Recensione

MX Rider

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a cura di Bishop

Il panorama degli sport estremi ha finalmente portato alla ribalta della PS2 il Motocross. Certo, è uno sport di nicchia ma non è un caso che in questi ultimi giorni ci siano già 2 titoli del calibro di MX2002 e di MX Rider. Ovviamente noi ci occupiamo di quest’ultimo nato dal connubio Atari e Infogrames.Come quasi tutti gli sport, anche il motocross non necessita di presentazioni particolari e quindi entriamo subito nel vivo dando in pasto il DVD del gioco al nostro famelico monolito nero. La presentazione ci mostra un po’ tutte le fasi salienti del gioco presentandoci evoluzioni spettacolari al suono di una colonna sonora piena di ritmo. Al termine della presentazione ci si trova di fronte la schermata dei vari menu. Prima di esaminare le modalità di gioco diamo un’occhiata alle opzioni e in particolare alla sezione audio che ci offre la possibilità di scegliere l’ascolto in effetto surround. E’ questa l’unica differenza che contraddistingue le varie opzioni presenti in tutti i titoli sportivi.Dando un’occhiata alle varie modalità di gioco, notiamo subito che manca un training mirato a far impratichire i neofiti del motocross con i controlli di gioco, le dinamiche di guida e tutte le varie evoluzioni. In compenso ci si può sbizarrire con la divertente quanto spettacolare modalità FREESTYLE nella quale l’unica cosa da fare è scegliere una moto e lanciarsi in un turbinio di evoluzioni al limite della follia. Da questa modalità libera si può passare alla GARA SINGOLA che al solito offre la massima espressione arcade ad un titolo sportivo perché permette di tuffarsi subito nel vivo della guida senza curare I dettagli. E’ sufficiente solo scegliere il pilota e il circuito e si è pronti a partire. In gara imparerete che oltre alle evoluzioni è importante guidare con le giuste traiettorie per evitare di perdere velocità e quindi posizioni. Fortunatamente anche le cadute non sono troppo penalizzanti visto che ci si ritrova di nuovo in pista con gli altri molto vicini. Il passo per arrivare alla modalità CAMPIONATO è breve e potrete gestire la vostra scuderia sia in termini tecnici che in termini economici. Ovviamente all’inizio non potrete permettervi le moto più potenti e si comincerà con una MX 125 o una SX 125. In questa modalità vi cimenterete anche con la messa a punto della moto. Nel garage, infatti, potrete scegliere le gomme da montare, le sospensioni da usare e il tipo di prestazioni del motore. Tutto sommato la messa a punto non è affatto complessa ed è più vicina ad un gioco arcade che ad una simulazione.Un’altra divertente modalità è la SFIDA nella quale vi sarà richiesto di completare una prestazione nei limiti fissati dal livello di difficoltà. Tenete duro e finite le 9 prove richieste e avrete una bella sorpresa.Infine non può mancare una modalità MULTIPLAYER a schermo condiviso che regala adrenalina e permette di confrontarsi sul puro piano delle evoluzioni.Ora che il quadro del gioco è chiaro entriamo nei dettagli tecnici

GraficaLa veste grafica di MX Rider non è ai livelli di molti altri titoli di seconda generazione per PS2 a causa dei pochi poligoni usati che conferiscono alle texture un livello di dettaglio appena sufficiente. Probabilmente si è dovuto rinunciare ai poligoni per garantire divertimento, fluida e una buona velocità in presenza di 10 piloti contemporaneamente in pista, ma dopo aver visto cosa si riesce a fare sulla PS2 (GT3 è un esempio per tutti), vedere un livello di dettaglio basso è una piccola delusione soprattutto se si pensa che manca un’interazione con gli sfondi. L’animazione simpatica di alcuni giudici e fotografi che si trovano sul percorso e che cercano riparo dalle moto rende più gradevole l’impatto grafico.

SonoroDal punto di vista audio è molto apprezzabile l’opzione SORROUND che permette ai fortunati possessori di un sistema 5.1 di poter sentire musica e rombi a 360 gradi. Ci si poteva aspettare qualcosa di più dai contenuti sonori e invece ritroviamo la musica assordante che dopo un po’ vorrete eliminare (a meno che non siate amanti del genere) e il rombo dei motori poco realistico e coinvolgente. Insomma, contrariamente a molti titoli, in MX Rider la tridimensionalità del suono è molto più curata della qualità e comunque va dato il merito ad Atari di avere implementato un’opzione che ancora adesso solo in pochi hanno.

GiocabilitàLa giocabilità di MX Rider è immediata e permette di cominciare a guidare decentemente fin da subito, anche se per impratichirsi con le evoluzioni è necessario un po’ di tempo. L’impronta totalmente arcade del gioco rende la guida e il comportamento della moto poco realistico, mentre una nota positiva è data dall’IA degli avversari che migliora sensibilmente con l’avanzare del livello di difficoltà.

LongevitàSebbene il gioco sia lungo dal punto di vista delle gare e delle piste su cui correre, la longevità non è elevata e risente del poco realismo nella guida e nel comportamento della moto. Il gioco risulta, pertanto, divertente all’inizio ma ben presto diventa ripetitivo. Tuttavia gli appassionati del genere trascorreranno molte ore tra le varie modalità alla ricerca di emozioni e di moto sempre più costose.

Immediato.

Audio in dolby sorround.

Poco coinvolgente.

Un po’ ripetitivo.

7

In conclusione possiamo dire che c’è da essere contenti che finalmente anche su PS2 stiano approdando gli sport estremi già presenti su altri sistemi videoludici. Nello stesso periodo, infatti sono usciti sia MX Rider che il rivale MX 2002 di THQ. Tuttavia il motocross è uno sport di nicchia e attira solo una fetta dei videogiocatori anche perché non siamo in presenza di un capolavoro di titolo alla SSX capace di incollare per ore alla PS2 anche coloro che di quello sport erano a digiuno completo. MX Rider è indicato principalmente agli appassionati del genere che vogliano divertirsi senza pensare troppo ad una faticosa simulazione. Per tutti gli altri questo titolo rappresenta un’interessante opportunità di conoscere questo affascinante mondo delle due ruote.

Voto Recensione di MX Rider - Recensione


7