Recensione

Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Tra le maggiori produttrici di software sul mercato, Nintendo è quella che, più di ogni altra, ha costruito la sua fortuna anche su titoli con meccaniche all’apparenza molto semplici, che, inevitabilmente, finivano poi con il diventare una vera e propria droga digitale.Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars è un fulgido esempio di questo trend: dinamiche di gioco di facile approccio, cambiate relativamente poco nel corso degli anni eppure ancora tremendamente divertenti.Vediamo cos’ha in serbo per noi il nuovo episodio.

Scimmioni rapitoriSì, è stato ancora Donkey Kong e sì, a parte urlare, Pauline non ha opposto alcuna resistenza (che abbia segretamente un debole per i primati?).Adesso che il dente è tolto, con buona pace di Bowser che, una volta tanto, rimane a guardare, possiamo soffermarci, prima ancora che sul gameplay, sulla piccola rivoluzione copernicana che Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars porta in casa Nintendo, in quanto primo titolo first party ad avvalersi della tanto sospirata opzione cross-buy.“Era ora”, osserveranno in molti, “meglio tardi che mai”, aggiungerei io: acquistando il gioco sia sulla console portatile sia su quella casalinga della grande N, infatti, si otterrà da Nintendo stessa un codice per procedere al download anche dell’altra versione, consentendoci di giocare a casa come in mobilità con un solo acquisto.La notizia è molto positiva e speriamo apra la strada all’implementazione di questa graditissima opzione anche per tutti i prossimi titoli digitali che animeranno gli shop digitali di Wii U e 3DS: come primo passo, Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars è diretto nella direzione giusta, visto che, per meno di venti euro, garantirà ore di divertimento su due piattaforme, con in più la possibilità di donare il codice ricevuto dalla casa di Kyoto ad un amico o ad un parente, così da condividere il divertimento.A venire incontro alla grande N, peraltro, c’è una struttura di gioco fortemente incentrata sullo schermo tattile, che ha quindi favorito un passaggio del tutto indolore, a livello di gameplay, tra le due piattaforme: speriamo di vedere altrettanta cura anche quando saranno coinvolti prodotti meno legati a questa feature.Parlando di meri numeri, Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars conta un’ottantina di livelli da affrontare, con una curva di apprendimento molto ben bilanciata, e un editor che mette in mano al giocatore gli stessi strumenti usati dagli sviluppatori, così da creare e condividere tramite Miiverse le proprie creazioni, le quali, in caso dovessero piacere a qualche altro utente, potrebbero anche fruttarci qualche stellina bonus.

Giocattoli a mollaCome per tutti i puzzle game che sanno rapire i giocatori, Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars si poggia su un gameplay di una semplicità disarmante, cui però, proprio come una legge nel parlamento italiano (!), vengono applicati mille emendamenti, che ne arricchiscono oltremodo le meccaniche di gioco fino a creare un qualcosa di incredibilmente assuefacente.Lo scopo del giocatore, è, banalmente, trasportare una serie di giocattoli a molla, raffiguranti alcuni dei protagonisti del Regno dei Funghi, tra cui Mario, la principessa Peach e Luigi, fino all’uscita di un livello, garantendone l’incolumità: tracciando delle linee sullo schermo tattile di 3DS, su cui, per una volta, si svolge l’azione di gioco, il giocatore può creare piattaforme o muri improvvisati per indirizzare il cammino dei giocattoli, sui quali non ha alcun controllo diretto.I più navigati tra i nostri lettori non potranno non pensare a Lemmings, ed in effetti il concept di base non si discosta in maniera netta dal classico di DMA Design, ma al tutto è stato aggiunto il classico tocco Nintendo: aspettatevi quindi uscite multiple, dedicate ad ognuno dei personaggi in gioco, spuntoni in ogni dove, piattaforme elastiche e tutta una serie di bonus sparsi per i livelli, il cui impatto sull’andamento di un livello può variare anche considerevolmente, come nel caso dei martelli, che consentono al personaggio che li ha raccolti di mulinarli a mezz’aria e spazzare via ogni nemico sul suo cammino.La doppia anima di Mario vs. Donkey Kong: Tipping Stars si esplica nella suddivisione di ogni livello: ad una prima fase di studio del layout, impreziosito dal solito, incredibile level design che i giochi a piattaforme legati a Mario possono vantare, ne segue una seconda, decisamente più frenetica, in cui, con due (o più) giocattoli su schermo dovremo reagire in tempo reale, creando passaggi laddove non ci sono e imponendo colli di bottiglia onde evitare suicidi di massa.L’imprevisto, peraltro, è dietro l’angolo: un’attenta fase di pianificazione potrà evitarvi le morti più ovvie, ma il fatto che, quando si scontrano, i giocattoli tendono a cambiare direzione e a modificare il loro pattern predefinito vuol dire che non potrete mai dormire sonni tranquilli, per quanto abili siate in veste di strateghi.Mai frustrante nemmeno nei livelli più avanzati, l’ultima fatica Nintendo metterà comunque in moto i vostri neuroni e saprà farsi apprezzare tanto da coloro che si sono già cimentati con una delle precedenti uscite (l’ultima su DS, ormai nove anni fa), quanto dai neofiti più completi, alla ricerca di un puzzle game stimolante dopo i fasti di Pullblox e Fallblox.Come anticipato, poi, una volta terminati i livelli inclusi, il giocatore non dovrà far altro che mettersi dietro al tavolo da disegno e creare i propri stage, sbizzarrendosi con la fantasia e condividendoli online, così da mettersi alla prova, a sua volta, con quadri ideati dai frequentatori di Miiverse.

GraziosoC’è della grazia nel comparto tecnico di Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars, che si esplica nella cura certosina riposta in ognuna delle movenze dei giocattoli a molla che si muoveranno come schegge impazzite lungo lo schermo di 3DS, nella lucentezza della palette di colori, che vi strapperà un sorriso anche nel più piovoso dei giorni, nell’allegria che sapranno infondervi i motivetti di sottofondo, ipnotici quasi quanto il gameplay.Ovviamente, chi si aspettasse una prova di forza da un puzzle game digital-only su una console portatile rimarrà deluso, ma in questo caso sarebbero le aspettative ad essere mal riposte.In quanto a longevità, nonostante il numero non esorbitante di livelli disponibili nella modalità principale, il prodotto si difende comunque egregiamente grazie ad un editor completo e di facile utilizzo, che aggiunge la possibilità di continuare a giocare a piacimento contando sulla creatività e la voglia della community.

– Strategico e frenetico allo stesso tempo

– Stimolante ma mai frustrante

– Editor molto ben congegnato

– Finalmente cross-buy

– A quando il cross-save?

8.0

La ricetta per un buon puzzle game è relativamente semplice, e dalle parti di Kyoto la conoscono benissimo: Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars si unisce ai già citati Pullblox e Fallblox nell’olimpo dei puzzle game disponibili per Nintendo 3DS, regalandoci, nel contempo, anche la versione Wii U e la speranza di un futuro in cui il cross-buy diventi una regola invece di un’eccezione.

Senza dimenticare un ottimo editor interno e una brillante integrazione con Miiverse.

Insomma, per meno di venti euro, cosa chiedere di più?

Voto Recensione di Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars - Recensione


8