Anteprima

Mario Party Star Rush

Avatar

a cura di Matteo Bussani

Attorno al mondo di Mario, l’idraulico più famoso dei videogiochi, sono andatei via a crearsi delle serie di videogiochi parallele a quelle principali, che hanno riscosso nel corso del tempo un successo sufficiente a garantire loro la permanenza sul mercato. Attraverso i decenni di storia videoludica, queste serie sono riuscite a imporsi con più di un semplice capitolo, ritornando a cadenza regolare, annualmente o ad ogni generazione di console. Con qualche eccezione sulla tabella di marcia, la serie di Mario Party dal 1998 ha seguito questo trend prefiggendosi l’obiettivo di garantire un divertimento formato famiglia, pronto a risollevare l’umore dei pomeriggi uggiosi dei weekend autunnali. Dopo un alternanza fra console fisse e portatili che ci si porta dietro dai tempi del game boy Advanced, con questo 2016 è giunto l’anno di Mario Party: Star Rush, 4° capitolo tra le versione portatili, 2° se consideriamo solamente il 3DS.
Ottimizziamo i tempi
Star Rush, che in italiano può essere tradotto come corsa alle stelle, riassume perfettamente l’essenza di questo Mario Party: non importa quale minigioco stiamo affrontando o quale modalità, l’obiettivo finale è riuscire ad ottenere più stelle degli avversari. Queste, a seconda della modalità o del minigioco, possono essere ottenute in maniera completamente diversa; molto spesso sarà semplicemente richiesto di recuperare più monete possibili che in un modo o nell’altro potranno essere convertite in stelle. 
Come ogni Mario Party, anche Star Rush non può esimersi dal concentrare il 90% delle sue modalità in quelle competitive a 4 giocatori, che da sempre sono il cardine della serie. L’elemento della struttura del gioco che richiedeva una svecchiata, dato che oramai iniziava a mostrare i segni degli anni, era l’impossibilità di avanzare parallelamente durante lo svolgimento delle partite. Ogni attività a partire da un semplice lancio di dadi doveva essere effettuata in sequenza rallentando notevolmente il ritmo del gioco e annoiando così facilmente i tre che in quel momento avrebbero dovuto aspettare le azioni dell’altro.
Per cercare di risolvere questo meccanismo, da questo capitolo molti tempi morti sono stati risolti con dinamiche diverse delle partite che sebbene richiedano comunque dei tempi tecnici necessari, tagliano su tutte quelle attività che possono essere fatte parallelamente, dal lancio dei dadi prima citato a tutti gli spostamenti contemporanei sulla mappa di gioco, con l’eccezione dell’attesa necessaria affinchè tutti finiscano quello che stanno facendo. Abbiamo provato a fare una partita nella modalità lotta dei Toad ed effettivamente, a parte qualche esortazione nei confronti di qualcuno a velocizzare i propri compiti, in un tempo relativamente ridotto siamo riusciti ad affrontare un buon numero di minigiochi e boss, cosa che prima sembrava soltanto un miraggio lontano.
Una sfida all’ultima moneta
Abbiamo parlato della modalità Lotta dei Toad, che tralaltro vuole essere quella principe dell’offerta di Mario Party: Star Rush. Per l’esattezza, una volta avviata una partita ci ritroveremo ad impersonare un Toad, e, come sul tabellone di un gioco in scatola, dovremo muoverci per le varie caselle lanciando i dadi. Le attività da compiere a questo punto sono molteplici: recuperare monete sparse per le caselle, arruolare altri personaggi, che competano con noi nei vari minigiochi o ci forniscano dadi aggiuntivi, e raggiungere le caselle dei boss. Ogni mappa, oltre ad avere una struttura bidimensionale, con l’area dedicata al gioco vero e proprio, avrà anche una progressione per livelli dipendente dal numero di boss. Raggiunta da un giocatore la casella in questione, inizierà la lotta; gli altri a seconda della distanza avranno uno svantaggio di tempo maggiore o minore e poi si aggiungeranno anche loro alla sfida. Una volta sconfitto e decretata la squadra con il miglior punteggio, un nuovo boss verrà inserito randomicamente da un’altra parte sulla mappa assieme a nuovi companion da arruolare e il tutto si ripeterà tante volte quanti sono i boss.
Questi elementi se considerati insieme, possono effettivamente portare il giocatore a dover effettuare diverse valutazioni strategiche prima di scegliere cosa fare; a volte avere una squadra numerosa può essere migliore rispetto a correre subito sulla casella del boss, così come scegliere un percorso con più monete ma senza oggetti e così via. I diversi tabelloni su cui giocare sono ben cinque per tre mondi diversi, in totale 15 e garantiscono durate diverse a seconda dell’ampiezza e del numero di boss. Sfide con cinque nemici possono arrivare anche a durare più di 45 minuti, mentre con 3 si possono risolvere circa nella metà del tempo.
Ce n’è per tutti i gusti
Lotta dei Toad pur essendo la più interessante fra le modalità disponibili non è certamente la sola: Monetathlon, Corsa al palloncino, Tipi da concerto e Fulmina-Torre sono solo alcune delle altre, e avremo occasione di provarle ancora meglio in sede di recensione. E tutto per non parlare del fatto che i più di 50 minigiochi saranno anche disponibili da giocare singolarmente al di fuori di queste modalità guidate.
Abbiamo detto che il fulcro delle partite risiede nel poterle giocare in compagnia in una sorta di match competitivi a 4, ma ovviamente non sempre si possono avere altri 3 giocatori pronti per giocare con noi e allora ci verrà incontro l’intelligenza artificiale che supplirà a questa mancanza. Nel caso fortunato in cui avessimo tre amici dotati di 3DS allora non sarebbe un problema farli giocare con noi anche qualora non dovessero avere il gioco completo. Sarà infatti possibile scaricare dall’e-shop la versione Guest, completa di tutte le modalità multiplayer affrontabili a patto che nel gruppo ci sia almeno qualcuno in possesso della versione completa. Per un ventaglio invece meno ampio di partite sarà anche possibile sfruttare il multiplayer tramite download play che grava ben di più sulla connessione delle console.

– Ottimizzazione dei tempi morti

– Modalità per tutti i gusti

– Si può giocare anche con chi non possiede il gioco

Mario Party: Star Rush si prospetta come un buon passo avanti per la serie, un’evoluzione naturale che mostra l’eredità dei precedenti capitoli abbinata a innovazioni oramai diventate necessarie. L’ottimizzazione dei tempi morti, con modalità come Lotta dei Toad, riesce nell’intento di rendere più fluido e rapido lo svolgimento delle partite, ad una prima prova, decisamente più godibili che in passato. A completare il pacchetto, tante modalità e tanti minigiochi che approfondiremo meglio nei prossimi giorni in sede di recensione; per il momento chiudiamo con il riferimento alla versione Guest del gioco che permetterà a tutti di potere giocare gratuitamente a patto che tra i 4 ce ne sia almeno uno con la versione completa, dando a chiunque abbia un 3ds la possibilità di unirsi alla partita.