Anteprima

Metro: Last Light

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a cura di AleZampa

Colonia – Il cielo sopra Colonia non è esattamente splendente quest’oggi. E piove, oltretutto. Insomma, per andare a vedere un titolo come Metro: Last Light non potevamo francamente chiedere di meglio. Certo, un inverno nucleare forse, ma sarebbe stato quantomeno inopportuno. Con la giusta atmosfera possiamo quindi avviarci verso la zona espositiva di THQ, fare la conoscenza di Huw Beynon, responsabile comunicazione di 4A Studio, indossare delle comode cuffie e scendere nella rete metropolitana moscovita, probabilmente uno dei posti più accoglienti al mondo.

FalloutIl mondo esterno, infatti, non se la sta passando troppo bene, e gli uomini sopravvissuti alla catastrofe nucleare di venti anni prima sono rinchiusi nelle gallerie della metropolitana, ultimo luogo nel quale possono resistere alle radiazioni e alla desolazione ormai imperante in superficie (senza contare le creature non proprio amichevoli che rischiamo di incontrare). Le poche persone ancora vive hanno formato delle comunità fortemente caratterizzate da ideologie e religioni, tra le quali, come facilmente prevedibile, non scorre sempre buon sangue. In questo primo livello che abbiamo potuto vedere, giocato dal vivo e a porte chiuse, abbiamo visto il protagonista partire dal mondo esterno per scendere subito in un tombino, pronto ad un altra avventura nel sottosuolo di quella che era un tempo la capitale dell’Unione Sovietica.La primissima parte del gameplay ci vedeva impegnati in una sorta di infiltrazione stealth, all’inseguimento di due figuri che ci hanno preceduto nella discesa verso la metropolitana. Come nel titolo che l’ha preceduto, l’oscurità sarà la migliore amica di Artyom, e il loro stretto rapporto è riscontrabile anche in termini di gameplay: per non farsi vedere, infatti, svita una lampadina appena dopo la scala, e con il nostro personaggio praticamente invisibile potrà scivolare alle spalle di una delle sue prede e tagliargli la gola. Superato questo piccolo passaggio arriviamo in una nuova stazione, abitata da una comunità i cui abitanti devono avere una particolare predilezione per il nazismo, visto il comizio in stile Hitleriano e i gesti degli spettatori. Anche in questo caso l’ingresso nella città potrà avvenire con modalità diverse, lasciando a noi la scelta dell’approccio silenzioso, basato sulla distruzione delle fonti di luce o invece, come mostratoci dal rappresentante di 4A, decisamente più action, con una violenta sparatoria alle porte della città.Questo primo scontro a fuoco ci dà immediatamente un assaggio della bontà dello stato del progetto, ad un livello già ottimo nonostante l’uscita ancora lontana, con una distruttibilità dell’ambiente di gioco notevole e un motore fisico davvero potente. Ogni proiettile infatti ha un impatto sull’ambiente circostante credibile: in una sezione particolarmente concitata, dopo aver trovato riparo dietro un muro di cemento, il protagonista ha dovuto spostarsi di colpo e con solerzia, perché il pesante fuoco nemico lo stava inesorabilmente distruggendo, con frammenti del nostro riparo che volavano in ogni dove snudando la struttura metallica al suo interno. Altro argomento sul quale lo studio di sviluppo si è concentrato particolarmente è stata l’ideazione e lo sviluppo delle armi: tutte le bocche da fuoco che maneggeremo, o che cercheranno di farci la pelle, sono state sviluppate internamente con l’aiuto di un ingegnere meccanico, e hanno delle meccaniche, oltre che l’aspetto, perfettamente integrate con il contesto in cui si trovano.Senza raccontare troppo della storia, per non correre il rischio in incappare in possibili spoiler, vi diremo solo che la demo si chiude con una scena assolutamente spettacolare, ambientata su dei piccoli mezzi in fuga sui binari della metropolitana. Il nostro compito all’inizio sarà quello di coprire la fuga, sparando ai diretti inseguitori, mentre successivamente dovremo saltare su un convoglio della metropolitana in corsa, eliminando uno a uno tutti i nemici che ci si faranno incontro.

Muscoli a non finireL’obiettivo di 4A con Metro: Last Light sarà quello di stupire. Per bocca della stessa THQ infatti il primo titolo non ha avuto il successo che si meritava a causa della scarsa spinta promozionale del publisher, e con questo seguito le cose sembrano destinate a cambiare. Lo studio è intenzionato infatti a rilasciare un prodotto rifinito sotto ogni aspetto, che nonostante mantenga un approccio personale alla risoluzione di determinati passaggi, abbia una più marcata propensione alle fasi action. Nonostante inoltre gli sviluppatori siano concentrati al momento sulla campagna single player, il titolo avrà per la prima volta anche alcune modalità multiplayer, sulle quali gli sviluppatori sembrano avere già le idee chiare. Abbiamo chiesto però se non fosse una forzatura introdurre in un gioco che fa della narrazione e delle ambientazioni oscure e angoscianti i suoi punti di forza una modalità multigiocatore, destinata a denaturarne per forza di cose lo spirito, ma la risposta di 4A è stata che hanno voluto inserire questa aggiunta solo perché si sentivano in grado di offrire un’esperienza online diversa e organica, e noi non possiamo fare a meno di concedergli fiducia e vedere cosa hanno in mente per il loro franchise.Nonostante la demo giocata da Beynon non fosse altro che una versione alpha del titolo, Metro: Last Light appare già incredibile. Il motore fisico rinnovato e la gestione delle luci appaiono di livello elevatissimo, e anche nelle situazioni più concitate non abbiamo ravvisato momenti di particolare affaticamento. la versione da noi visionata è quella PC, che tra le righe ci è stato fatto capire che sarà con ogni probabilità la meglio ottimizzata, vista l’esperienza dello studio sulla piattaforma e il desiderio di guadagnare la fama di essere uno studio in grado di tirare fuori il meglio dalle attuali schede video. Last Light godrà del supporto a Direct X 11, della nebbia volumetrica, di effetti particellari a non finire, tessellation e all’ advanced depth of field, una versione più raffinata della classica profondità di campo.

– Design ispirato

– Graficamente impressionante

– Diversi approcci per ogni missione

Il primo Metro 2033 fu una e vera e propria sorpresa, e questo Last Light sembra sulla buona strada per non solo bissare, ma far fare un bel salto evolutivo alla serie, aiutandola a salire alla ribalta e cercando di diventare uno standard di riferimento, quantomeno per le produzioni PC. La gestione della fisica e il sistema di illuminazione dinamico appaiono già una spanna sopra moltissimi titoli già usciti, e se la storia sarà all’altezza delle aspettative e il gameplay manterrà lo stesso feeling del predecessore, senza prendere una eccessiva deriva action, potremo trovarci davanti al titolo che sancirà la definitiva consacrazione dello studio che lo sviluppa.