Recensione

Mario Power Tennis

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a cura di Fabfab

La versione sportiva di Mario continua ad imperversare su GameCube e dopo le adrenaliniche gare di kart ed i rilassanti percorsi di golf é ora pronto a rimettersi in gioco con una serie di tornei di tennis tutti fuori di testa…

Punta all’Ace!Mario Power Tennis è una simulazione tennistica con molte concessione all’arcade, come d’altronde ci si aspetterebbe da un titolo del genere: facilità d’uso ed immediatezza paiono essere i principi cui si sono ispirati i ragazzi di Camelot nella realizzazione del prodotto.Tutti i comandi di gioco si controllano mediante quattro tasti (ma è possibile ridurre il numero a due!), A, B, L e R. Usando i tasti verde e rosso separatamente o in combinazione tra loro è possibile dare vita a tutti i colpi disponibili, vale a dire il Top Spin, lo Slice, il pallonetto e la smorzata: a questi si aggiunge la schiacciata, eseguibile quando l’avversario esegue un colpo particolarmente debole e lento. L’efficacia e la potenza dei colpi varia a seconda della posizione in cui ci si trova mentre lo si sferra: ricevere una pallina in posizione ottimale permette di eseguire un buon colpo, ribattere mentre si è sbilanciati o in corsa dà vita a risposte più fiacche e prevedibili. Posizionandosi nel punto in cui si prevede arrivare la pallina dell’avversario, è possibile inoltre caricare il colpo e dare vita ad una ribattuta più potente ed insidiosa, specie se accompagnata con un effetto (imprimibile spostando la levetta direzionale subito prima di colpire la palla).Ogni giocatore dispone inoltre di due Super Colpi, uno difensivo ed uno offensivo, attivabili combinando A o B con R dopo che la propria racchetta è diventata luminosa (in genere bastano 2 o 3 scambi ben riusciti); uno serve per eseguire un colpo particolarmente potente, in grado di farci fare subito punto o comunque sbilanciare l’avversario che l’ha respinto per freddarlo con una veloce ribattuta, l’altro permette il recupero di palline altrimenti irraggiungibili. Ogni super colpo è preceduto da un’apposita animazione molto carina da vedersi, almeno all’inizio, ma che ha il difetto di spezzettare l’azione di gioco (vista la facilità con cui si carica il colpo speciale, non sono infrequenti più utilizzi durante un singolo scambio) e di annoiare dopo che la si è vista per decine e decine di volte. Il tasto L, infine, serve per comandare al proprio giocatore di tuffarsi, qualora sia necessario per raggiungere la pallina, consapevoli che poi occorrerà qualche secondo perchè questi si rimetta in piedi. Sia i Colpi Speciali che il tuffo possono essere eseguiti manualmente, ma anche lasciati al controllo della cpu che li eseguirà automaticamente quando se ne presenti l’occasione, riducendo i comandi di gioco ai soli A e B, più ovviamente la levetta direzionale con cui muovere il proprio tennista.

Tennisti provettiIl gioco mette a disposizione alcuni dei personaggi tratti direttamente dalle varie saghe mariesche, distinti tra loro non solo nell’aspetto, ma anche nelle caratteristiche che contraddistinguono il loro modo di giocare. Ci sono giocatori versatili (Mario e Luigi, abili sotto tutti gli aspetti e perfetti per i novellini), giocatori tecnici (Peach, Daisy e Tipo Timido, forti nel controllo di palla), giocatori potenti (Bowser, Wario e Donkey Kong), giocatori veloci (Yoshi, Diddy Kong e Koopa), giocatori difensivi (Waluigi) e giocatori astuti (Bowser Junior e Boo, in grado di apparire e scomparire su e giù per il campo).I campi messi a disposizione si distinguono in Normali e Pazzi: tra i primi si annovera il solo Palapeach, con regolari campi in cemento, erba o terra. In alternativa abbiamo il Campo Palazzo di Luigi, con fantasmi che vagano per il campo e disturbano il giocatore, il Campo Delfinia (direttamente da Super Mario Sunshine), in cui è possibile imbrattare il campo avversario ma occorre anche tenere pulito il nostro, il Campo Fabbrica di Wario, dove il terreno è formato da una serie di nastri trasportatori, il Campo Calamarcio, composto da pannelli mobili in continuo movimento e, infine, il Campo Giungla DK, immerso nella giungla ed infestato dai Trappidrilli che rallentano i movimenti.Le modalità a disposizione, infine, sono abbastanza classiche. Nel Torneo dovremo superare tutta una serie di incontri fino ad aggiudicarci il trofeo finale, giocando sui campi normali o su quelli speciali.L’Esibizione permette di affrontare qualunque tipo di incontro si desideri, su qualunque campo, con qualunque opzione. Le varianti a disposizione, oltre a quelle collegate direttamente alla selezione di un campo pazzo (già descritti in precedenza) comprendono la Rissa Strumenti, in cui rompendo le scatole disposte sul campo è possibile utilizzare gli strumenti in essa contenuti (gli stessi già visti in Mario Kart: gusci, bucce di banana, funghi, stelle e saette) ed il Tiro all’Anello, in cui i accumulare punti centrando gli anelli sospesi in mezzo al campo.Infine i Giochi Speciali consentono di affrontare tutta una serie di sfide particolari, come colorare un murales, imprigionare fantasmi, liberare i soli imprigionati nella melma e così via.Il bello è che quasi ogni singola prova può essere affrontata sia in singolo che in doppio.

Palla outTecnicamente parlando ci troviamo di fronte allo stesso comparto grafico già ammirato in Mario Kart e Mario Golf, il che significa grafica fumettosa e coloratissima, resa dei personaggi praticamente perfetta, velocità e fluidità di gioco senza la minima incertezza o rallentamento.Il sistema di controllo è facile ed immediato, ma il gioco è sufficientemente complesso ed impegnativo da garantire qualche ora di divertimento anche in single player; la presenza di avversari con attitudini differenti costringe a variare la propria tattica per ogni match, mentre i Campi Pazzi aggiungono ulteriori, stuzzicanti sfide a chi non si accontenta del tennis normale (d’altronde che vuole una simulazione fedele di certo si rivolge verso altri prodotti). D’altronde la modalità singola, ulteriormente semplificata dalla possibilità di salvare tra un match e l’altro, non è in gradi di tenere occupati per troppo tempo, nonostante l’esistenza di qualche segreto da sbloccare: il meglio di sé il titolo Camelot lo dà nel multiplayer, specie se affrontato da quattro giocatori contemporaneamente, la situazione ideale per godere appieno delle potenzialità di un titolo come questo.Concludo con un accenno al sonoro, che si avvale di musichette allegre e piacevoli da ascoltare, delle solite espressioni e versetti associate a Mario & co. e di una voce fuori campo italiana (appartenente al solito Marco Balzarotti, che ha partecipato credo al 90% delle localizzazioni nostrane di videogiochi) che introduce e conclude gli incontri.

– Divertentissimo in multiplayer

– Immediato e molto vario

– Ottimo comparto tecnico

– Poco longevo se giocato da soli

– I Super Colpi non convincono

8.0

Camelot ripropone la medesima alchimia che le aveva permesso di dare vita all’ottimo “Mario Golf: Toadstool Tour” adattandola al mondo del tennis, sport per sua natura molto più veloce e frenetico. Se a questo aggiungiamo tutta una serie di pazze trovate, in grado di rendere le partite assai bizzarre ed imprevedibili, é facile intuire le potenzialità di questo Mario Power Tennis. D’altronde i meccanismi di gioco appaiono evidentemente studiati per rendere al meglio con più giocatori umani, mentre in single player, nonostante il divertimento iniziale, l’esperienza di gioco difficilmente si protrarrà oltre le poche ore necessarie per sbloccare tutti i segreti.

Il voto finale è dunque un compromesso tra l’infinito divertimento che il gioco è in grado di regalare se disponete di qualche amico con cui giocarlo (meglio se 4) e la relativa scarsa longevità da cui é afflitto se affrontato in solitario.

Voto Recensione di Mario Power Tennis - Recensione


8