Anteprima

Memoranda

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Memoranda, il videogioco ispirato al magico realismo di Haruki Murakami” è la frase che mi ha sedotto e convinto a provare in anteprima questo titolo indipendente in sviluppo presso Bit ByterZ, che incuriosirà di certo tutti gli estimatori di un gigante della letteratura moderna sempre in odore di Nobel.
Chi ero e chi sono?
Memoranda è sopratutto un gioco sull’essere dimenticati e sull’assurdità della quotidianità. Narra la storia di una giovane donna che si ritrova nel suo appartamento dopo l’ennesimo vano tentativo di riposare, reso impossibile da un’insonnia persistente che da diversi giorni le impedisce di dormire con regolarità. Dopo un breve dialogo con un personaggio che sosta beato ai piedi del suo letto, forse reale ma probabilmente immaginario, la protagonista si rende conto di essere ormai in procinto di dimenticare per sempre il proprio nome. Sin dall’inizio non è chiaro se stia davvero perdendo la memoria o se la strana vicenda dipende da qualcosa di bizzarro e inaspettato in grado di spiegare meglio questa situazione, e ciò è dovuto principalmente a quella nota di surrealismo che permea l’intera produzione. Lo scoprirete nel corso della storia, che riprende gli stilemi classici delle avventure grafiche senza mai tentare di stravolgere le sue meccaniche principali. La struttura è dunque quella tipica dei punta e clicca, mentre lo scenario e i personaggi sembrano aderire in buona parte all’idea del fantastico con cui sono plasmate le opere di Murakami. È infatti evidente quanto gli sviluppatori siano stati ispirati da alcuni popolari scritti dell’autore giapponese, soprattutto Norwegian Wood, Kafka sulla spiaggia e L’uccello che girava le viti del mondo. Memoranda ha in comune con quest’ultimo romanzo la realtà che si trasforma in qualcosa di fantasmagorico, insieme a dei personaggi inconsueti che si animano sullo sfondo di una cittadina comune e sonnolenta, i quali potrebbero raccontare molto di più di ciò che si può immaginare di primo acchito. La figura ricorrente di un vecchio pirata, per esempio, sembra essere completamente al di fuori del piano della realtà, eppure si presenta a più riprese, comunica e pare custodire delle verità tutte da scoprire. E non mancano nemmeno delle strambe presenze, come un elefante che trova rifugio nel cottage di un uomo, mentre spera di diventare umano.
La scoperta di sé
C’è una comunanza di fondo tra i personaggi di Memoranda: tutti, per qualche motivo, sono sul punto di perdere qualcosa. Non ve ne renderete conto subito, ma questa sensazione strisciante – mentre parlerete con gli abitanti del posto – non vi abbandonerà mai.
Nella breve prova di Memoranda è stato facile e spontaneo apprezzare gli scenari e i personaggi interamente realizzati a mano, ricreati con uno stile molto particolare e unico. Nel gioco completo ci saranno quaranta location differenti e una nutrita schiera di comprimari che accompagneranno la protagonista lungo un’avventura non semplice da decifrare ma ricca di buoni spunti, nonostante si crogioli nella sicurezza di una struttura rodata da sin troppi anni e non proponga nulla di davvero nuovo dal punto di viste delle meccaniche. Alcuni puzzle non sono immediati da risolvere, anche se ad onor del vero non mancano gli indizi per venirne a capo con buona logica. Uno dei primi è stato però risolto completamente a caso grazie a un colpo di fortuna, mentre un altro aveva bisogno di un minimo di padronanza della lingua inglese (bisognava selezionare sillabe e lettere per formare delle parole). Avrete a questo punto capito compreso che Memoranda non sarà localizzato nella nostra lingua, e avrete anche intuito che al momento qualche dubbio aleggia sulla costruzione dei puzzle, che saranno come da tradizione una parte fondamentale del gioco. Colpiscono in positivo alcuni luoghi, evocativi al punto giusto, talvolta oscuri, altre volte più ampi e luminosi; ma sempre non troppo ricchi di NPC con cui discutere, interagire e scoprire passo passo qual è la verità sull’origine della curiosa vicenda su cui verrà fatta luce il prossimo venticinque gennaio.

– Ispirato alle opere di Haruki Murakami

– Enigmi che richiedono una buona logica

– Stile artistico particolare

L’idea di Memoranda è nata durante una chiacchierata con due amici, entrambi d’accordo sul potenziale che un’avventura grafica basata sulle opere di Murakami Haruki potesse avere. Le vicissitudini della vita portano però a delle dolorose scelte: uno dei due dovette trasferirsi in un’altra città e abbandonare il progetto, ma dopo tre anni di intenso lavoro e un nuovo team di sviluppo in grado di raccogliere questa sfida, il progetto è pronto a vedere la luce a metà gennaio del 2017.