Recensione

Metropolis Crimes

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a cura di Zartas

“Il crimine non paga. Tutti lo sanno. Tranne che a Metropolis.”E’con queste parole che Red Johnson, protagonista di Metropolis Crimes, si presenterà a voi nelle vesti di un detective privato impegnato nella lotta contro il crimine. Molto più Sherlock Holmes che Philip Marlowe, Red Johnson è un giovane investigatore che fa quel che può per opporsi alla criminalità che serpeggia per le strade di Metropolis: fermo sostenitore della forza dell’ingegno su quella delle armi, Red è una spina nel fianco della malavita della sua città. Tutti gli appassionati del genere delle avventure grafiche su DS avranno ben noto il nome di Phoenix Wright, l’avvocato protagonista di gran parte dell’ottima saga di Ace Attorney. Trasportando il medesimo concept di gioco dalle aule dei tribunali nell’oscuro setting di una città malfamata, gli sviluppatori Lexisnumérique hanno creato un giovane detective con carisma da vendere. Impugnate lo stilo del vostro DS e preparatevi a spremere le meningi: Red Johnson ha bisogno di voi.

Poker d’indaginiMetropolis Crimes non può vantare dalla sua una vera e propria storyline. Infatti, il gioco si articola in quattro casi -dei quali solo due collegati- che vedono come indiscusso protagonista il vostro alter ego Red Johnson. Pur non esistendo un saldo filo conduttore nel gioco, tutte e quattro le indagini saranno ambientate nell’ottimamente caratterizzato background di Metropolis: una città corrotta dove la malavita regna sovrana e in cui la polizia, se non è implicata in affari loschi, è disposta ad incolpare i deboli e gli innocenti pur di trovare un capro espiatorio che permetta di chiudere un caso. Gli sviluppatori strizzano quindi l’occhio a tutti i lettori di Gialli, che avranno sicuramente riconosciuto in Metropolis una descrizione tipica da scuola Hard Boiled. Tuttavia, spesso e volentieri in Metropolis Crimes i casi si proporranno a voi con una formula degna di Agatha Christie: dei sospettati, una scena del delitto, un colpevole. Questa commistione fra i cosiddetti Gialli della camera chiusa –tipici di Sherlock Holmes- e la scuola Hard Boiled creerà una miscela particolarmente gustosa per tutti gli amanti dei romanzi Gialli.

Punta e clicca old styleMetropolis Crimes si presenta in tutto e per tutto come un’avventura grafica nel più puro stile punta e clicca: armati dello stilo del DS, svolgerete indagini su una serie di fondali 2D disegnati a mano. Se volessimo cercare di suddividere l’offerta di gameplay del titolo Ubisoft in differenti gruppi, potremmo distinguerne almeno tre: la ricerca di indizi, l’analisi degli stessi e gli interrogatori. Come ogni detective che si rispetti, Red Johnson non esce dal suo studio senza una lente d’ingrandimento che potrete estrarre disegnando sullo schermo inferiore del DS un cerchio, ed entrando così nella modalità investigativa. A questo punto potrete interagire con alcuni elementi dei fondali, che spesso vi richiederanno un’accurata analisi palmo palmo per trovare tutti gli indizi di cui avrete bisogno. Ogniqualvolta Red avrà trovato un oggetto di particolare interesse, il puntatore della lente cambierà forma, diventando il pezzo di un puzzle: tramite la pressione del medesimo, avvierete un minigioco che vi richiederà di interagire con l’oggetto in questione. Da questo punto di vista Metropolis Crimes offre una grande varietà di situazioni: dalle semplici consultazioni di documenti, passando per le rilevazioni di impronte digitali, approdando fino al disinnesco di un allarme. Chi più ne ha più ne metta. L’interazione con gli oggetti avverrà quasi sempre in tre dimensioni, per cui dovrete girarli tramite la pressione degli appositi tasti sul touch screen: l’introduzione alle dinamiche di indagine sugli oggetti avverrà con un dettagliato tutorial che vi permetterà di imparare al meglio tutti i trucchi del mestiere per risolvere ogni enigma che dovrete fronteggiare. Purtroppo però non sempre i comandi che impartirete sullo schermo del DS saranno recepiti adeguatamente: più di una volta ci è capitato di avere l’intuizione giusta per la risoluzione di un enigma, ma l’imprecisione dei comandi ci ha portato a pensare di aver sbagliato completamente approccio. Scoprire dopo parecchi tentativi che la prima intuizione era quella corretta è piuttosto seccante: tuttavia, una volta che avrete preso le misure dei piccoli difetti di calibrazione dei comandi touch, riuscirete senza troppi problemi a gestire al meglio ogni genere di situazione. Nonostante molti enigmi siano di risoluzione relativamente semplice, talvolta vi ritroverete in seria difficoltà: saranno queste le situazioni in cui ricorrere all’Informatore. Questo curioso figuro avrà la funzione di aiuto che vi indirizzerà sulla via corretta per la risoluzione del minigioco di turno.

Vuota il sacco!Un buon detective, oltre a esser in grado di raccogliere degli indizi dalla scena del delitto per ricostruire una serie di prove valide per la risoluzione del caso, deve avere grandi capacità relazionali e dialettiche che gli consentano di mettere alle strette gli indiziati di turno, costringendoli così a confessare. Come avrete certamente intuito, gli interrogatori saranno un aspetto portante delle meccaniche di gioco di Metropolis Crimes: spesso potrete recuperare il bandolo della matassa unicamente raccogliendo le testimonianze dei sospettati, ma non aspettatevi di trovarvi di fronte personaggi disposti ad aiutarvi, anzi. Gli interrogatori saranno strutturati in una serie di tre round, all’inizio dei quali potrete scegliere fino a quattro argomenti differenti con cui torchiare il vostro testimone: se vincerete almeno due round su tre riuscirete a far vuotare il sacco al vostro sospettato, riuscendo a ottenere le informazioni desiderate. Queste fasi richiedono un buon lavoro di memoria e di intuizione; se avete giocato distrattamente, sarà difficile riuscire a spuntarla sui vostri testardi avversari dialettici. Fortunatamente, il buon Red Johnson è un detective previdente, pronto ad annotare passo passo durante le indagini tutti i progressi che avrete fatto: se quindi vi capiterà di arenarvi di fronte a un testimone particolarmente coriaceo, avrete la possibilità di rivedere tutte le sue dichiarazioni precedenti. Rinfrescata la memoria non avrete difficoltà a cogliere delle incongruenze nelle sue dichiarazioni e ad avere la meglio su di lui.

Noir a coloriDal punto di vista grafico Metropolis Crimes non deve certo impegnare il portatile Nintendo con uno sforzo massiccio in termini di prestazioni: com’è ovvio che sia, un punta e clicca opera fondamentalmente su fondali 2D e sprites (figure bidimensionali che possono essere spostate rispetto allo sfondo) animati dei personaggi, benché il titolo Ubisoft vari l’offerta ludica inserendo moltissimi minigiochi incentrati sull’analisi di oggetti 3D, come abbiamo già detto. Quello che manca quindi dal punto di vista della sontuosità grafica viene recuperato dall’ottima direzione artistica dei Lexisnumérique; il design dei personaggi è vario, molto dettagliato e sempre azzeccato. Oltre a questo, le brevi sequenze cartoon animate che vi faranno di intermezzo fra un caso e l’altro sarranno una piccola chicca che sarà un vero piacere per gli occhi. Anche dal punto di vista sonoro è stato fatto un ottimo lavoro: le musiche non eccellono certo per numero e varietà, ma sono innegabilmente calzanti. I motivetti confezionati per le varie fasi di gioco vi rimarranno a lungo in testa in quanto semplici ma perfettamente orecchiabili: in un genere dove il grosso errore in cui la colonna sonora può incorrere è quello di essere troppo invadente, distogliendo l’attenzione dei giocatori dall’analisi degli indizi, i Lexisnumérique sono riusciti a proporre delle musiche calzanti, ma discrete che vi accompagneranno alla perfezione durante le vostre indagini.

Breve ma intensoFinora ci siamo prodigati nell’elencarvi i numerosi pregi di questo Metropolis Crimes: purtroppo però la nota dolente arriva dalla longevità. I quattro casi che vi troverete ad affrontare vi porteranno via non più di un paio d’ore a testa, con un tempo di gioco complessivo che si aggirerà quindi sulle otto ore di gioco. Data la natura del titolo, sarà difficile trovare una valida motivazione per mantenere la cartuccia del gioco a lungo nel vostro DS: ciò che si perde in quantità viene però ampiamente recuperato in qualità. Il titolo vi terrà attaccati allo schermo, magnetizzati dall’ottima narrazione e desiderosi di scoprire il colpevole di turno. Mani in alto.

– Enigmi impegnativi ma mai irrisolvibili

– Design grafico accattivante

– Coinvolgente

– Sonoro sempre calzante

– Troppo breve

– Comandi non sempre precisi

7.8

Metropolis Crimes giunge in sordina sull’affollato panorama del portatile Nintendo, ma riesce a proporsi come un’avventura grafica avvincente e di qualità. I grossi difetti che possono essere imputati al titolo Lexisnumérique stanno unicamente nella longevità non certo eccelsa (8 ore di gioco circa) e nella risposta talvolta poco precisa del gioco ai comandi impartiti tramite touch screen. A conti fatti quindi, se siete degli amanti dei Gialli e avete voglia di calarvi nei panni di un detective alle prese con una città malfamata, non possiamo che consigliarvi l’acquisto di Metropolis Crimes. Red Johnson vi sta aspettando.

Voto Recensione di Metropolis Crimes - Recensione


7.8