Recensione

Lost Planet: Extreme Condition

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a cura di Falconero

Dopo il successo ottenuto su Xbox360, “Lost Planet: Extreme Condition”, approda nel mondo dei personal computer, con una conversione che si presenta pressoché identica alla sua controparte per la console di casa Microsoft, sia per quanto riguarda la story-line, ma anche per ciò che concerne l’interfaccia di gioco (a patto di utilizzare un game-pad). L’unica ottimizzazione realizzata è quella del comparto grafico che appare migliorato anche se per visualizzarlo adeguatamente è necessario avere un PC “all’altezza della situazione”. Da dimenticare invece (perlomeno al momento in cui sto scrivendo la recensione) l’ottimizzazione del gioco in multiplayer che risulta parecchio difficoltoso. Ad ogni modo, grazie ad un’azione frenetica e coinvolgente, il titolo si conferma uno dei più interessanti “TPS” usciti negli ultimi tempi. Scopriamo perché.

Benvenuti su E.D.N. IIIIn questa avventura, vestirete i panni di un ragazzo chiamato Wayne, impegnato in una difficile lotta per la sopravvivenza in un mondo ostile, completamente ricoperto da fitta neve, chiamato “E.D.N. III”. Questo strano pianeta, oltre a presentare una temperatura davvero ostile, sarà caratterizzato dalla presenza di pericolosi alieni, denominati “Akrid”, che vi si opporranno continuamente nel corso delle missioni. La storia ha inizio con il dramma di Wayne, costretto ad assistere impotente alla morte di suo padre, ucciso da un gigantesco akrid: il temibile “Green Eye”. Dopo aver ripreso conoscenza, il nostro eroe si ritroverà, privo di memoria, in una base sperduta tra le montagne. Chi l’ha portato in salvo e perché? Ma soprattutto, riuscirà a riguadagnare la memoria ed ottenere la sua vendetta ? Starà a voi scoprirlo. La modalità principale si divide in 11 missioni, ognuna delle quali presenta un “boss” finale; purtroppo la durata di ogni “capitolo”, è decisamente insufficiente e la cosa è aggravata dalla mancanza di qualsiasi tipo di checkpoint, che possa rendere meno frustrante una sconfitta a pochi passi dal “mostro finale” (unico momento in cui avverrà una sorta salvataggio momentaneo); per salvare, dovrete infatti attendere la fine di ogni missione.

A caccia di energiaSin dai primi minuti di gioco, noterete uno strano indicatore in cima allo schermo, con la sigla “T-ENG”, sotto la quale vi saranno dei numeri in continua diminuzione; esso rappresentano la vostra risorsa primaria di sopravvivenza, in quanto vi permetterà di tenere sotto controllo costantemente la vostra riserva di Energia Termica (T-Eng). Tale energia si rivelerà fondamentale per la buona riuscita delle vostre missioni, visto che avrà un duplice scopo: prima di tutto sarà necessaria per permettervi di sopportare la terribile temperatura di E.D.N. III, ma in particolare, vi servirà per “rimarginare le ferite” di qualsiasi scontro nel quale doveste subire dei danni. In questo caso, in base all’entità del colpo subito, potrebbe servirvi una grande quantità di energia per ristabilire completamente il vostro stato di salute. Per tutti questi motivi, è consigliabile tenere sempre sotto controllo il vostro indicatore, in modo da non rischiare di trovarvi in situazioni a dir poco spiacevoli. Ottenere energia non sarà difficile, anzi, rappresenta uno degli aspetti più semplici del gioco, soprattutto nelle prime missioni; ogni oggetto che doveste incontrare nel corso della vostra avventura, se distrutto, vi fornirà una discreta quantità di T-ENG, ma in alternativa, oltre che con apposite “torrette termiche”, vi sarà possibile ottenerla direttamente dai vostri nemici. Ogni akrid infatti, sarà caratterizzato da una parte del corpo “illuminata”, che oltre ad indicare il punto debole del vostro avversario, rappresenterà la sua riserva di energia termica. Oltre alla minaccia aliena, dovrete vedervela con dei “nomadi delle nevi” gli Snow Pirates. Questo gruppo di soldati rivoluzionari, il cui unico obbiettivo è quello di sopravvivere, rappresentano alcuni tra gli avversari più ostici da affrontare, non tanto per la loro forza fisica, ma in virtù del fatto che oltre ad essere equipaggiati di potentissimi armi, non si muoveranno quasi mai da soli; se doveste notarne uno, fate attenzione, perché potrebbero essercene altri, appostati nell’ombra, pronti a colpirvi quando meno ve lo aspettate.

Per fronteggiare la minaccia degli akrid e degli Snow Pirates, avrete a disposizione un gran numero di armi da fuoco, come per esempio il fucile da cecchino, il fucile a pompa, o il devastante lanciarazzi, utilissimo per eliminare in pochi colpi anche i nemici più resistenti; potrete contare anche su svariati tipi di granate, da quelle paralizzanti a quelle esplosive, o eventualmente, nel caso foste in grande difficoltà, potrete ricorrere alle granate a disco, utilizzabili anche da grandi distanze. Oltre alle armi più convenzionali, saranno disponibili una serie di stupendi “mech” in stile Gundam, denominati “VS”, ognuno dei quali sarà dotato di particolari caratteristiche e armamenti; quest’ultimi potranno essere personalizzati a vostro piacimento, se doveste trovarne di migliori durante le vostre “passeggiate” tra le montagne. I VS hanno però un lato negativo e cioè che necessitano di una grande quantità di T-ENG per funzionare. Ogni loro movimento, specialmente per quanto riguarda i salti, o il volo temporaneo (utilizzando appositi propulsori), consumerà moltissima energia, che una volta esaurita, renderà inutilizzabile il vostro mezzo di locomozione. Ad ogni modo, i VS rappresentano sicuramente l’aspetto più divertente di questo titolo, visto che una volta “a bordo”, vi sarà possibile distruggere un’intera ondata di akrid senza particolari difficoltà.

Comparto TecnicoTecnicamente parlando il titolo si presenta su livelli elevati. La qualità grafica delle ambientazioni è di primo livello e la cura dei dettagli vi sorprenderà; gli effetti delle armi, sono anch’essi di buona fattura, soprattutto per quanto riguarda lanciarazzi o esplosivi in generale. Le animazioni dei vostri nemici, soprattutto per quanto riguarda i “boss” di fine livello, sapranno emozionarvi contribuendo a rendere speciale l’atmosfera di questo titolo. Ad ogni modo, la sua straordinaria veste grafica potrebbe rivelarsi più un difetto che un pregio; per godere di questo titolo in maniera adeguata, sarà infatti necessario un PC dotato di grandi risorse a livello di hardware, senza le quali vi sarà difficile giocare in maniera del tutto fluida; abbassando il livello dei dettagli la situazione dovrebbe migliorare sensibilmente, ma non aspettatevi miracoli, soprattutto se avete un PC che raggiunge solo i requisiti minimi di installazione. Dal punto di vista del sonoro, Lost Planet si attesta su degli standard discreti; la qualità del doppiaggio (esclusivamente in inglese), lascia un po’ a desiderare, ma gli effetti sonori dei VS e delle armi, riescono a sopperire pienamente a questo difetto. Dal punto di vista del gameplay, il titolo dimostra alcuni limiti non trascurabili; Wayne presenta una lentezza nei movimenti davvero esasperante in alcune situazioni ed il sistema di controllo con mouse e tastiera, appare alquanto ostico; ad ogni modo, nel caso doveste trovare le stesse difficoltà, che purtroppo ho affrontato anch’io, vi sarà possibile utilizzare un comodissimo game-pad, con il quale sicuramente, vi sarà più semplice giocare. La longevità non rappresenta sicuramente uno dei punti forti di Lost Planet; le poche missioni disponibili, non vi terranno impegnati per molto, soprattutto se giocate alla difficoltà base ed il multiplayer, appare, almeno per ora, inutilizzabile, vista la difficoltà di connessione e la penuria di sfidanti disponibili. Restiamo comunque fiduciosi, nella speranza che venga ottimizzata in modo da essere resa appassionante, almeno quanto la sua controparte per Xbox360.

HARDWARE

Requisiti MinimiWindows XPProcessore: Dual-Core RAM: 1GBScheda Video: Nvidia 7800 / ATI X1800 compatibile con Direct X10Spazio su disco: 7GB

Requisiti ConsigliatiWindows VistaProcessore: Dual-Core RAM: 2GBScheda Video: Nvidia 7800 / ATI X1800 o superiori compatibili con DirectX10Spazio su disco: 7GB

MULTIPLAYER

Sono presenti le seguenti modalità, tutte fino a16 giocatori:Eliminazione, Eliminazione Team, Fuggitivo, Conquista Stazione Dati

– Grafica di primissimo livello

– Azione frenetica

– Ambientazione affascinante

– Poco longevo

– Mancanza di check-point

– (Al momento della recensione) Difficoltà di connessione nelle partite multiplayer

6.7

“Lost Planet: Extreme Condition” mantiene il suo fascino anche in quest’edizone PC; la sua ottima veste grafica, unita ad un’atmosfera adrenalinica, di chiaro stampo “arcade”, improntata sull’azione pura, saprà regalarvi qualche ora di sano divertimento; nonostante tutto, alcuni difetti di gameplay sono innegabili, ma passano in secondo piano quando si è impegnati a trucidare orde di alieni assetati di sangue.

I notevoli requisiti di sistema, richiesti per un funzionamento ottimale, purtroppo rendono questo titolo fuori dalla portata di molti; se non siete tra coloro che dispongono di un hardware abbastanza potente da gestire tutto questo “ben di Dio”, vi consiglio vivamente di orientarvi altrove, altrimenti rischiereste di passare gran parte del vostro tempo ad imprecare verso il vostro PC.

Speriamo infine che venga rilasciata una patch di aggiornamento per rendere accettabili le partite multiplayer in internet che attualmente mostrano parecchi problemi. Il problema non è da sottovalutare considerando che la modalità single player potrebbe durarvi poco più di sei-sette ore.

Dispiace infine sottolineare ancora una volta come troppo spesso i porting da console vengano penalizzati da una mancanza di attenzione adeguata nel processo di conversione che si manifesta spesso in una mancanza di ottimizzazione grafica o della modalità multiplayer.

Voto Recensione di Lost Planet: Extreme Condition - Recensione


6.7