Anteprima

Monster of the Deep: Final Fantasy XV

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a cura di Filippo "Xsin" Consalvo

Dopo aver annunciato ad E3 2016 il supporto alla VR in quella che sarebbe dovuto essere un’esperienza sparatutto in prima persona nei panni di Prompto, Square Enix annuncia a sorpresa Monster of the Deep: Final Fantasy XV, gioco standalone dedicato all’hobby della pesca di Noctis, in realtà virtuale.
I minigame della serie Final Fantasy hanno sempre riscosso un notevole successo e non sono pochi i giocatori ad aver dedicato decine se non centinaia di ore a partite di Triple Triad e tornei di Blitzball, ma tra tutti questi la pesca di FFXV non è riuscita a ritagliarsi un posto d’onore. Pur rappresentando il talento del personaggio principale, obbligando i giocatori avidi di trofei e obiettivi a masterizzarlo fino a livello 10, la pesca non riesce ad essere avvincente se non in alcune (pochissime) missioni speciali, senza comunque raggiungere livelli di coinvolgimento pari ai minigame citati sopra.
La giusta attrezzatura
Che sia per sostituire l’esperienza VR di Prompto, della quale non si è saputo più nulla, o perché Square crede davvero che questo minigioco abbia tanto da offrire, la pesca arriva su PS4 e probabilmente serviva la realtà virtuale per tirarne fuori il completo potenziale.
In Monster of the Deep: Final Fantasy XV ci troviamo nei panni di un personaggio fittizio, mentre Noctis ci accoglie e dà consigli su come diventare dei pescatori provetti; guardando in basso la nostra cintura raccoglie tutta l’attrezzatura necessaria, tra esche e lenze di vario tipo, ma la demo provata ce ne ha fornita una standard.
Il controllo tramite i Move è molto intuitivo: a seconda della mano scelta (destra o mancina) si abbozza il movimento di lancio che arriva più o meno lontano a seconda di quando si rilascia il tasto move. Prima però si utilizza l’altro controller per lanciare uno scan così da rivelare le aree popolate dai pesci.
Una volta in acqua l’esca abbocca piuttosto facilmente ed è qui che inizia la magia: riavvolgere il mulinello mentre si tende la canna ci fa dimenticare di avere dei Move in mano e ci catapulta nell’azione, dove le meccaniche sono identiche a quelle del minigame nel gioco principale.
Con i pesci di media dimensione diventa essenziale inclinare la canna nella direzione di tensione e tirare nel momento giusto, ma la vera esperienza è quella dei mostri di “fine stage”, con delle bestie enormi da indebolire in una prima fase a colpi di balestra, per poi iniziare una pesca divisa in fasi impegnativa quanto le missioni speciali del gioco principale. 
Non abbiamo notato una difficoltà eccessiva a concludere la missione, ma il lead designer del gioco ci ha confermato essere una build pensata apposta per il pubblico dell’E3, più semplice e accessibile.
Il mondo più bello
Da questa prima prova Monster of the Deep: Final Fantasy XV si propone come una piacevole esperienza VR senza troppe pretese, definizione che cozza però con la natura standalone del gioco, mentre noi ci aspettavamo si sarebbe trattato di un DLC del gioco principale ad un prezzo simbolico, se non addirittura gratuito. 
La nostra perplessità iniziale però è stata ridimensionata una volta dentro un mondo che ci ha fatto innamorare: la cornice di Monster of the Deep è pur sempre Final Fantasy XV, con le sue distese, bestie maestose, vulcani e crateri a circondare i laghi o le lagune nelle quali ci troveremo a pescare. 
Se a questo si aggiunge una delle colonne sonore più belle degli ultimi Final Fantasy diventa facile cadere vittima della magia di queso titolo così controverso ma poetico.
Non ci sentiamo di bocciare Monster of the Deep: Final Fantasy XV, perché se lo si considera un sano passatempo è una delle esperienze VR più coinvolgenti; il fatto che lo sia per l’atmosfera e la colonna sonora piuttosto che per il gameplay non è la migliore delle motivazioni, ma chi ha apprezzato il gioco principale e ha un PSVR potrebbe scoprire qualche piacevole ora di intrattenimento, grazie anche alle diverse modalità che la versione finale conterà di avere.

– tutta la magia dei paesaggi di FFXV

– gameplay semplice ma divertente

Guardare a Monster of the Deep: Final Fantasy XV come una delle ormai solite trovate di Square Enix per monetizzare un brand in ogni modo possibile è quasi automatico, ma è innegabile che la magia di FFXV riesce a rendere un semplice minigioco in una piacevole esperienza VR dedicata a chi ha apprezzato l’avventura di Noctis e compagni.

Non aspettatevi il gioco VR dell’anno, ma solo un passatempo che comunque vi permetterà di immergervi in un mondo epico, nella speranza che la versione finale possa portare anche un gameplay più profondo ad un prezzo accessibile.