Recensione

Mortal Kombat: Unchained

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a cura di rspecial1

Ricordo ancora quando uscì il primo Mortal Kombat per il mio adorato, all’epoca, GameGear. Quando inserii la cartuccia mi misi immediatamente nella mia postazione da gioco (il mio lettino ovviamente), con il caricatore rigorosamente inserito per evitare che quella console si bevesse tutte le batterie in un lampo. Era una meraviglia, con una grafica allucinante e con le fatality (anche se da sbloccare con un trucchetto). Insomma un vanto da mostrare a scuola ai miei compagni invidiosi che possedevano solo il Gameboy, sensazioni molto belle che non dimenticherò mai. Oggi arriva sulla console portatile Sony la versione migliorata e corretta di Mortal Kombat Deception, già visto su tutte le piattaforme a 128-bit da casa, e per un attimo ho rivissuto quei momenti con il dubbio atroce se questa volta mi sarei ritrovato di fronte ad un giocone o, come spesso avviene ultimamente su PSP, un titolo mediocre. Diciamo solo che alla Midway hanno fatto le cose in grande stile, senza tralasciare nulla al caso e sfruttando lo spazio dell’UMD come solo pochissime case sembrano aver voglia di fare.

Siamo dei malati mentali!!Ebbene si, un gioco come questo è sempre stato considerato il più violento della storia ludica, e quindi giocarci non può certo farci bene se dovessimo dare retta alle idiozie che sentiamo in televisione e sui quotidiani. Vabbè, intanto sono anni che cerco di lanciare una sfera di ghiaccio che blocchi il mio capo per farlo saltare in mille pezzi….speriamo di riuscirci, intanto medito, mi alleno e gioco con Sub-Zero. Non credo ci siano bisogno di presentazioni quando si parla di un titolo che ha fatto storia, quindi iniziamo con il dire che le aggiunte alla versione PSP si limitano a sei personaggi bonus arrivati direttamente dagli episodi passati di Mortal Kombat: l’unico difetto sembra essere nel numero ridotto di fataly a disposizione di questi, solo una. Questi si andranno ad aggiungere ad i vecchi 24 presenti su Playstation 2 per darci un incredibile varietà di lottatori, tutti ben distinti e caratterizzati gli uni dagli altri. Il gameplay invece è rimasto invariato, con i tre simbolini sotto la barra d’energia; questi rappresentano il numero di counter realizzabili durante l’incontro dal giocatore. Quando sarete in parata infatti, mentre il vostro avversario vi colpirà con una combo, basterà la semplice pressione della croce direzionale in avanti per eseguire la contromossa che automaticamente fermerà il nemico e vi darà la possibilità di passare all’offensiva. Sono presenti anche gli inutili indicatori che faranno capire in quale punto (distinto in alto, basso e medio) il vostro avversario o voi siete scoperti, che come per la versione casalinga risultano essere inutili poiché non ci farete neppure caso, tanto si capisce benissimo dov’è scoperto il nemico. Sono presenti i tre stili di combattimento; uno con l’arma, intercambiabili in ogni momento del gioco ed utilizzabili per eseguire combo di vario genere che faranno tanto male e riusciranno in modo molto fluido ed intuitivo anche su PSP, con buona pace di chi crede che bisogni per forza modificare il pad per giocare ai picchiaduro. E’ stato mantenuto perfettamente anche il livello d’interazione con le arene di gioco, che essendo multilivello (come quelle di Dead or Alive ) ci permetteranno di passare da una location interna all’esterno; inutile aggiungere che le Pit-Fatality sono presenti più che mai, anche questa versione infatti ci permette di scagliare un nemico in una determinata zona del livello, delimitata da una striscia colorata, per ucciderlo immediatamente. Da notare che il pulsante adibito alla raccolta delle armi è select -non comodissimo a dire il vero: avrei preferito una pressione contemporanea dei tasti L ed R-. Intatte le 2 fatality a personaggio che ci permettono di massacrare, per la felicità degli snob, l’essere inutile piuttosto che vincere dopo un incontro…sempre che questi non esegua l’HaraKiri per suicidarsi e non perire nella vergogna della sconfitta.

Extra, Extra, Extra!!!Cosa odiate maggiormente delle versioni per PSP dei titoli riportati dalle console casalinghe? Io sinceramente odio i tagli, soprattutto quando non sono giustificabili se non dallo scarso impegno degli sviluppatori. Midway per fortuna non appartiene alla schiera di scansafatiche che sviluppa sulla macchina Sony, ed infatti in questa versione tascabile del suo picchiaduro è riuscita ad inserire tutti gli extra della versione Playstation 2. Non solo sono presenti tutte le modalità di gioco, ma anche gli extra che per essere sbloccati vi richiederanno di giocare ai mini-giochi introdotti, e che andiamo ad analizzare brevemente. Primo tra tutti il Konquest, una modalità in cui dovrete eseguire determinate missioni o recuperare alcuni oggetti proprio come in una classica avventura. Abbastanza semplice, ma sopratutto piatta e noiosa, la dovrete affrontare per sbloccare gli extra, altrimenti vi assicuro che ne fareste a meno. Molto più divertente invece il Puzzle Kombat. In pratica la versione della saga di Sub-Zero e Scorpion di quel Puzzle Fighter della Capcom su Ryu e compagni. Un puzzle semplice ed intuitivo in cui concatenare vari mattoncini per vedere la versione Super Deformed del vostro personaggio eseguire le proprie mosse. Un titolo dalla meccanica semplice ma che vi attirerà in un vortice di divertimento unico che vi terrà incollati al monitor. Anche l’ultima modalità inserita, il Chess Kombat, non è per nulla male. Sebbene inizialmente potrebbe sembrar una riproduzione del gioco degli scacchi con i personaggi di Mortal Kombat vi renderete subito conto che il gioco è molto più complesso. Ogni pedina infatti ha caratteristiche proprie e potrà effettuare attacchi magici, resuscitare altre pedine ecc. ecc. Non ultima la caratteristica usata per mangiare i pedoni: non basterà infatti porsi sulla stessa casella ma anche vincere il breve incontro che ne seguirà e che terrà conto delle caratteristiche impostate ai pedoni. Sembra complicato ma in realtà vedrete che la sua semplicità vi catturerà e vi farà divertire come non mai.

La PSP con qualche poligo in meno…Sinceramente già su Playstation 2 Tekken 5 si “mangiava” graficamente il Deception, non meraviglia quindi che le cose non cambino neppure sulla macchina portatile. Graficamente ci ritroveremo con un ottimo gioco, solido e ben strutturato, con pochi poligoni e texture non definitissime ma comunque dall’aspetto generale più che accettabile. Da notare che anche le arene sono state riprodotte in modo fedele alle originali senza grossi tagli, il che ci fa molto piacere. Purtroppo non è stata migliorata la fluidità dei lottatori che risultano in alcuni movimenti ancora macchinosi e poco naturali; concludiamo con dei tempi di caricamento non certo brevissimi per il Konquest, mentre nella norma per tutte le altre occasioni. Le musiche sono come sempre molto buone, come le voci dei vari personaggi e del solito annunciatore che ci farà gioire con il suo Finish Him!!.

-Tante Modalità Extra

-Ottima giocabilità

-Konquest evitabile

-Realizzazione non eccelsa

-Niente online

8.0

Dopo il picchiaduro della Namco ecco che arriva un nuovo porting per PSP che si dimostra all’altezza delle aspettative e si va a piazzare subito dietro il capolavoro della famiglia Mishima. Certo questa versione portatile è identica a quella apparsa quasi 2 anni fa sulle console da casa, ma il gusto e la gioia di giocarci ovunque con una qualità simile fa passare in secondo piano tutto il resto. Un prodotto che gli amanti del genere devono acquistare, non solo perché si tratta di un buon gioco ma anche per la cura riposta dagli sviluppatori nell’inserire ogni opzione di gioco compresa la cripta, che per i seguaci di Scorpion e Sub-Zero è un vero must.

Voto Recensione di Mortal Kombat: Unchained - Recensione


8