Anteprima

Master of Orion

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a cura di Specialized

Forse per un’uscita che risale a ormai 22 anni fa, forse per due seguiti non all’altezza dell’originale (soprattutto il secondo), forse per il declino stesso degli strategici in stile Civilization. Tanti forse per spiegare come mai di Master of Orion si ricordino solo in pochi, nonostante quel classico di MicroProse del 1993 abbia significato moltissimo per l’intero genere e per le esplorazioni spaziali su PC. Fatto sta che la serie, dopo quel Master of Orion III del 2003 falcidiato da troppi bug e da una notevole lontananza dal modello originale, è finita del dimenticatoio per altri dieci anni. Nel 2013 infatti è il boss di Wargaming.net (grande fan del primo episodio) ad acquisire la saga con tutti i suoi asset e a mettere in piedi un progetto a dir poco ambizioso. 
Pronti per il remake?
Rifare Master of Orion da cima a fondo per consegnarlo a vecchi fan e a nuovi adepti con una grafica, un sonoro e un’interfaccia al passo con i tempi. Master of Orion si appresta insomma a tornare tra noi quando quasi nessuno se lo aspettava e all’E3 2015 da poco conclusosi Wargaming.net ha mostrato a porte chiuse una prima versione pre-alpha del gioco. Si tratta in realtà di un codice ancora acerbo e senza tantissimi elementi che vedremo nella versione finale, anche perché stiamo parlando di un titolo vastissimo e complesso per il quale il publisher cipriota non ha nemmeno annunciato un’ipotetica data di uscita, né tantomeno indicazioni sul prezzo. Wargaming.net ha infatti costruito un piccolo impero con i suoi titoli freemium (World of Tanks su tutti) e questo modello potrebbe adattarsi anche a Master of Orion. Oppure no e vedremo questo remake-reboot con un classico iter a pagamento su Steam, magari con tanto di Accesso Anticipato? Ancora troppo presto per dirlo, ma ora passiamo a elencare le poche informazioni che sono trapelate nei giorni scorsi da Los Angeles.
Orione si rifà il look
22 anni sono un’eternità nel mondo dei videogiochi e infatti Wargaming.net non ha ripreso quasi nulla dal titolo originale a livello estetico. La grafica è completamente nuova sia per quanto riguarda le sezioni di gioco nello spazio, sia per i filmati di intermezzo e per le animazioni dei vari personaggi con cui dovremo confrontarci nel corso del gioco. Questi saranno anche doppiati e molta attenzione è stata posta anche sui modelli poligonali delle navi spaziali, che almeno dai primi screenshot ci sono parsi molto più dettagliati e curati rispetto a quanto visto in una recente operazione simile come quella di Homeworld Remastered Collection. Di Master of Orion sono state riprese con grande fedeltà tutte le 10 razze che andranno a comporre questo universo spaziale, sebbene all’E3 si sia parlato solo di sette tra cui i Bulrathi e i Silicoids. Ogni razza sarà caratterizzata da skill e capacità uniche, con alcune più inclini alla guerra e alla violenza, altre più esperte di tecnologia e altre ancora più attente all’aspetto diplomatico. Già, perché anche in questo nuovo Master of Orion Wargaming.net punterà ancora una volta sulla cosiddetta strategia 4X, termine coniato nel 1993 proprio in onore del gioco. 4X sta per “eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate” e fa capire quali siano gli elementi fondamentali del gameplay di questo strategico spaziale a turni. L’esplorazione dei pianeti (che ora saranno creati in maniera procedurale), l’espansione della propria razza nella galassia, la ricerca e l’utilizzo di risorse e infine le battaglie e i contrasti con le altre razze. 
La tecnologia del futuro
Ne usciva una struttura di gioco estremamente complessa e potenzialmente infinita che promette di tornare tale e quale anche in questo remake ma con un occhio di riguardo alla contemporaneità, come dimostra anche la volontà di Wargaming.net di rifarsi a livello di interfaccia e di comandi ad altri recenti strategici 4X come Endless Legend ed Endless Space, entrambi marchiati Amplitude Studios ed entrambi eternamente riconoscenti alla formula di Master of Orion. In questo remake le battaglie contro le razze nemiche potranno essere affrontate con combattimenti simulati, in cui comunque il giocatore avrà un minimo di controllo, o con scontri tattici veri e propri, che però non sono stati mostrati nel corso della presentazione losangelina. Del gioco originale torneranno anche i cosiddetti Paths of Victory, ovvero i modi in cui uscire vincitori e dominare la galassia e grande spazio avrà anche lo sviluppo tecnologico della nostra civiltà (un turno del gioco corrisponderà a un anno di tempo). All’E3 gli sviluppatori hanno mostrato cinque tecnologie primarie che si diramavano però in oltre 75 sottogruppi, senza poi contare le dozzine di sistemi solari e le centinaia di pianeti da esplorare. Ogni pianeta colonizzato sarà poi specializzato nella materia che produce e, nel caso si tratti di un pianeta povero o dalle risorse limitata, potremo trasformarlo in qualcosa di molto più produttivo proprio grazie allo sviluppo tecnologico. Nel corso delle fasi esplorative non mancheranno poi le anomalie, sorta di tesori spaziali che se scoperti e analizzati possono portare diversi bonus migliorativi alla propria razza. Insomma, contando che abbiamo parlato solo della superficie del gioco e che ci sarà naturalmente anche tutto il comparto diplomatico da gestire, questo nuovo Master of Orion si preannuncia un titolo strepitoso per i fan del genere, che saranno pure rimasti in pochi (non stiamo certo parlando di un gioco per la grande massa), ma che a parte le isolate creazioni di Amplitube Studios sono rimasti a bocca asciutta per troppo tempo. Peccato che per vedere qualcosa di più definitivo e tangibile bisognerà attendere ancora parecchio.     

– Il ritorno di un mito strategico

– Gameplay complesso e stratificato

– Il gioco si preannuncia vastissimo

Da quanto visto all’E3, la nuova incarnazione di Master of Orion si preannuncia come uno dei prossimi appuntamenti imperdibili per qualsiasi fan degli strategici 4X. L’unico dubbio riguarda Wargaming.net, che finora non ha mai lavorato a un progetto di simili dimensioni, ma per il resto, tra la grafica del tutto nuova, la riproposizione del gameplay originario e un universo ancora più vasto da esplorare, le aspettative sono altissime.