Metroid: Samus Returns, Yoshio Sakamoto ci racconta il ritorno di Samus

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Al booth di Nintendo dell’area business di Gamescom 2017 abbiamo avuto modo di fare una lunga chiacchierata con Yoshio Sakamoto, producer di Metroid: Samus Returns, per parlare del gioco e, in generale, di Metroid e del mondo Nintendo.
SpazioGames: Cominciamo con una domanda generica: cosa è stato mantenuto e cosa è stato cambiato rispetto al capitolo originale?
Yoshio Sakamoto: Abbiamo mantenuto quanto c’era di buono nel titolo originale: il titolo, di base, è rimasto fedele al capitolo per Game Boy, ma lo abbiamo reso più moderno e più godibile, grazie anche all’introduzione di nuove componenti, come nuove abilità e nuovi nemici. L’integrazione delle abilità Eon e, in generale, l’aiuto del team di MercurySteam, che ha dato un input diverso e fresco alla serie, rende questo gioco un’esperienza nuova.
Spazio: A questo proposito, Metroid: Zero Mission (remake uscito su Game Boy Advance del primo capitolo) introduceva alcune grandi novità rispetto all’originale, come nuove aree e nuovi boss. Vedremo qualcosa di simile in Samus Returns?
Sakamoto: Non possiamo andare nel dettaglio adesso: possiamo dire di aver aggiunto nuovi elementi e speriamo che i fan rimarranno piacevolmente sorpresi.
Spazio: In confronto all’originale, possiamo aspettarci un’espansione della storia?
Sakamoto: La storia di base rimane la stessa dell’originale Metroid II, ed occupa la stessa posizione all’interno della cronologia della saga. Allo stesso tempo, però, abbiamo avuto modo di espandere quanto già conoscete, approfondendo alcuni retroscena di questo episodio.
Spazio: In questo remake avete optato per un cambio stilistico, passando dallo stile più “cartoonesco” dei capitoli 2D del passato ad uno più realistico, un cambiamento che non ha convinto alcuni fan storici: potete spiegare il perché di questa scelta?
Sakamoto: Nel mio lavoro mi piace cimentarmi in sfide sempre nuove, per questo il cambio stilistico che abbiamo apportato mi piace. Spero che i giocatori capiranno che questo nuovo stile si accorda bene al gameplay  che sapranno apprezzarlo una volta che saranno in grado di giocare al nostro gioco.
Spazio: C’è qualche elemento che avreste voluto includere ma che avete dovuto tagliare?
Sakamoto: No, fortunatamente sono riuscito ad inserire tutto quello che volevo. Per questo devo ringraziare i MercurySteam, con i quali abbiamo avuto una bella collaborazione: qualsiasi cosa mi venisse in mente, loro hanno lavorato duramente per inserirla e soddisfare la mia idea. Il loro lavoro passato, su titoli come Castlevania, è tornata particolarmente utile durante lo sviluppo. Devo davvero ringraziarli per l’ottimo lavoro che hanno svolto.
Spazio: Quale elemento di questo remake la rende più orgoglioso?
Sakamoto: Probabilmente essere riuscito ad integrare le nuove abilità Eon con la struttura di gioco originale.
Spazio: Ci saranno grandi differenze tra modalità fusion e modalità difficile?
Sakamoto: La modalità difficile sarà disponibile per tutti una volta terminato il gioco, mentre la modalità fusion potrà essere sbloccata grazie all’Amiibo di Samus. In generale, si tratta di un aumento di difficoltà: in ordine, abbiamo modalità facile, difficile ed infine fusion.
Spazio: Qual è il capitolo di Metroid con cui ha avuto un’esperienza più memorabile?
Sakamoto: Sicuramente la mia esperienza più memorabile è stata con Super Metroid (dove ha ricoperto il ruolo di director, ndr.)
Spazio: Le piacerebbe in futuro cimentarsi con un nuovo Metroid 2D?
Sakamoto: Al momento non ci sono piani al riguardo, ma se ci fosse un’idea buona da realizzare mi piacerebbe continuare. Quello che possiamo dire è che, grazie a questo remake e al futuro Metroid Prime 4, Metroid è una serie viva e vegeta.
Spazio: C’è un’altra serie Nintendo a cui le piacerebbe lavorare?
Sakamoto: Come avevo accennato prima, a me piace intraprendere sfide sempre nuove. Perciò, se dovessi scegliere un progetto futuro, mi piacerebbe lavorare a qualcosa di totalmente nuovo.
Spazio: Vuole lasciare un saluto ai fan?
Sakamoto: Spero che i fan, vecchi e nuovi, apprezzeranno il lavoro che abbiamo fatto con Metroid: Samus Returns. Ci tengo a ringraziare tutti quanti per il loro supporto, e ringrazio nuovamente il team di MercurySteam per la splendida collaborazione.

L’intervista con Yoshio Sakamoto, durata circa quaranta minuti, è stata un’occasione per approfondire non solo i retroscena dello sviluppo di Metroid: Samus Returns, ma anche per fare una chiacchierata su questo longevo franchise e sul lavoro che Sakamoto ha svolto per esso nel corso del tempo. La passione del producer per il suo lavoro è evidente in ogni parola che ha speso per parlarne, e noi non possiamo che attendere, con fiducia ancora maggiore, di poter mettere le mani sul prodotto finale.