Anteprima

Marvel vs. Capcom Infinite, provato il nuovo picchiaduro cross-over di Capcom

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

A poco meno di un mese dalla sua uscita, abbiamo avuto modo di provare a Gamescom 2017 Marvel vs. Capcom: Infinite, nuovo capitolo della serie picchiaduro di Capcom che, come intuibile dal titolo, si basa sul concept di un cross-over tra questi due famosi universi, giunti ormai alla loro quarta collisione: siete pronti a vedere Chris Redfield lanciare granate contro Spiderman?

Due mondi, una sola minaccia
Ultron (famoso antagonista dell´universo Marvel) e Sigma (proveniente dall’universo di Megaman) decidono di unire le forze per ottenere il controllo del mondo. Utilizzando due Infinity Stones si fondono in un unico individuo, dal nome di Ultron Sigma e fanno diventare una cosa sola l´universo Marvel con quello Capcom; il diabolico duo intende quindi utilizzare un virus per sottoporre tutti gli esseri viventi al proprio controllo. Qui entrano in gioco gli eroi di questi due mondi, che si ritrovano con il compito di raccogliere le Quattro Infinity Stones rimanenti per fermare il malvagio piano.  Come si può notare, la trama non è altro che un semplice pretesto per portare i personaggi di questi due universi a darsele di santa ragione, ma ciò non toglie che la modalità storia presente nel titolo sia comunque una novità per la serie. Attraverso i combattimenti assisteremo allo svilupparsi della vicenda, sviluppo che ad oggi rimane ancora avvolto nel mistero, ma che siamo convinti saprà sicuramente offrire ai fan un pretesto alla partita. Dal punto di vista visivo, il gioco si presenta come un classico picchiaduro in 2D con personaggi e fondali in tre dimensioni, una formula ormai collaudata che non mostra sbavature di sorta e che gira sui 1080p con 60 fps stabili, almeno durante la nostra prova effettuata su PS4 Pro. Non si tratta certamente di un titolo che spreme l’hardware delle console di nuova generazione, ma il salto tecnico rispetto all’ultimo capitolo uscito su PS3 e 360 è comunque apprezzabile. 
L’unione fa la forza
Come abbiamo accennato, Marvel vs. Capcom: Infinite rimane un picchiaduro 2D, con tutte le caratteristiche del genere: a suon di pugni e di combo dovremo mettere al tappeto i nostri avversari, niente di più e niente di meno. Rispetto all’ultimo episodio, che affidava a due soli tasti gli attacchi principali, qui si torna ad uno schema a quattro tasti, più vicino allo storico Marvel vs. Capcom 2. Il gioco cerca si essere accessibile anche ai neofiti, essendo ricco di combo facili da assestareche introducono il giocatore ai meccanismi delle lotte, invogliandolo al contempo a migliorarsi per imparare le combo più difficili e competere con giocatori esperti. Come in passato, inoltre, utilizzeremo un team composto da due personaggi, selezionabili tra una rosa di lottatori provenienti da entrambi gli universi. Durante la nostra prova, abbiamo utilizzato due accoppiate, la prima composta da Spiderman e Frank West (Dead Rising), la seconda da Nemesis e Arthur (Ghost’n’Goblins); sebbene il numero di lottatori non sia esiguo, si sente la mancanza di alcuni personaggi presenti nei predecessori. Speriamo quindi che Capcom continui a supportare il titolo anche dopo l’uscita del gioco, continuando ad aggiungere combattenti al roster.

Ciascun personaggio è dotato di un proprio set di mosse, che dovremo accuratamente studiare per poterlo padroneggiare al meglio. E’ possibile anche effettuare combo durante la sostituzione dei personaggi, una soluzione utile per mettere a riposo un personaggio danneggiato e al contempo infliggere un ingente danno all’avversario. Come i lottatori, anche le ambientazioni sono ispirate ai due universi: durante la nostra prova, abbiamo avuto modo di visitare la Conference Room degli Avengers e la Umbrella Controol Room, solo due delle tante location che andranno ad ospitare le nostre sfide.

La vera novità di questo capitolo, però, è composta dalle Infinity Stone, che andranno a influire pesantemente sul corso delle nostre partite. Dopo aver scelto i componenti del nostro team ci sarò chiesto di selezionare una delle sei pietre disponibili, ciascuna delle quali doterà i nostri combattenti di due poteri speciali: si va da attacchi portentosi alla possibilità di rianimare un compagno caduto per farlo nuovamente combattere come aiutante del personaggio ancora in gioco, e così via. Le due categorie di poteri speciali sono dette Infinity Surge e Infinity Storm: la prima può essere attivata in qualsiasi momento, mentre la seconda può essere attivata solamente dopo il riempimento di un’apposita barra, scatenando effetti potenzialmente devastanti. Vista la potenza di queste pietre, la scelta si rivela fondamentale per il proseguimento della partita: scegliere una pietra piuttosto che un’altra può ribaltare completamente la situazione in un momento di difficoltà, e addirittura condurci a un’insperata vittoria. Esse si rivelano dunque un elemento strategico di cui tenere debito conto durante la preparazione e lo svolgimento di una partita, pena una sonora sconfitta.

– Roster di personaggi variegato

– Le Infinity Stones sono un’aggiunta interessante

– Meccaniche collaudate che divertono ancora

Marvel vs. Capcom Infinite porta l’ormai storico cross-over Capcom nella nuova generazione con tante conferme ma anche con delle interessanti novità, su tutte le Infinity Stones, elemento che va ad aggiungere ulteriore strategia ai combattimenti e alla preparazione degli stessi. Le carte in regola per un picchiaduro che possa continuare la storia di successo di questa serie ci sono tutte: non ci resta che attendere la release finale, ormai davvero alle porte.