Recensione

Monsters & Co.

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a cura di Sem

In concomitanza all’uscita nelle sale italiane del film, giunge puntuale il gioco di Monsters & Co.La Pixar, casa di produzione che ha creato digitalmentela versione cinematografica ha furbescamente trattato un argomento che ha coinvolto tutti noi durante la nostra infanzia, la paura dei mostri. Terrore solitamente manifesto ogni qual volta noi, giovani fanciulli ci coricavamo a letto. L’oscurità che avvolgeva le nostre stanze materializzavano orrendi e spaventosi mostri rendendo le nostre notti insonni.Da questa semplice idea è nato lo spunto del film e conseguentemente del gioco, nel quale potremo selezionare uno dei due personaggi principali, il peloso gigante blu James P. Sullivan ed il piccolo verde essere “polifemico”, Mike Wazosky.I due mostri, vivono nel modo, manco a dirlo, dei mostri , insieme ad altri loro simili. Nalla loro cittadina l’unica risorsa energetica è data dalle grida dei bambini(?!).Già, queste urla vengono provocate dai cosiddetti “spaventatori” che immagazzinano le gride all’interno di speciali contenitori che fungono da vere e proprie batterie utili alle comuni necessità quotidiane di ogni individuo…ops!…mostro.Ogni spaventatore che si rispetti prima di mettersi al lavoro si prodigherà in un estenuante allenamento all’interno di stanze che simulano l’atto dello spavento.In queste locazioni i bambini veri vengono sostituiti da i “Nervi” una sorta di automi che ricreano le fattezze degli infanti. Questi saranno utili per l’allenamento dei Monster spaventatori.Lo scopo del gioco sarà quindi mettersi nei panni di uno spaventatore scelto tra Mike o James e intraprendere questo compito.L’avventura inizierà con un intensivo briefing all’interno della Monsters & Co., dove impareremo a padroneggiarsi con i relativamente semplici comandi per poi uscire ed introdurci nelle varie location sparse sull’isola dei mostri.Ogni location rappresenterà un’area di addestramento divisa in tre sezioni (urbana, artica e desertica), suddivise a loro volta in dodici livelli di gioco. Ognuno ha una struttura ad obbiettivi a scalare. Ogni obbiettivo, in questo caso sarà rappresentato dalla raccolta di un determinato numero di medaglie, recuperabili tramite lo spavento dei nervi.Vi sono nervi di quattro colori differenti, blu, verde, giallo e rosso. Gli stessi cromatismi sono presenti in una barra verticale posta in basso a sinistra dello schermo che potrà essere riempita attraverso la raccolta di alcuni recipienti di colori differenti contenenti una sostanza chiamata Melma Primordiale.Ad esempio raggiunto il livello verde saremo abilitati a spaventare i nervi del medesimo colore.L’atto dello spavento a livello coreografico è davvero esilarante. Posto il nostro monster di fronte ad un nervo basterà premere il tasto cerchio del pad per abilitare la funzione spavento. Un ulteriore barra comparirà a destra e sopra di essa, il computer indicherà quale pulsante premere per riempire il contenitore delle grida. La sequenza indicata metterà alla prova i nostri riflessi, basterà premere il pulsate sbagliato per vedere l’energia della barra scendere drasticamente. Una volta giunta al livello massimo sarà sufficiente premere il tasto quadrato per effettuare lo spavento finale dopo il quale vedremo stramazzare il nervo il che annuncia la perfetta riuscita della prova.La mimica facciale del vostro personaggio durante questo passaggio risulta davvero spassosissima e sicuramente lo sarà ancora di più per un bambino che si accinge a giocare a questo game. E’ proprio questa la pecca fondamentale del gioco, il target a cui è rivolto, tendente verso il basso e ciò lo si nota fin dalla sezione del briefing inutile per un giocatore esperto.Inoltre a lungo andare la semplice struttura dei livelli risulta ripetitiva e banale.Il comparto grafico si attesta su livelli simili, di mediocrità con una quantità di poligoni veramente esigua e texture il più delle volte piatte e poco definite. Se non fosse per la risoluzione più elevata sarebbe difficile distinguerlo da un gioco per PSONE.Le animazioni liberamente ispirate a quelle viste nel film sono almeno divertenti e piacevoli da vedere anche se a volte il frame rate scende spesso sotto i 30 Fps, rendendo il gioco lento e scattoso.Questo è un giudizio prendendo in esame le esigenze di un comune utente PS2 abituato a elementi grafico/strutturali di tutt’altro spessore.Dall’ottica di un bambino questo gioco può essere benissimo considerato di buona fattura, se non altro per regalare alcune ore di divertimento e spensieratezza.

Gli spassosimmi personaggi.

Grafica ed impianto di gioco troppo rivolto ad un pubblico infantile.

5.5

Il divertimento e lo spirito del film vengono ben espressi in questa produzione, il problema fondamentale sorge a chi usufruisce di questo gioco. La semplicità degli schemi di gioco e il basso livello della grafica non soddisfa chi è abituato a ben altri risultanti con la potenza di PS2. Invece tutti i piccoli spettatori che si sono divertiti al cinema scopriranno il medesimo spirito burlone dell’omonima pellicola.

Voto Recensione di Monsters & Co. - Recensione


5.5