Migliore Art Direction - Spaziogames Awards 2017

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a cura di Matteo Bussani

Nell’appuntamento degli Spaziogames Awards 2017 dichiareremo giorno dopo giorno i migliori giochi dell’anno per ciascuna delle categorie proposte, per arrivare all’ultimo giorno dell’anno o nei pressi di esso con in mano il vincitore del premio di Miglior Gioco dell’Anno di questa edizione.

Le regole prevedono la votazione da parte dell’intera redazione di Spaziogames.it, nessuno escluso, ed è stato possibile esprimere due preferenze per categoria, in maodo tale da riuscire ad avere più probabilità di definire il podio ed evitare ex aequo. Il calendario verrà definito in base alle esigenze di registrazione dei video, ma quello che è sicuro è che ogni giorno a partire da oggi uscirà almeno un video, ma potrebbe capitare che diventino addirittura due.Rimanete sintonizzati, e che vinca il migliore!

Clicca sul link per scoprire i vincitori di ciascuna categoria.

Nier Automata

“Yoko Taro ha fatto dell’imprecisione tecnica un marchio di fabbrica che è stato confermato in Nier: Automata: non per questo però il suo titolo non va premiato per tutto ciò che è riuscito a offrirci nelle sue circa trenta ore di gioco, per un totale di tre run. Se la prima ci ha tenuti impegnati per circa 15 ore, le altre sono volate, grazie al mantenimento dei progressi ottenuti, ma tutte ci hanno incredibilmente colpito per le scelte narrative e per la capacità di sorprenderci in ogni momento, persino alla terza run. Perché, ricordiamo, ognuna di esse viene affrontata in maniera diversa e con scene inedite. Un’idea narrativa da premiare, così come l’intero stile del gioco, unico e impreziosito dal gameplay di Platinum Games, una certezza nei giochi action. Nier: Automata resta un lavoro ottimo, infastidito esclusivamente dalla resa grafica non ottimale, che scende a troppi compromessi e dal suo nascondersi dietro il genere, che non sarà mai aperto a una platea così vasta da assicurare a Yoko Taro l’ingresso nell’Olimpo. Sul Monte, però, ce lo portiamo noi, più che volentieri.” 

Cuphead

“Dopo anni di rinvii e una lunga attesa, Cuphead non ha deluso le aspettative e si è rivelato essere un titolo curatissimo sotto il profilo artistico e ostico da portare a termine. Studio MDHR firma un’ottima esclusiva per Microsoft, in grado di elevarsi a indie di alta qualità e a titolo che metterà a dura prova i giocatori.

 Little Nightmares è un’esperienza che a oggi resta unica e quando ci si ritrova dinanzi a un’operazione del genere non si può rimanere indifferenti. La sua unicità va necessariamente premiata e va sottolineata, nonostante si presenti a una platea di videogiocatori che, quasi sicuramente, non apprezzerà l’inanellarsi di enigmi all’interno del resort. Con sincerità aggiungiamo che dalle prime prove fino a oggi la convinzione era quella di poter trovare molto di più in Little Nightmares, forti del fatto che l’avventura sarebbe stata autoconclusiva, ossia capace di soddisfare la nostra sete di curiosità su Le Fauci e Six: così, invece, non è stato e gli sviluppatori ci hanno confermato, anche in queste ore, che la loro volontà è quella di dare vita a un universo completamente nuovo, che di capitolo in capitolo possa aiutarci a comprendere di più su Sei e Little Nightmares. Resta un po’ di amaro in bocca, ma aspettiamo fiduciosi. 

Persona 5

” Persona 5 è un titolo che dalla sua ha tantissimi pregi, ma ci sono due aspetti che gli impediscono di entrare nell’Olimpo dei videogiochi: in primis la sua incredibile lentezza nell’avviarsi, perché dopo venti ore di gioco avrete ancora dei tutorial da apprendere e delle meccaniche da comprendere. Così come il primo combattimento arriverà dopo circa sei ore di dialoghi. Un aspetto disarmante, che, come già spiegavamo, può scoraggiare gran parte dei videogiocatori che potrebbero affezionarsi al battle system lasciandosi completamente rapire, ma annoiarsi dopo l’ennesimo sproloquio à la giapponese. Allo stesso modo stavolta – è opportuno dirlo – la lingua può rappresentare un grande valico per il pubblico italiano. Non sono solito fare certe sottolineature, perché la lingua inglese non può essere più un problema, ma stavolta i dialoghi sono tanti, la storia è gargantuesca, le persone che parlano sono un’immensità: perderseli è un peccato, ma comprenderli non sarà alla portata di tutti.”

The Legend of Zelda Breath of The Wild

“The Legend of Zelda: Breath of the Wild è l’esempio di come Nintendo abbia persone tra le sue fila in grado di trasformare i successi del passato, con i loro elementi distintivi, in capolavori del presente, e perché no, anche del futuro. Breath of the Wild è infatti la migliore espressione di una tradizione videoludica che, pur avendo dovuto fare i conti con una recente massificazione, a tratti alienante, che ne ha segnato indelebilmente l’evoluzione, è riuscita a trovare finalmente la sua dimensione nel panorama di un presente quantomai difficile da decifrare. “

Per scoprire il vincitore guardate il video in cima all’articolo.

L’undicesimo appuntamento degli Spaziogames Awards 2017 per eleggere i migliori giochi dell’anno si conclude qui. Vi rimandiamo ai commenti per esprimere eventuali preferenze, obiezioni, incomprensioni o chiarificazioni.

Ci vediamo domani con il prossimo appuntamento di questa Road to Game of the Year dedicato una nuova categoria. Non mancate e rimanete sintonizzati sulle pagine di Spaziogames.it