Anteprima

Mini Ninjas

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a cura di Folken

Organizzato a Milano da Eidos, l’evento tenutosi lo scorso 28 aprile ci ha permesso di dare una prima occhiata al nuovo titolo di IO Interactive, già noti al grande pubblico principalmente per la serie stealth Hitman, dal simpatico nome Mini Ninjas. Per quanto non ci sia stato ancora permesso di provarlo con mano, la presentazione del Producer ha mostrato alla stampa un titolo che, a dispetto del look cartoon e cute, sembra celare un gameplay immediato ma allo stesso tempo ricco e profondo e adatto ad una fascia d’età ben più vasta di quanto non ci si possa aspettare.

Made in JapanLa storia vi catapulterà nell’affascinante Giappone feudale la cui pace è messa in pericolo da un cattivissimo signore della guerra abile nell’uso della magia Kuji, con la quale è in grado di trasformare gli animali della foresta in seguaci della sua crudele causa. Più grandi sono, maggiore sarà la stazza del samurai servitore, e, come si può dedurre, del vostro avversario. Il maestro dei ninja, per cercare di salvare il popolo dalla minaccia, manda i propri allievi più forti, ma nessuno fa ritorno. Gli ultimi due rimasti, il piccolo Hiro ed il gigante Futo, nonostante il grande talento, non hanno ancora terminato l’addestramento, ma sono l’ultima speranza per il Giappone. Impersonando i due simpatici protagonisti, il giocatore è chiamato a liberare dall’incantesimo gli animail trasformati nei malvagi samurai e, allo stesso tempo, di ritrovare i ninja scomparsi ed infine eliminare la minaccia. Raccontata tramite intermezzi animati e cut scene realizzate col motore del gioco, la trama ci è apparsa simpatica e accattivante, soprattutto grazie al grande carisma dei protagonisti, ottimamente caratterizzati e che non sfigurerebbero in un cartone animato a fianco di Shrek e soci.

Avete mai impersonato un pollo?Tratte da momenti diversi della campagna principale, le fasi di gioco mostrateci dal Producer di IO Interactive hanno rivelato un gameplay di sicuro non innovativo, ma apparentemente completo e ricco di sfumature. L’impostazione è quella classica da action in terza persona, ma è venuta subito a galla una stretta parentela con gli RPG che permette di sviluppare le capacità dei protagonisti con nuove magie e abilità. Queste non si sbloccheranno sequenzialmente e obbligatoriamente, ma starà al giocatore scegliere se ricercare tutti gli altari adibiti allo sviluppo della arti o meno. Nel corso dell’avventura, il protagonista dovrà addentrarsi sempre di più nelle terre dominate dal malvagio warlord e sconfiggere i diversi boss, sempre più grossi, che si nascondo nelle proprie fortezze. La dimostrazione è iniziata dalle prime fasi di gioco, con Hiro intento a salvare gli innocenti vittime delle malefatte dei samurai in un villaggio in fiamme. Le abilità da subito disponibili mostrateci dal producer, vi permetteranno, oltre ad attaccare in corpo a corpo, di lanciare le classiche stelline ninja, e di usare le prime semplici magie. Interessante è quella che vi permetterà di staccarvi dal corpo per possedere altre creature. Nella dimostrazione il produttore si è divertito a prendere il controllo di un pollo, utile per trovare oggetti nascosti. Ogni animale avrà delle capacità diverse e potranno essere anche sfruttati negli scontro con i nemici, come ad esempio l’orso, che oltre ad essere decisamente più forte del pollo, potrà terrorizzare i vostri avversari con un ruggito. Nel combattere i samurai Hiro può anche sfruttare una sorta di bullet-time, attivabile solo se avrete riempito l’apposito indicatore, tramite il quale mirare più nemici contemporaneamente per poi colpirli, una volta tornati nel tempo normale, con una rapidissima sequenza di calci e pugni. Sconfiggendo i cattivi, che non moriranno ma torneranno alla loro forma animale originale, si guadagneranno punti spirituali utili ad avanzare di livello ed aumentare così le proprie capacità di attacco e difesa, nonché l’energia a disposizione. La profondità del sistema di combattimento si è palesata quando ci è stata mostrata la possibilità di affrontare gli scontri anche tramite un approccio meno diretto e più tipicamente stealth. Nascosto nell’erba alta, Hiro può scomparire completamente dalla vista dei samurai per poi attaccarli, potendo così sfruttare l’effetto sorpresa per terminarli con un colpo solo. Le diverse altre possibilità offerte dal gioco vedono il grande cappello ninja, utile come scudo per le frecce, ma anche come imbarcazione per superare dei guadi, senza dimenticare la possibilità di sostituire Hiro con Futo, l’altro protagonista, per sfruttarne le peculiari caratteristiche e scegliere così un approccio sempre diverso agli scontri. Nel corso dell’avventura, inoltre, potrete liberare altri ninja scomparsi, a loro volta controllabili dal giocatore. In seguito ci è stata mostrata un sezione avanzata del gioco, con il protagonista intento ad infiltrarsi nel primo castello sfruttando le proprie capacità di passare inosservato, fino ad arrivare nell’enorme stanza dove si nasconde l’altrettanto enorme primo boss. Come da tradizione, ognuno di essi avrà un proprio punto debole da sfruttare per poterne avere la meglio e non mancano neanche i classici quick time event alla God of War, qui ovviamente caratterizzati da simpatiche animazioni in linea con lo stile scherzoso della produzione.

Ninja CartoonCome già accennato, Mini Ninjas punta molto sullo stile particolare scelto, con una grafica in cell-shading già da ora molto buona, e un comparto animazioni di prim’ordine. La versione mostrataci, girava su una X360 e si presentava già molto fluida e pulita in tutte le situazioni. Senza sfoggiare capacità tecniche da primato, il motore grafico messo in piedi da IO Interactive sembra perfettamente a proprio agio nel dar vita all’affascinante mondo ideato dalle menti dei programmatori. Splendida la caratterizzazioni di protagonisti e nemici, grazie a delle animazioni davvero adorabili, coadiuvate da un comparto audio rigorosamente doppiato in giapponese (senza sottotitoli) e ricco di onomatopee e gridolini perfetti per strappare più di una risata a chiunque. Al termine della presentazione, è stata mostrata brevemente anche la versione NDS, che si presenta simile nei contenuti, con grafica tridimensionale e ambientazioni prese di peso dalla versione HD. La maggiore differenza è nella presenza di alcuni enigmi risolvibili sfruttando il pennino ed il touch-screen per disegnare. Il producer ci ha mostrato Hiro davanti ad un passaggio sbarrato, sedersi a gambe incrociate e tirar fuori carta e penna. Cambiata la schermata il giocatore dovrà disegnare un passaggio o ritagliare pezzi di strada dipinti sulla carta e spostarli poi soffiando nel microfono. L’idea appare ottima e ben realizzata.

Mini Ninjas si è presentato in questa prima occhiata come un titolo potenzialmente molto interessante. A dispetto di una caratterizzazione apparentemente per più piccoli, il gioco è sicuramente destinato a un pubblico ben più vasto, grazie a un gameplay ricco di possibilità e meno lineare del solito. Insomma, se tutto va nel verso giusto, a ottobre potremmo avere per le mani un piccolo grande gioco, capace di divertire senza dover per forza mostrare sangue, armi ed esplosioni. Restate sulle nostre pagine per prossimi aggiornamenti.