Anteprima

Master of Anima, abbiamo provato l'action isometrico di Focus

Avatar

a cura di YP

Al What’s Next di Focus, l’evento parigino in cui il publisher francese ci ha fatto provare tutti i titoli della sua line-up, abbiamo messo le mani su Masters of Anima, un titolo realizzato e promosso con un budget piuttosto ridotto che, però, è stato in grado di attirare la nostra attenzione. In poche parole, si tratta di un action dalla visuale isometrica basato su dinamiche principalmente tattiche, il tutto immerso in un contesto fantasy che saprà certamente catturarvi. Abbiamo giocato a Masters of Anima per un’ora abbondante: ecco le nostre impressioni.

Il protagonista della storia è Otto, un’apprendista che vuole imparare a controllare l’Anima, la mistica forza che governa il mondo di Spark, così da poter finalmente conquistare la sua esigente fidanzata Ana per poi sposarla. La sequenza introduttiva ci mostra come Otto supererà il fantomatico test, per poi piombare immediatamente nella disgrazia: Ana viene infatti rapita dal meschino Zahr, che divide la sua anima in tre differenti parti; il nostro scopo sarà quindi quello di portare in salvo la nostra promesse sposa e il viaggio sarà un continuo apprendere al meglio le arti magiche che porteranno Otto a diventare un vero e proprio maestro. 
Il gameplay è piuttosto d’impatto e mescola alcune dinamiche tipici dei giochi tattici ad altre invece di genere action. Il focus dell’esperienza sarà raccogliere le piccole anime sparse lungo il percorso, utili a risolvere dei puzzle ambientali ma anche e soprattutto fondamentali per evocare dei guardiani che ci spalleggeranno nel corso degli scontri con i mostri di Masters of Anima. Esistono cinque tipologie di companion, ognuna delle quali si differisce dall’altra per aspetto e abilità: i Keepers, puri support che ricaricano i punti ferita, i Commanders, enormi soldati da combattimento, i Protectors, classica fanteria votata all’attacco e per finire i Summoners, ovvero dei piccoli esserini utili ad attirare il fuoco nemico. Per evocarli sarà necessario gestire in modo oculato la nostra riserva di mana, in modo tale da costruire una squadra bilanciata e perfetta per ogni occasione. Utilizzare e gestire i guardiani sarà fondamentale e rappresenta la meccanica che dovremo imparare a gestire nel migliore dei modi per uscire vincitori dai vari combattimenti. Le battaglie con i nemici dovranno essere portate a termine alternando quindi gli attacchi base di Otto alle abilità dei nostri compagni di viaggio che si dimostreranno più o meno efficaci a seconda della tipologia e al numero di nemici di affrontare. 
Il nostro hands-on di circa un’ora ci ha inoltra mostrato tutte le potenzialità artistiche di Masters of Anima, che costruisce un mondo di gioco fiabesco, dolce e ricco di colori; una tripudio di ambienti dolci quanto minacciosi, tratteggiato con spirito ed eleganza. D’altronde questi titoli a medio budget devono necessariamente ricorrere ad idee originali e vincenti per far breccia nel cuore dei giocatori: nel complesso, Masters of Anima sembra farcela e ce l’ha confermato in più riprese. La parte iniziale dell’avventura ci è sembrata ben raccontata, mentre le porzioni di gioco più avanzate che abbiamo avuto il piacere di provare si sono dimostrate intriganti e bilanciate, in particolare dal punto di vista della difficoltà. Si muore spesso, soprattutto se ci si butta nella mischia senza studiarsi una strategia e anche nel caso in cui siate degli ottimi strateghi dovrete necessariamente dedicare qualche minuto allo studio della situazione. Insomma il titolo di Focus mostra potenzialità e buon gusto: nel caso in cui siate fan di questa tipologia di giochi, Masters of Anima farà sicuramente al caso vostro; in caso contrario potrete comunque essere attratti da un setting magico e spudorato, arricchito da un gameplay che necessità studio e attenzione. 

Il concept sembra particolarmente indovinato

Il gameplay ha diversi elementi intriganti

Master of Anima è una piccola produzione che sembra però aver tutti gli elementi per catturare una fetta di pubblico in cerca di un’esperienza dal concept ispirato, arricchita da un gameplay stimolante e che permette diversi approcci all’azione. L’uscita su Switch, a nostro modo di pensare, potrebbe dare una marcia in più al titolo che potrebbe dare il meglio di se sulla portatile di casa Nintendo. In attesa di riprovalo, magari con più tempo a disposizione, vi consigliamo di tenerlo d’occhio soprattutto nel caso in cui amiate gli action isometrici dall’impronta fantasy.