Anteprima

Metal Gear Solid: Rising

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a cura di Alexious

Per un appassionato di videogiochi che si rispetti, anche la semplice rivelazione che Hideo Kojima è nuovamente al lavoro su Metal Gear Solid, in un nuovo capitolo denominato Rising, ha significato un risveglio di emozioni intense, legate a momenti di gioco scolpiti nella memoria e, al contempo, una crescente anticipazione per il rilascio del titolo. Considerato dalla critica uno dei game designer più influenti della storia videoludica, egli ha saputo infatti conquistare milioni di giocatori in ogni parte del mondo con i suoi precedenti capolavori; dall’epico e indimenticabile primo capitolo su PlayStation all’ultimo, struggente Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots, il personaggio di Solid Snake è diventato un’icona associata automaticamente al medium videogioco, tanto da essere conosciuto anche da chi è a malapena in grado di muovere le levette di un pad.

Ma questa volta l’eroe si chiama RaidenTuttavia, Kojima-san non potrà contare sul fascino intramontabile del Serpente Solido per attrarre di nuovo i giocatori verso il suo Metal Gear Solid: Rising. Come ben sa chiunque abbia completato la campagna di Guns of the Patriots, l’arco narrativo del mitico Solid Snake è ormai completato e dunque il personaggio principale nel capitolo venturo sarà interpretato da Jack, nome in codice Raiden, già conosciutissimo ai fan della serie.Raiden fu difatti introdotto nel bel mezzo di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, quando inaspettatamente i giocatori si trovarono a controllare questo personaggio (del tutto nuovo nella serie) al posto dell’eroe che tutti aspettavano, Solid Snake. Nonostante questo difficile inizio, il prosieguo della storia ha mostrato un Raiden ben più complesso e profondo di quanto ci si sarebbe potuto aspettare a prima vista, consentendogli di entrare comunque nel cuore degli appassionati; in questa sede ci limiteremo a dire che, al termine degli eventi di Sons of Liberty, Raiden liberò Sunny (la figlia di Olga Gurlukovich, altro personaggio incontrato in Metal Gear Solid 2) dall’Area 51 per poi mettersi sulle tracce del corpo di Big Boss.Durante questa ricerca fu però catturato dai Patrioti, che utilizzarono Raiden come cavia da laboratorio per la sperimentazione di un esoscheletro sul corpo umano: nell’intervento gli fu asportata la spina dorsale, rimpiazzata con parti sintetiche e ricoperta, come tutto il corpo, da un’armatura che lo ha reso a tutti gli effetti un cyborg ninja.

Metal Gear Solid e il percorso inverso: dalle armi da fuoco all’arma biancaDa questo singolo evento della trama nasce la premessa basilare di Metal Gear Solid: Rising. Raiden non è più un semplice agente speciale sotto copertura, ma un cyborg ninja che in combattimento sfrutta le nuove capacità robotiche per muoversi con grazia letale, trafiggendo i nemici di turno mediante eleganti ed elaborate evoluzioni con la spada. Ciò determina inevitabilmente un notevole cambiamento rispetto al passato, tanto che lo storico sottotitolo di ogni MGS, “Tactical Espionage Action”, è stato rimpiazzato per l’occasione dal più appropriato “Lightning Bolt Action”. Le meccaniche del gameplay seguiranno quindi una filosofia radicalmente differente, riassunta dagli sviluppatori mediante l’espressione (creata da loro stessi) giapponese “zan datsu”, un concetto che si può tradurre come “taglia e prendi”. Raiden sarà in grado di assorbire forza dalla batteria interna di un soldato robotico e, contemporaneamente, anche informazioni vitali per il raggiungimento di determinati obiettivi; occasionalmente sarà possibile prendere dai corpi esanimi anche altre componenti, tuttavia non meglio specificati da Konami al momento di quest’anteprima. Evidentemente, la parte appena descritta necessita di un fondamentale prerequisito: il “taglio”, appunto. Oltre agli attacchi regolari, Raiden potrà indirizzare la propria lama con estrema precisione e il team di sviluppo ha già evidenziato che questo aspetto sarà essenziale affinché la raccolta di informazioni e/o forza vada a buon fine. Inoltre, per la prima volta nella storia di Metal Gear Solid sarà presente una notevole interazione con l’ambiente, anch’essa volta a fornire il maggior numero di opzioni possibile al giocatore durante le missioni.Questi elementi sono stati ben illustrati dal trailer presentato circa tre mesi orsono, in quel di Los Angeles: nel filmato, Raiden evita senza problemi il fuoco di un altro cyborg corazzato per poi tagliarlo a metà una volta giunto alle sue spalle. A questo punto, il ninja cyborg dai capelli bianchi stringe la spina dorsale robotica del suo nemico, prosciugando sempre più intensamente dati e potere da lui fino ad un effetto finale di “esplosione” straordinariamente efficace, ad un livello puramente visivo (seppure alcuni potrebbero trovarlo un pò crudo).Successivamente è la volta dei classici soldati “genoma”, lo smembramento dei quali provoca un vero e proprio bagno di sangue essendo loro umani e non macchine. Il trailer prosegue con Raiden che distrugge (sì, con una spada…) le colonne di un portico, provocandone il crollo e la conseguente morte dei soldati che si trovavano sotto di esso, dimostrazione questa relativa alla fisica degli ambienti di gioco.Infine, nelle ultime sequenze è impossibile non notare il particolare elemento dell’interfaccia che ci indica l’arco attuale del prossimo fendente. Si tratta per l’appunto della modalità “precisione”, utile per tagli di accuratezza chirurgica, come mostrato da Kojima nell’ultima scena: Raiden si cimenta con l’affettamento di un bel cocomero, nell’ennesima dimostrazione di giocosa autoironia dell’inimitabile Hideo.

Lo stile grafico di ieri col motore di domaniEsteticamente, Metal Gear Solid: Rising si presenta come meglio non potrebbe. Infatti, forte dei precedenti successi, Konami ha deciso di preservare gran parte dello stile grafico che ha da sempre contraddistinto la serie trasportandolo, tuttavia, su un motore nuovo di zecca. Come spiegato da Kojima in uno dei suoi famosi podcast, quello usato in Metal Gear Solid 4 non poteva essere convertito su Xbox 360 e da qui è nata l’esigenza di crearne uno nuovo; a gioirne possono essere però i giocatori di ogni piattaforma (a proposito: Rising è previsto per PS3, Xbox 360 e anche PC), in quanto fra le nuove features spicca appunto quella interazione fisica con gli oggetti ambientali che era stata fra le mancanze tecniche più evidenti di MGS4. Gli stessi modelli poligonali sembrano composti da un numero ben superiore di poligoni, senza considerare un sistema d’illuminazione apparentemente molto più avanzato, in grado di fornire una resa visiva ancora più realistica. Ci aspettiamo, inoltre, che la versione PC risulti molto più pulita grazie ai filtri grafici, oltre ad essere dotata di texture a risoluzione più elevata rispetto a quelle presenti nelle versioni per console.

– Inizia una nuova saga?

– Meccaniche di gameplay intriganti

– Tecnicamente promettente

Poco più di un anno è passato dall’annuncio ufficiale del gioco, a cura dello stesso Hideo Kojima sul palcoscenico d’eccezione dell’E3 2009. Da allora abbiamo ricevuto poche informazioni e una sola, nuova dimostrazione filmata, tre mesi fa sempre a Los Angeles; tuttavia, i video e le informazioni finora circolate, in combinazione con il pedigree della serie (e della casa madre) sono elementi più che sufficienti a farci attendere spasmodicamente Metal Gear Solid: Rising.

Si tratterà di un cambio di direzione importante perché, nelle aspettative di Konami, questo dovrà essere il primo capitolo di una serie parallela a quella di Solid Snake nel mondo di Metal Gear Solid; pur condividendo un approccio stealth di fondo, l’azione “faccia a faccia” coi nemici sarà ben diversa e molto più frenetica di quella cui gli appassionati di MGS sono abituati, data la natura ninja del Raiden meccanizzato.

Tuttavia, presso la casa giapponese rimane forte l’intenzione di attrarre nuovi utenti mantenendo comunque gran parte della fanbase esistente, anche grazie ad una sceneggiatura che promette di espandere la ragnatela narrativa della saga, facendo luce sugli eventi che hanno portato Raiden ad essere così diverso, dal punto di vista fisico e caratteriale, da Sons of Liberty a Rising e da Rising a Guns of the Patriots.

Metal Gear Solid: Rising sarà uno dei giochi presenti al Tokyo Game Show al via fra due settimane, e alcune voci di corridoio rumoreggiano che finalmente si potrà provare con mano, per la prima volta in assoluto, la nuova creature di Kojima. Che sia vero o no, l’attesa del mondo dei videogiochi per il prossimo capitolo di Metal Gear Solid è già cominciata, restate con noi.