Recensione

Mortal Kombat Deadly Alliance

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a cura di Gatsu

Tutti conoscono Midway grazie al picchiaduro che negli anni ’90 scatenò una vera e propria mania che avvolse le sale giochi di tutto il mondo: sto parlando di Mortal Kombat (MK), che rappresentò in quel periodo un vero punto di riferimento in quanto a giocabilità e innovazione. Il nuovo prodotto si presentava con una veste grafica particolare e mai vista fino a quel momento, utilizzava una tecnica di digitalizzazione dei fotogrammi grazie ai movimenti di veri attori che interpretavano i personaggi virtuali del gioco. Per dare un’energica scossa al mercato, Midway decise di aggiungere un’abbondante dose di violenza unita ad uno storyboard d’eccezione per alimentare ulteriormente l’interesse dei giocatori… e ci riuscì dato che ancora oggi possiamo godere delle numerore versioni sulle console della vecchia. La prima trasposizione di MK venne concepita inizialmente per Super Nintendo e MD; il gioco riscosse un ottimo successo assicurando così l’uscita del seguito sulle stesse console. Poi venne il turno di PSX e Saturn con Ultimate Mortal Kombat 3 (godibile soprattutto per l’incremento del numero dei personaggi) e il meno blasonato ma passai bastonato Mortal Kombat Mitology (scusate il gioco di perole). Negli anni successivi la softco americana si fece nuovamente avanti proponendoci un nuovo capitolo del suo gioco “prediletto” con Mortal Kombat 4 passando dall’ormai superata grafica 2D ad un più innovativo ed aggiornato engine 3D. Oggi Midway può vantarsi di aver creato il picchiaduro che, insieme a Street Fighter ha lasciato un segno indelebile sul cammino dell’evoluzione dei videogiochi. Attualmente possiamo giocare all’ultimo capitolo di questa saga grazie a Mortal Kombat Deadly Alliance (MKDA) disponibile su Playstation 2, Xbox, Game Cube e non per ultima la trasposizione su GBA che successivamente verrà analizzata in questo articolo.

Un’antica storiaPiù di 500 anni fà lo stregone Shang Tsung fu bandito dal mondo reale e segregato nel mondo “esterno” a causa della sua crudeltà e dei suoi poteri oscuri. Con l’aiuto della creatura chiamata Goro stabilì un nuovo regno basato sul caos e sulla tirannia. Durante il torneo Shaolin, conosciuto da tutti con il nome di Mortal Kombat, venne sconfitto dalla mano di Liu Kang che, grazie ad altri valorosi guerrieri riuscì a ristabilire la pace nei due regni, che purtroppo non durò molto. Shang Tsung chiese aiuto direttamente al grande Shao Kahn considerato da tutti un semi-Dio creudele e spietato capace di immani atrocità, ma anche quest’ultimo fallì miseramente e non riuscì a raggiungere il suo scopo venendo sconfitto da Raiden, il Dio del tuono (ma non era Thor il Dio del tuono?). Come tutti sanno il male non muore mai e Shang Tsung insieme a Quan Chi stipulò un’alleanza mortale con lo scopo di riportare in vita l’esercito scomparso del mitologico Re Dragone. Insieme uccisero brutalmente Liu Kang e iniziarono i preparativi per aprire le porte alla resurrezione dell’esercito dei morti… ed è quì che inizia MKDA.

Choose your fighterAvrete a disposizione 12 combattenti nella trasposizione di MKDA per il GBA, sette selezionabili sin dall’inizio e cinque segreti da sboccare utilizzando il punteggio accumulato durante le partite. E’ indispensabile conoscere ciò che spinge i nostri eroi nella lotta contro l’Allenaza mortale per comprendere la storia e tutti i retroscena:

Kenshi: è un valoroso spadaccino che fa la sua prima apparizione in MKDA. Reso cieco da un tranello acchitettato da Shang Tsung ha deciso di riscattarsi agli occhi dei suoi antenati, uccidendo l’oscuro stregone. Usa una Katana come spada ed è maestro di Tai Chi e San Shau.

Frost: è la versione femmilile di Sub-Zero e anche lei debutta in MKDA. Frost è la nuova recluta del clan Lin Kuei decide di affiancare il suo maestro, Sub-Zero, nella lotta contro l’Alleanza mortale. Utilizza due pugnali di ghiaccio ed è esperta di Tong Bei e Yuan Yang.

Jax: è il Marine dotato di braccia bioniche apparso per la prima volta in MK 2. Riconosciuto membro delle forze speciali ha deciso di indagare per scovare il responsabile della distruzione dell’O.I.A (Outerworld Investigations Agency). Usa le sue enormi braccia meccaniche per sferrare colpi micidiali e predirige il Judo e il Muay Tai.

Kung Lao: è anche lui una vecchia conoscenza apparsa per la prima volta in MK 2. Kung Lao è un monaco Shaolin che ha intrapreso il viaggio nel mondo esterno per imparare nuove tecniche di combattimento. Utilizza una spada e il suo cappello tagliente per affettare l’avversario (per fortuna che è un monaco!) ama l’arte del Pugno Shaolin e La tecnica della Mantide.

Li Mei: è un’altra riuscitissima new-entry di MKDA. Li Mei è nata e cresciuta nel mondo esterno e ha deciso di iscriversi al nuovo MK per preservare la libertà del suo popolo. Utilizza i Sai in modo magistrale e combatte utilizzando il Baji Quan e la Liu He Bafa (secondo me la sua tecnica migliore è quella di distrarre il nemico con la sua generosa scollatura hehe, con me funziona…).

Scorpion: è il mio personaggio preferito è presente dal primo MK. Scorpion è lo spirito di un ninja che vaga alla ricerca di Quan Chi per eliminarlo definitivamente. Si destreggia bene nel maneggiare la sua Katana corta chiamata Ninjato e attacca con l’arte dell’Hapkito e Pi Gua caratteristici del suo clan.

Sonya Blade: era l’unico personaggio femminile nel primo MK. Sonya è un’agente delle forze speciali giunta nel mondo esterno per salvare i suoi compagni di squadra anche a costo della vita. L’avvenente ragazza è addestrata al Kempo e al Tae Kwon Do.

Questi sono i sette personaggi che potrete utilizzare sin dall’inizio, gli altri cinque saranno sbloccabili nella “Kripta” spendendo i punti guadagnati in battaglia (ovviamente non vi svelerò l’identità di questi ultimi per non rovinarvi la sorpresa). Ora abbiamo tutti i gli elementi per iniziare ad analizzare l’aspetto tecnico di MKDA.

GiocabilitàLa giocabilità è di altissimo livello, si possono inventare una quantità di Combo non indifferente potendo unire diverse sequenze di colpi composte da calci, pugni e micidiali tecniche con l’arma di cui è dotato il vostro personaggio. Ognuno di questi si diversifica parecchio dall’altro in base alla sua forza fisica, alla velocità al raggio d’azione e soprattutto al comparto di mosse di cui è dotato. La particolarità che valorizza questo titolo è sicuramente la possibilità di cambiare lo stile di combattimento in qualsiasi momento del gioco. Pigiando il tasto L del vostro GBA avrete la possibilità di “switchare” da una tecnica all’altra in modo semplice ed istintivo adattandovi alle altre tecniche di combattimento senza faticare troppo e variando di molto l’azione di gioco. Ogni personaggio ha a disposizione due tecniche di combattimento (descritte brevemente nella scheda dei personaggi) che si differenziano per le caratteristiche di difesa e di attacco e la solita Fatality per porre fine alle sofferenze dell’avversario. Potrete muovervi in tutte le direzioni sentendovi a vostro agio grazie alla telecamera che seguirà tutto il combattimento in base alla vostra posione sullo schermino, simulando lo stesso senso di tridimenionalità presente nelle trasposizioni a 128bit. Sarà dura terminre il gioco senza continuare, ma con un pò d’impegno, affronterete l’Allenaza mortale senza problemi.

GraficaMKDA si presenta come un gioco innovativo dal punto di vista grafico, infatti grazie al suo “finto” engine 3D riesce a dare un senso di tridimensionalità che di solito non esiste nei giochi per GBA. I personaggi bidimensionali sono realizzati in modo impeccabile usando un’efficace tecnica di pre-renderizzazione e ricordano molto da vicino le loro controparti per le console a 128bit (e non è poco dato che stiamo parlando di un GBA) grazie alle animazioni ma soprattutto all’abbondante numero di frame che il nostro piccolo portatile riesce ad elaborare. Per i fondali il discorso non cambia: vi sentirete soddisfatti quando inizierete a combattere in un’arena 3D con il pavimento che rotea in base alla posizione dei combattenti e lo sfondo che si allontana o si avvicina in base alla loro distanza (in realtà c’è un abuso dell’effetto simil MODE 7 che caratterizzava il Snes). Il risultato è davvero ottimo. Oltre a questo potrete notare che sul pavimento della maggior parte delle arene i vostri personaggi si riflettono dando un effetto di tresparenze (magari su di una lastra metallica o di ghiaccio), che non sempre è presente in questo genere di giochi. Altra chicca è sicuramente il fatto che il sangue perso durante lo scontro, rimarrà a terra fino alla fine del duello, uno dei tanti piccoli dettagli che contribuiscono a rendere grande questo nuovo titolo. Dal punto di vista tecnico MKDA mi è piaciuto molto grazie alla volontà della casa madre di creare un prodotto il più simile possibile alla sua controparte disponibile su tutte le altre console.

SonoroL’aspetto sonoro di MKDA non mi ha particolarmente esaltato a causa delle voci campionate che raggiungono a fatica la sufficienza. Purtroppo vi accorgerete subito che tutti i personaggi maschili hanno la stessa voce che risulta gracchiante e quasi fastidiosa (lo stesso discorso vale per i personaggi femminili). Gli effetti sonori si difendono bene rimanendo allacciati ai vecchi capitoli, sentirete le solite ossa che si rompono e i tonfi delle batoste che infliggerete all’avversario. Le musiche pur essendo poche risultano godibili e contribuiscono ad accentuare l’atmosfera surreale che solo MK riesce a ricreare. Quindi buoni effetti, buone musiche, scarse le voci campionate, ma su questo si può chiudere un’occhio… emnh… un’orecchio.

LongevitàLa longevità di questo titolo è buona in single player e virtualmente infinita se avete a disposizione un amico agguerrito con cui fare doppi tramite il plurisperimentato cavo link. Potrete creare un vostro profilo che terrà conto dell’esperienza accumulata ma soprattutto dei soldi che guadagnerete duramente i combattimenti. Avrete la possibilità di sbloccare una moltitudine di segreti (credo che nessun’altro picchiaduro abbia raggiunto questo numero di bonus) entrando nella “Kripta” e vi assicuro che molti di questi non vi deluderanno. Potrete sfidare un vostro amico scommettendo dei soldi (non quelli veri hehe) giusto per aumentare un pò il livello di adrenalina… pensate di scommettere la cifra che avete guadagnato in una settimana di gioco. Davvero spassoso. Il gioco in single player rimane comunque piacevole e longevo grazie al gameplay non troppo complicato che vi spingerà a rigiocarlo fino a quando non avrete sbloccato tutti i segreti. Oltre a questo potrete divertirvi con alcuni minigames come la prova di forza per testare la vostra velocità nel premere i pulsanti o indovinare la coppa non avvelenata da far bere al vostro personaggio. Ovviamete potrete salvare i dati del gioco grazie all’apposita batteria a tampone di cui la cartuccia è dotata.

– Un ottimo “finto 3D”;

– Molte chicche grafiche;

– Tantissimi segreti da sbloccare;

– Provate a fare i doppi scommettendo i punti;

– Potete aumentare la luminosità dalle opzioni.

– Una voce per gli uomini, una voce per le donne;

– le musiche non abbondano;

8.3

La Midway è riuscita nuovamente a stupirci con il nuovo MKDA, ormai presente su tutte le piattaforme soddisfando così le aspettative di tutti i fans della serie. La trasposizione per il GBA non è da nemo e riesce a sfruttare al massimo le potenzialità del piccolo gioiellino Nintendo. La versione Pal del gioco ha il menù e i sottotitoli completamete in italiano quindi potrete godervi la storia e i finali dei vari personaggi. Ottimo lavoro Midway.

Voto Recensione di Mortal Kombat Deadly Alliance - Recensione


8.3