Recensione

Metal Gear Solid HD collection

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a cura di Slice

Bisogna proprio dirlo: questa prima metà del 2012 sembra totalmente appannaggio della grande serie creata da Hideo Kojima che, grazie a personaggi carismatici (chi più, chi meno), è riuscita a rapire notti insonni a milioni di videogiocatori, affascinati dalle intricate ma coinvolgenti storie di Solid Snake, Big Boss e Raiden. Dopo l’uscita di inizio anno in versione HD di titoli come Metal Gear Solid 2, Metal Gear Solid 3 e Metal Gear Solid: Peace Walker – senza contare l’emulazione dei primi due metal gear per MSX – affiancata poco tempo dopo dalla versione 3D del terzo capitolo per Nintendo 3DS, è tempo di tornare nuovamente a vestire i panni di Snake e soci, questa volta su Playstation Vita, in quello che risulta essere il terzo remake nell’arco di sei mesi. Ancora non vi siete stancati di rigiocare per l’ennesima volta questi capolavori e volete sapere se c’è qualche buon motivo per mettere le vostre avide mani su questa versione per il portatile Sony? Allora, continuate nella lettura!

Uno lo abbiamo perso per stradaMoltissimi di voi hanno sempre sognato di poter avere in forma portatile questi capolavori per Playstation 2. È infatti innegabile il fascino di poter giocare in qualsiasi luogo o momento le avventure di Snake e soci. Un desiderio insito in tantissimi giocatori che, grazie a questa collection, può, finalmente, diventare realtà. Inutile stare a raccontarvi, ancora una volta, la storia alle spalle dei due capitoli, piuttosto, cerchiamo di concentrarci su quelli che dovrebbero essere i contenuti inediti o aggiuntivi di questa versione per l’handheld Sony.Partiamo dai contenuti, dato che proprio questi sono il vero pomo della discordia per quanto riguarda la collection in analisi. Se da una parte abbiamo le versioni migliorate del secondo e del terzo capitolo della serie – chiamate Subsistence -,  con il secondo arricchito dalle fantastiche VR Mission e le altrettanto interessanti Snake Tales, ed il terzo della visuale libera e nuove mimetiche rispetto all’originale, dobbiamo comunque segnalare qualche mancanza. Oltre ad alcuni elementi di contorno, come possono essere alcune modalità di gioco – su tutte, forse, la componente multigiocatore del terzo capitolo – il grande assente di questa raccolta è Metal Gear Solid: Peace Walker, capitolo uscito su PSP diversi anni fa e, soprattutto, unico modo che la collection offriva per giocare in multiplayer.Questa lacuna diventa ancora più ampia se si pensa che nella versione per console casalinghe il gioco è pienamente fruibile: tal cosa potrebbe spingere l’utente a preferirla a quella portatile. Nell’offerta sono presenti anche i primi due capitoli usciti ormai molti anni fa sul defunto ma mai dimenticato MSX. Titoli, questi, in grado di dare un tocco decisamente vintage all’offerta di gioco.

Un serpente tattileSe, quindi, dal punto di vista dei contenuti, ci troviamo tra le mani un prodotto che non apporta nessun nuovo elemento ma anzi, lascia qualcosa per strada, sotto l’aspetto del gameplay e dell’interazione con i menù di gioco i ragazzi del team di sviluppo hanno inserito diverse caratteristiche che vanno a sfruttare le potenzialità tattili della console. Innanzitutto traendo vantaggio dall’ottima distribuzione dei tasti. La mappatura dei comandi risulta perfettamente adattata all’handheld Sony offrendo la massima ergonomia e un discreto feeling mentre si gioca. In modo intelligente e poco invasivo sono stati sfruttati anche i comandi touchscreen. Sullo screen anteriore potremo infatti scorrere lo zaino o le armi presenti nell’inventario, aumentare o diminuire lo zoom, sbirciare dagli angoli con un semplicissimo swipe delle dita e addirittura, nelle sezioni cinematografiche, zoomare o meno con la telecamera. Il touch pad posteriore offre un uso decisamente più macchinoso e forse implementato in maniera un po’ meno naturale rispetto a quello anteriore. Potremo infatti utilizzarlo per brandire il coltello in MGS 3 oppure per sistemare la telecamera in MGS 2. Niente di eccessivamente coinvolgente, insomma. L’innovazione forse più interessante arriva probabilmente dal cloud saving che supporta il titolo. In qualsiasi momento infatti, a patto di essere in possesso anche della versione per home console del gioco, potremo utilizzare lo stesso salvataggio per portare avanti la storia sulla nostra Playstation Vita dopo che l’avremo incominciata su Playstation 3, sbloccando magari qualche obiettivo extra, dato che anche la versione portatile supporta i trofei. Una particolarità davvero interessante che rappresenta l’alba dell’interazione tra la console portatile e quella casalinga.

Tutta questione di emulazioneSotto l’aspetto prettamente tecnico, il porting non si discosta più di tanto dalla qualità audio/visiva che molti di voi hanno già avuto modo di apprezzare nella versione casalinga del gioco. Il già ottimo motore grafico utilizzato ai tempi di Playstation 2, sfruttando le texture in alta definizione, sembra vivere una seconda giovinezza, facendoci trovare un comparto che può tranquillamente competere, per molti aspetti, con titoli di medio livello appartenenti a questa generazione. Stesso discorso per l’ audio con il solito, perfetto, doppiaggio in lingua anglosassone coadiuvato da una serie di sottotitoli nell’italico verbo, che vanno in aiuto di coloro che non masticano l’inglese. Inoltre, il già citato supporto al Transfarring permette ai giocatori di tenere costantemente in comunicazione sia la versione per home console che quella portatile, in modo da poter proseguire l’avventura in maniera parallela ovunque ci si trovi. Ma non sono questi i problemi che emergono giocando a Metal Gear Solid HD Collection.Sorvolando sulla praticità di titoli  come questo su una console portatile che, seppur sempre sognati da molti, poco si sposano con l’uso che si dovrebbe farne (ma che risulta comunque un problema alquanto soggettivo) di ben altra natura sono i dubbi riguardanti l’effettiva utilità di questo prodotto. Questa collection per Playstation Vita sembra, infatti, un’estensione portatile di un prodotto che essendo già presente su console casalinga, cerca una giustificazione nel suo acquisto offrendo una sorta di collegamento con essa, pur costando come un gioco a prezzo pieno. Le aggiunte sotto l’aspetto del gameplay per quanto ben implementate, vanno a cozzare con una mancanza di quantità – leggasi Peace Walker – che rendono il prodotto un “oggetto” unicamente appannaggio di quei fan ultra sfegatati della serie che vogliono possedere Metal Gear Solid in tutte le forme e dimensioni. Oppure, per chi preferisce giocare su console portatile sempre e comunque.Intendiamoci, il gioco è sicuramente ottimo sia sotto l’aspetto della giocabilità sia sotto l’aspetto tecnico nonostante le già più volte citate carenze, ma seppur ben fatti, non sono questi i titoli di cui necessita Playstation Vita per poter esplodere sul mercato. In definitiva: un fan service fatto e finito molto ben confezionato.

– Due grandissimi titoli in versione portatile

– Il cloud saving è molto interessante

– Realizzazione tecnica alla pari della versione casalinga

– Manca Peace Walker

– Le integrazioni tattili non innovano più di tanto

– Chi ha già giocato già la versione casalinga difficilmente sarà tentato dal rigiocare i titoli per l’ennesima volta.

8.0

Metal Gear Solid HD Collection è sicuramente un prodotto ben confezionato che farà la gioia di tutti i fan di Snake, con interessanti utilizzi del cloud saving che in futuro potrebbero essere ripresi anche da altri titoli. Tuttavia, l’incompletezza del prodotto rispetto alla versione casalinga e le poca innovazione per quanto riguarda lo sfruttamento delle feature della console portatile, potrebbero far desistere i fan meno sfegatati della serie partorita dalla mente di Hideo Kojima

Voto Recensione di Metal Gear Solid HD collection - Recensione


8