Anteprima

Mirror's Edge Catalyst

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a cura di Dr Whi7es

Mirror’s Edge, al momento della sua uscita sul mercato nel novembre 2008, riuscì in breve tempo a ritagliarsi una buona fetta di appassionati grazie soprattutto al suo gameplay, in grado di offrire un’esperienza ben diversa da quella offerta da qualsiasi altro titolo. L’E3 2015 è stata l’occasione giusta per DICE per presentare il nuovo capitolo, Catalyst, dopo anni di silenzio che avevano fatto temere per il prosieguo della serie.

Poche al momento le informazioni disponibili sulla natura del gioco, se un prequel o un semplice reboot della saga, con gli sviluppatori svedesi concentrati nel presentarci il mondo in cui si svolgerà la vicenda. Faith sarà impegnata a combattere contro le corporazioni che controllano la città di Glass, opprimendo tutti i cittadini ed eliminando qualsiasi oppositore. Solo due fazioni si oppongo al potere, i Runner e i Black November, gruppi di ribelli impegnati a combattere contro la KrugerSec, milizia al soldo delle varie corporazione guidata da Gabriel Kruger, il principale antagonista del gioco. Faith, durante il corso della vicenda, si trasformerà piano piano nel catalizzatore della rivolta, cambiando per sempre le vite degli abitanti della città che vedono in lei il simbolo per combattere il potere centrale. La demo da noi provata, divisa in due grandi sottosezioni, permetteva di prendere la mano con il sistema di movimento, caratteristica cardine della serie, e osservare alcune delle missioni che potremo liberamente affrontare nella città. I comandi sono abbastanza basilari, con un tasto adibito a tutti i movimenti verso l’alto, come scalare muri e scavalcare ostacoli, uno per i movimenti verso il basso, come le scivolate, uno per interagire con l’ambiente intorno a noi e uno per attaccare i nemici. Il sistema, apparentemente semplice, richiede però qualche ora per venir padroneggiato alla perfezione e dar modo al giocatore di usare in modo fluido tutti i movimenti a disposizione di Faith, dosando bene tutti i salti per non cadere dai tetti. Fondamentale anche la nostra rapidità, indispensabile per sopravvivere contro i soldati nemici. Saremo insomma obbligati ad utilizzare tutte le nostre capacità nel parkour per non finire facile preda delle milizie KrugerSec, eliminabili peraltro solo con combattimenti corpo a corpo stavolta. Ovviamente non ci troveremo ad affrontare una sola tipologia di nemici, con gli sviluppatori che hanno promesso una buona varietà di avversari per mettere alla prova i giocatori.

Nella seconda parte del nostro provato abbiamo avuto modo di girare per la città di Glass, ora esplorabile liberamente senza tempi di caricamento tra le varie zone, e testare alcune delle missioni disponibili all’interno del gioco. La prima tipologia era la classica gara a tempo in cui dovevamo completare un percorso da un punto A ad un punto B nel minor tempo possibile, sfruttando le abilità di Faith per superare i vari ostacoli. La seconda aveva l’obiettivo di consegnare un pacco ad un alleato in un punto della città combattendo contro i soldati delle varie milizie. Nella terza e ultima missione dovevamo completare un breve percorso per arrivare ad un cartellone pubblicitario delle corporazioni e hackerarlo per pubblicizzare la resistenza. Tutte le missioni sono state abbastanza semplici e veloci, senza causarci mai alcun tipo di problema, con gli sviluppatori che ci hanno però detto che non rappresentano la qualità finale del prodotto, quindi dovremo aspettare ulteriori prove per verificare la loro reale complessità.

– Sistema di movimento

– La città di Glass completamente esplorabile

– La storia sembra promettere bene

La nostra prova di Mirror’s Edge Catalyst è stata davvero troppo breve per dare un giudizio definitivo sul titolo. Il poco che abbiamo potuto provare ci ha però soddisfatto, con un gameplay apparentemente semplice ma in grado di regalare grandi soddisfazioni agli utenti che riusciranno a padroneggiarlo alla perfezione e una storia che si preannuncia avvincente. Le missioni sono forse l’unica cosa che non ci ha pienamente convinto, davvero troppo semplici da completare e con una leggera ripetitività di fondo. Il viaggio nella città di Glass, ora esplorabile liberamente in tutta la sua grandezza, ci è quindi piaciuto, lasciandoci però qualche dubbio da sciogliere nel corso delle prossime prove.