continua a regalarci grandi campioni che confezionano sfide a base di adrenalina e sorpassi al limite, in un campionato che per spettacolarità non teme confronti. Il simpatico Guido Meda, telecronista della disciplina, si infiamma su una delle innumerevoli derapate di Valentino, Capirossi è lì a lottare con un sogno nascente tutto italiano chiamato Ducati e intanto le ruote sibilano, sbandano, scivolano via sull’asfalto portandosi dietro gli eroi di uno sport che sfida le leggi della fisica e del coraggio: “Vietato fumare!!”, urla Meda galvanizzato!!! Ma quando a fumare è il battistrada posteriore di un mostro domato da un’astronauta vestito a festa, allora è spettacolo!!! Tutto questo si chiama motomondiale… la sua massima espressione ai giorni nostri è denominata, manco a farlo apposta, classe Moto Gp…

MenuNella schermata principale abbiamo a disposizione le varie modalità: poichè lo stile di guida e l’impostazione delle traiettorie su due ruote differiscono decisamente rispetto ad un’automobile, per i meno esperti è consigliabile partire dalla modalità arcade, che di default è configurata in maniera tale da consentire un approccio molto meno brutale e frustrante ed un apprendimento graduale delle tecniche di guida. Essa consente di gareggiare in uno dei 15 circuiti disponibili, scegliendo i giri da percorrere (2,5 o tutti), il livello di difficoltà (3 livelli: facile, normale, difficile), le condizioni meteo (asciutto, bagnato), la trasmissione (manuale o automatica), nonché scegliere se attivare o meno l’opzione simulazione e la possibilità di configurare i parametri della moto (trasmissione, manovrabilità, freni, pneumatici da 17 o 16.5). Una volta macinati chilometri ed acquisita la necessaria preparazione potremo passare alla stagione, dove scelto il team tra quelli disponibili (solo i minori in mod. difficile) affronteremo in successione i circuiti con la possibilità di effettuare le prove libere e la sessione di qualificazione per la posizione in griglia di partenza. Rispetto all’arcade potremo impostare le condizioni meteo tra “asciutto”, “bagnato” o il più realistico “casuale”, mentre nelle configurazioni della moto potremo decidere anche se introdurre la presenza del carburante. In questo senso mi sono meravigliato del fatto che manchi un’opzione per il consumo dei pneumatici, che hanno un ruolo fondamentale nel condizionare una gara giocata sullo stile di guida aggressivo, basato sulle derapate controllate. Nella modalità sfida avremo a disposizione ben 100 prove da superare, ognuna delle quali divisa in tre livelli di difficoltà (medaglia di bronzo, argento, oro) che, come nei precedenti moto gp, consentirà di sbloccare nuove moto o immagini. Inutile dire quale sia lo scopo della modalità “contro il tempo”, mentre una gradita novità è rappresentata dal multiplayer, fino a 4 giocatori, utilizzando il multitap, in modalità versus con i 4 giocatori soli in gara sul tracciato o gran premio, dove anche i piloti controllati dal computer saranno in gara insieme agli umani. Di nuovo presente la modalità leggende, nella quale saremo impegnati ad affrontare i migliori piloti di tutti i tempi. Davvero ricco il menu delle opzioni, vero punto di forza di questo titolo che riesce ad adattarsi con facilità ai diversi tipi di giocatore: pochi altri giochi sfruttano in maniera così profonda le potenzialità offerte dal dualshock 2, che offre la possibilità ai più esperti di vivere un’esperienza unica, utilizzando la leva analogica destra per acceleratore e freno anteriore, la sinistra per lo sterzo e per variare lo spostamento di peso del pilota sull’anteriore o sul posteriore, mentre con i tasti dorsali, potremo cambiare marcia ed azionare il freno posteriore, qualora venga impostata la frenata differenziata. Niente paura comunque per chi predilige i comandi classici, poiché potremo utilizzare allo stesso modo la croce direzionale ed i tasti, configurando il controller secondo le nostre esigenze. Potremo scegliere 2 visuali da utilizzare in gara, scegliendo fra 3a persona, 1a persona, dalla moto, dal manubrio (cockpit), da dietro. Da segnalare la modalità 16:9 e la possibilità di impostare o meno l’opzione “mostra volto”, che permette di visualizzare una piccola foto sulla testa dei piloti che ci precedono rendendoli facilmente riconoscibili con un rapido colpo d’occhio.

GiocabilitàNei miei articoli ho più di una volta elogiato il dualshock, a mio parere il miglior controller mai progettato e anche se sfruttare al 100% le levette analogiche richiede una sensibilità che si ottiene solo con molto allenamento (facilitato chi ha esperienza con i radiocomandi), è possibile raggiungere un livello di pratica che rende il controllo molto appagante. Gli sviluppatori Namco hanno intelligentemente implementato nella schermata due utilissime barre che ci consentono di visualizzare il livello dell’apertura del gas e dell’intensità della frenata, rendendo molto più agevole l’interazione con i comandi e permettendo di sfruttare con precisione ogni millimetro della pista. Come già anticipato le numerose configurazioni disponibili permettono al gioco di adattarsi sia al giocatore che predilige il divertimento puro e di facile apprendimento, sia a chi richiede il massimo realismo possibile, contando poi la presenza della variazione del peso e della frenata separata, abbinata alla trasmissione manuale, risulta difficile pensare ad un’esperienza più gratificante per gli appassionati delle due ruote. La giocabilità è dunque ottima e nella modalità simulazione sarà necessaria la massima cura e precisione possibile per riuscire a stare al passo con gli avversari senza ritrovarsi sdraiati nell’erba o nella sabbia o scalzati da una sbandata fuori controllo. Una volta superata la frustrazione dovuta alla elevata difficoltà, riusciremo ad apprendere come effettuare sbandate controllate per impostare traiettorie estreme ed effettuare spettacolari sorpassi al limite, insomma la vera essenza della guida motociclistica a questi livelli, costantemente in bilico fra l’esigenza di restare in equilibrio e i rischi necessari a guadagnare decimi decisivi. Unico neo in una simulazione quasi perfetta è la poco realistica dinamica delle “spallate”, che come in Gran Turismo ci permetteranno a volte di guadagnare posizioni senza subire alcun tipo di danno, opzione assente come il consumo dei pneumatici, mancanze che non possono non incidere in una simulazione. Fatte queste considerazioni posso riassumere con una parola il piacere e il divertimento di guida: fantastico!! Ogni moto ha il suo comportamento e richiede un particolare stile di guida e le regolazioni influiscono sui tempi sul giro e la manovrabilità, a tutto vantaggio della complessità e profondità di gioco.

GraficaNamco ha saputo spremere a dovere il monolito nero, riuscendo a muovere contemporaneamente sullo schermo 21 moto, senza rallentamenti e con una qualità più che buona. Tutti i 41 bolidi disponibili, pur essendo per ovvi motivi abbastanza grezzi in alcune porzioni (il caso più evidente è rappresentato dal pneumatico anteriore) sono caratterizzati da texture di impeccabile qualità e da una cura dei particolari, come il cockpit di ogni moto fedelmente riprodotto, degni di nota. Gli effetti di particelle, dal fumo dei pneumatici all’effetto pioggia, con l’asfalto bagnato, come quelli fotorealistici delle riflessioni del sole sul vetro e sulle carene e delle telecamere nei replay con le gocce di pioggia trasparenti ed iridescenti, sono di grande impatto. Buon compromesso tra qualità delle moto e dell’asfalto con il resto del circuito, che soffre di textures per ovvie ragioni di peso molto meno dettagliate e più ripetitive, ma con un buon numero di edifici e particolari di contorno nelle corse ad un giocatore. Inutile dire che il livello si abbassa considerevolmente quando l’emotion engine deve gestire 42 moto suddivise in 2 porzioni di schermo, fino a crollare a livelli accettabili con 4 giocatori impegnati in un gran premio, ma in queste circostanze era impossibile chiedere di più. La naturale evoluzione del multiplayer di qualità nei giochi di guida è la modalità on-line, ma se accettiamo gli inevitabili compromessi a livello grafico, anch’esso ci regala momenti di puro divertimento. Ecco quindi giustificata la votazione alla grafica, che pur non essendo strabiliante è il risultato di un’eccellente programmazione.

AudioI gusti sono gusti, è vero, ma sappiamo che i gusti dei giapponesi forse non coincidono molto con quelli europei. Quello che è sicuro è che ascolto musica da quando mi sveglio fino ad addormentarmi e le colonne sonore techno-nippo stile Namco mi hanno quasi sempre dato il voltastomaco. Se posso darvi un consiglio, meglio abbassare il volume della musica e sopperire con un cd della vostra collezione oppure apprezzare fino in fondo i diversi rombi dei motori, ben caratterizzati e differenziati fra i modelli 4 tempi e 2 tempi, così come fra una marca e l’altra. Alcune piccole chicche vanno a completare il comparto audio come il rumore del vento nella visuale sul manubrio.

LongevitàFinalmente 15 tracciati con licenza ufficiale, ben 41 moto, 21 delle quali inizialmente disponibili, le restanti da sbloccare, 100 sfide con tre livelli di difficoltà, una curva di apprendimento lunga per i controlli e i settaggi rendono Moto Gp3 il migliore della serie e un vero titolo da collezione, da giocare e rigiocare!

– Sistema di controllo con rilevanti innovazioni

– In mod. simulazione curva di apprendimento lunga, ma molto appagante

– 15 tracciati, 41 moto, 100 sfide: obiettivo longevità centrato

– Colonna sonora non proprio brillante

– Come in Gran Turismo, funzionano le “spallate”!

– Piccola mancanza: il consumo dei pneumatici

8.3

Attenzione!! Potrebbe creare dipendenza! Questo è il mio giudizio da appassionato del campionato Moto Gp e di videogames, per un gioco che vi terrà incollati allo schermo fino a quando non avrete imparato ogni curva, staccata o traiettoria ottimale di ognuna delle piste o delle sfide contenute in questo titolo! Un bel gioco in modalità arcade e con gli aiuti del caso, ma che si trasforma in un vero e proprio must in versione simulazione, con i controlli analogici e le configurazioni avanzate che gli conferiscono un notevole spessore, rendendolo impegnativo, ma proprio per questo appagante e longevo. Peccato per i team e i piloti aggiornati alla passata stagione, che inevitabilmente ci fanno già pensare al prossimo capitolo sul quale provengono già, grazie all’E3, le prime voci, in particolare sulla concreta possibilità della modalità on-line!

Voto Recensione di Moto Gp 3 - Recensione


8.3