Magic The Gatering: 25 anni di partite tra tavoli e videogiochi - Seconda parte

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Dopo aver esplorato i primi videogiochi degli anni ’90 dedicati a Magic The Gathering, in questo secondo appuntamento ripartiremo dall’epoca moderna, dagli inizi del duemila ad oggi.
Magic: The Gathering Online, inaugurato il 24 giugno 2002, segna inevitabilmente un cambio di rotta per quanto riguarda le trasposizioni videoludiche del franchise.
Fu un investimento molto importante per Wizards of the Coast
che, con questo titolo, voleva creare una piattaforma elettronica di riferimento per tutti gli appassionati. Magic Online, infatti, è la trasposizione 1:1 dell’ecosistema di Magic, dal collezionismo alla competizione. Introdusse infatti anche un sistema di valuta virtuale, per replicare l’acquisto delle bustine con carte aggiuntive.
La piattaforma aveva tutte le carte valide per i tornei sanzionati dalla WotC, e di fatto rappresentava la vera trasposizione virtuale di ciò che si può fare fisicamente nei negozi di tutto il mondo. Un po’, passatemi il paragone ardito, ciò che succede col poker giocato dal vero e online. Per le carte uscite prima di Miraggio (1996), per Magic Online vennero creati degli appositi set chiamati Masters Editions, che contenevano fino a 269 carte dalle precedenti edizioni.
Il gioco ebbe una ricezione molto positiva, col tempo si crearono addirittura community esclusive con tanto di tornei online. Nel febbraio del 2007 arrivo a toccare 300mila utenti registrati (che potevano creare più account), e sempre quell’anno Magic Online rappresentava tra il 30 e il 50 percento del business complessivo di Magic, secondo Worth Wollpert. Il gioco ha continuato a crescere, fino ad oggi.
Parallelamente a Magic Online che continua ad essere un baluardo per WotC, vennero creati altri videogiochi autonomi. Nel 2003 uscì Magic: The Gathering Battlegrounds, per PC ed Xbox, un altro tentative di accostare le dinamiche e la lore di Magic ad uno strategico in tempo reale, precisamente un action in questo caso. L’idea è sempre la stessa: carte da collezionare, magie e mostri da evocare, e tutto il resto.
Successivamente inizio la serie Duels of the Planeswalker, che durò dal 2009 al 2015 con cinque episodi, in digital delivery per Xbox 360, PC e PlayStation 3. Il gioco seguiva le dinamiche classiche di Magic, con delle piccole modifiche nel regolamento per renderle più accessibili ai giocatori novizi. Non c’è la possibilità di costruire il proprio mazzo infatti, ma i giocatori hanno accesso ad una serie di deck precostruiti con i quali iniziare a giocare, ed altri se ne sbloccano sconfiggendo gli avversari.
Dopo le espansioni del primo capitolo, uscirono anche gli episodi Magic: The Gathering – Duels of the Planeswalker 2012, 2013, 2014 e 2015. Ognuno di questi sequel era una copia carbone del precedente, con l’unica differenza rappresentata dalle nuove carte presenti e più o meno piccole aggiunte in termini di modalità di gioco. Il capitolo 2012 prevedeva una modalità campagna con un leggero tessuto narrativo; il 2013 era disponibile per la prima volta anche su iPad; il 2014 introduceva il Sealed Play, con il quale costruire un mazzo dalle carte ottenute da una manciata di bustine; ed il 2015 che chiuse la serie senza infamia e senza lode.
Tra il primo episodio di Duels of the Planeswalker ci fu un altro gioco strategico ispirato al franchise. Magic: The Gathering Tactics, sviluppato da Sony Online Entertainment, uscì nel 2009, e poi nel 2012 su Steam. Era in previsione anche un porting per PlayStation 3, ma questa versione venne cancellata quando il gioco fu chiuso nel marzo del 2014.
Tactics vedeva i giocatori impegnati in duelli tra Planeswalker, con tanto di armate rappresentate da un libro di incantesimi. Tactics era una piattaforma online, e dopo la creazione di un account c’era la possibilità per il giocatore di scegliere uno tra i cinque colori classici, con tanto di Planeswalker dedicato ovviamente. Successivamente, il gioco si sviluppava in maniera similare ad Hearthstone, se vogliamo. All’inizio venivano dati dei mazzi base, le cui carte non potevano essere scambiate in alcun modo, e successivamente si potevano ottenere nuove carte scambiandole, vincendole all’asta, comprandole oppure come premio per il completamento degli scenari single player.
Arriviamo finalmente all’epoca recente con Magic Duels, successore spirituale di Duels of the Planeswalker, che uscì nel luglio del 2015, contemporaneamente alla pubblicazione del set Origins per il gioco di carte classico. In questo caso torna l’idea di creare una piattaforma che replica del tutto l’esperienza di Magic da tavolo, con l’unico inserimento di campagne single player che esplorano la storia dei Planeswalker. C’è quindi la possibilità di costruire interamente il proprio mazzo, con carte ottenute come premio per il conseguimento di obiettivi della storia oppure, ovviamente, con le microtransazioni o la valuta in game per acquistare carte singole o bustine. Il gioco è stato attivo fino al 26 aprile 2017, con l’aggiornamento Amonkhet che introdusse il capitolo della storia ispirato all’omonimo personaggi, quindi 169 nuove carte sbloccabili. Dal 13 giugno 2017, infatti, il supporto al gioco è stato interrotto per l’imminente arrivo di Magic Digital Next.
Questa iniziativa, Magic Digital Next (MDN, da ora), è il termine con cui WotC ed Hasbro si riferiscono a tutte le iniziative ed i progetti legati alla sfera digitale di Magic The Gathering. MDN riguarda quindi l’aggiornamento delle tecnologie e delle infrastrutture dei portali e delle piattaforme WotC, il miglioramento e l’espansione dei modi di giocare a Magic in maniera digitale, nuove iniziative e progetti per creare nuovi gameplay intorno al brand Magic. C’è quindi il supporto a Magic Online, una collaborazione con Cryptic Studios per produrre un MMO, ma anche Magic The Gathering Arena.
Arena è un free to play sviluppato da Magic Digital, studio interno di WotC. Si tratta di un adattamento fedele del gioco originale, con il solito pacchetto di modalità storia, mazzo da costruire, espansioni da acquistare con crediti di gioco oppure reali. Il gioco è attualmente in fase di closed beta dal dicembre del 2017, con una release finale prevista per il settembre del 2018. Attualmente è uno dei progetti di punta per l’azienda, di cui vi avevamo parlato nella nostra anteprima.

Il nostro viaggio in due parti nel mondo videoludico dedicato a Magic The Gathering finisce qui. Arena ed Online rappresentano i progetti più importanti per l’azienda, due piattaforme che dureranno ancora per molto tempo. C’è l’MMO ispirato al mondo di Magic in vista, ma siamo convinti che questi non saranno gli ultimi videogiochi sul gioco di carte di Richard Garfield.