Recensione

Mario Party 9

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a cura di Dr. Frank N Furter

Il genere dei party game ha origini lontane e Nintendo è sicuramente una delle software house che più hanno spinto e promosso il genere. Forti nell’avere mascotte adatte a un pubblico vasto, gli sviluppatori della grande N hanno sfornato nel corso degli anni una sequela di titoli qualitativamente degni di nota. Il brand Mario Party, giunto alla sua nona incarnazione, ha sofferto nelle ultime produzioni di una vistosa ripetitività del gameplay anche a causa dell’incremento esponenziale di party game su Wii, dove se prima poteva emergere facilmente, con l’avvento del motion control gli avversari si sono moltiplicati costringendo Mario e soci a rinnovarsi radicalmente. Saranno riusciti nell’ardua impresa?

Tutto cambiò col tabelloneLa differenza sostanziale con i precedenti Mario Party comincia dal campo di gioco: innanzitutto i quattro partecipanti non saranno scaraventati ai quattro angoli del tabellone ma saranno tutti ospiti dello stesso mezzo. Questo, a prima vista, è solo un piccolo particolare ma in realtà cela delle considerazioni positive: per esempio non ci si sente disorientati come poteva accadere quando ognuno dei partecipanti si trovava in zone diametralmente opposte, ancor più importante invece è la valorizzazione dei dadi speciali. Siccome durante il percorso potreste imbattervi in stelle argentate da raccogliere (vi sconsigliamo quelle viola poiché andranno a diminuire il punteggio totale) a volte potrà tornare utile usare un dado con numeri da zero a due in modo da frenare la propria corsa verso un malus potenzialmente dannoso al vostro score. Si riesce dunque a pianificare una sorta di strategia rendendo il gameplay meno sbilanciato come in passato. Lo scopo del gioco rimane sempre lo stesso: alla fine del percorso (la durata di ogni partita dipende da quanti giocatori reali si affrontano, in single player possono durare trenta minuti) vince il concorrente con il maggior numero di stelle argentate, queste si ottengono vincendo i mini giochi, sul tabellone oppure con eventi speciali riepilogati durante la premiazione, aumentando a dismisura l’incertezza di chi potrà fregiarsi del titolo di “super star”.Interessante la struttura simile ai vecchi Super Mario Bros. con tanto di fortezze intermedie dove affrontare il mini boss di turno. In questo caso, e nella battaglia finale, dovrete cooperare con gli amici ma allo stesso tempo sarete chiamati a fare il punteggio più alto; per questo motivo si crea una sorta di aggressione e cooperazione, la vittoria del singolo e del gruppo percorre la stessa strada ma alla fine si divide, starà a voi prendere la direzione giusta, magari infliggendo il colpo di grazia e portando a casa un bottino extra in termini di stelle.

L’importanza del mini gioco… ma anche del caso, della fortuna, dell’imprevisto…etc, etcChi di voi ha giocato i precedenti Mario Party sa bene come nelle ultime iterazioni del brand la componente dettata dalla dea bendata fosse, come dire, “importante”. Fortunatamente le cose si sono riequilibrate anche attraverso i mini giochi presenti dove l’abilità nella maggior parte dei casi è fonte di successo anche se le situazioni in cui la fortuna è predominante non mancano, ma finalmente sono una minima parte e in un titolo caciarone e divertente come questo non guastano mai. Dunque vincere i mini giochi risulta estremamente importante per la classifica finale, avere fortuna con il dado lo è altrettanto, ma attenzione ci sono anche elementi di contorno pronti a modificare la classifica: gli imprevisti con Bowser e i pericolosi bivi. Nel primo caso il giocatore che capiterà sulla casella recante l’effige rossonera dell’acerrimo nemico mariesco dovrà incrociare le dita perché una roulette ricca di terrificanti opzioni tenterà ad ogni costo di compromettere il suo percorso. Per quanto concerne i bivi questi saranno affrontati da tutto il gruppo, a esempio vi ritroverete di fronte a un precipizio e per saltare dall’altro lato ogni giocatore dovrà tirare il dado: se la somma dei lanci effettuati supererà quanto richiesto dal gioco andrà tutto a meraviglia, se invece sarà inferiore non solo vi farete male ma molto probabilmente incapperete in qualche malus particolare o una detrazione delle stelle.Questa nuova formula dà molto più spazio a una strategia pensata da parte di ogni giocatore, forse compromettendo quel divertimento primordiale generato dal caos del “tutti contro tutti” senza calcoli particolari. E’ vero anche che quella soluzione di gioco aveva esaurito le forze, dopo otto capitoli la serie arrancava su se stessa, un cambiamento importante era inevitabile.Avremmo apprezzato un uso più intensivo e intelligente del sistema di controllo durante i minigiochi, questo infatti appare sin troppo semplicistico relegando ogni movimento a salto e corsa escludendo ogni forma di motion control, anche quella più basilare e tanto amata dello “scuoti scuoti a casaccio”. Al di là delle nostre considerazioni tecniche emerge un dato importante e incoraggiante: la serie ha subito vari cambiamenti atti a rinnovare e rinfrescare una formula ormai logora e abusata. Sarà stato il cambio del team di sviluppo, sarà stata la voglia di Nintendo nel far riemergere un brand importante, sta di fatto che Mario Party 9 è un ottimo passo in avanti per avere un futuro e sicuro decimo capitolo ancora più divertente ed entusiasmante, tenendo in mente cosa si potrà fare col nuovo controller di Wii U.

Questo Mario mi sembra d’averlo già visto…Per quanto concerne il comparto tecnico vogliamo sottolineare un notevole salto di qualità rispetto al passato visto che il gioco utilizza lo stesso motore grafico dei due fantasmagorici Super Mario Galaxy, lo si capisce immediatamente osservando i modelli poligonali di Mario e Luigi, oppure la realizzazione dei ciuffi d’erba e in generale una qualità delle texture nettamente superiore al precedente capitolo. Nonostante non sia l’elemento preponderante del genere party game fa sempre piacere accostare un buon comparto tecnico alla fantasia colorata e scanzonata del mondo Nintendo che difatti fa bella mostra di sé nell’estetica dei tabelloni di gioco, simili strutturalmente, come accennato in precedenza, ai livelli delle primissime avventure dell’uomo in salopette e berretto rosso.Musicalità conosciute che mai stancano si uniscono a effetti sonori gradevoli completando un quadro tecnico di discreto livello.

– Una ventata di novità giovano al gameplay

– Tecnicamente pregevole

– In quattro è il re incontrastato del divertimento

– Sistema di controllo non sfruttato

– Per quanto la parola party dovrebbe bastare… non giocatelo da soli

7.5

Mario Party 9 riesce a svecchiare gran parte delle meccaniche di gioco dei precedenti capitoli, grazie anche alle contaminazioni estetiche e di gameplay provenienti da altri titoli appartenenti alla saga dell’idraulico coi baffi. Un’esperienza di gioco incredibilmente divertente in due o più giocatori dove la fortuna e l’abilità col Wii Remote saranno gli ingredienti fondamentali per il successo. Un acquisto consigliato a tutti coloro che hanno la possibilità di giocare con qualcuno al proprio fianco visto che la componente single player, per sua stessa natura, cozza con il titolo stesso del gioco.

Voto Recensione di Mario Party 9 - Recensione


7.5