Anteprima

LittleBigPlanet 3

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Dopo l’annuncio avvenuto durante la conferenza Sony a Los Angeles, LittleBigPlanet 3 ha dovuto fare i conti col chiacchiericcio dei fan, un po’ sorpresi dal passaggio di testimone avvenuto da Media Molecule a Sumo Studios. Dopo aver provato la beta messa a nostra disposizione e aver scoperto le novità che stanno alla base di questo nuovo capitolo della serie, ci sembra piuttosto evidente come ogni tipo di timore nato dalla transizione da uno studio all’altro risulti infondato, soprattutto per via di quel feeling unico che è rimasto sostanzialmente identico agli altri due capitoli.

Little Big World
L’intenzione di Sumo Studios è chiara sin da subito: la formula di LittleBigPlanet non va in nessun modo cambiata; semmai, va elogiata con un approfondimento corposo, mirato a tutto ciò che ne ha decretato il successo negli anni. Non sarebbe dunque sbagliato affibbiare a LittleBigPlanet gli appellativi del tipico seguito “bigger, better and more badass”, se non fosse per il fatto che i sackboy – e altri personaggi dalle caratteristiche inedite – facciano la stessa tenerezza di allora. A proposito di nuovi personaggi, riprovando il livello mostrato durante le fiere di settore con più calma, è chiaro come alcune loro caratteristiche vadano a cambiare sensibilmente l’approccio ai livelli, ora più complessi e ricchi di soluzioni alternative. Basti pensare alla possibilità di rimpicciolirsi e ritornare grandi da un momento all’altro, alternando quindi passaggi molto più rapidi ad altri in cui il maggior peso del personaggio diventa fondamentale. Sorprendenti invece i cosiddetti Pop-It puzzles, ossia dei livelli creati appositamente per introdurre nuove possibilità di creazione e di modifica della fisionomia degli stage, utili soprattutto per chi non è avvezzo alla meccaniche della serie. Come in un lungo e articolato tutorial privo di momenti noiosi, veniva messa in evidenza la capacità del nostro sackboy di aprire il pannello e scegliere diverse opzioni di modellazione in tempo reale, da applicare su alcune piattaforme che avremmo utilizzato di lì a poco. Giusto per fare qualche esempio, in prossimità di un baratro si poteva creare un ponte di forme e dimensioni variabili; si potevano trascinare degli oggetti, incassarli o farli fuoriuscire dallo sfondo. E ancora, si poteva agire direttamente sugli angoli di certi oggetti, al fine di rendere una salita meno aspra o la curva di uno scalino più dolce rispetto al suo stato originario. Alcune piattaforme a forma di triangoli scaleni potevano essere ruotate, spostate e inserite dove erano utili, a dimostrazione del fatto che adesso, tra le altre cose, c’è la necessità di agire anche in modo non proprio canonico, ragionando come se si affrontassero dei veri e propri puzzle. Puzzle che certamente si mostrano maggiormente complessi rispetto a quelli appena accennati nei due precedenti capitoli. In questo senso, avere una vasta gamma di opzioni nelle fasi di creazione aiuta a proporre soluzioni di gioco decisamente più profonde, e gli oltre settanta tool aggiuntivi ne sono la prova più lampante.

Pianeti condivisi
Cimentarsi nelle proprie creazioni, in LittleBigPlanet 3 significa essere pronti a ideare qualcosa di sensibilmente più vasto di un semplice stage. Adesso, oltre ad agire sul design di un solo livello, si può dare vita a una sorta di world map per riempirla di più stage che si collegano tra di loro consecutivamente. Ciò è possibile soprattutto grazie a un editor più raffinato e potente, che lascia maggiore spazio alla creatività e dà modo di generare dei mini mondi molto più densi e stratificati. Gli utenti più esperti e tutti coloro che hanno effettivamente modo di disporre di parecchio tempo, avranno delle soddisfazioni enormi e si sentiranno molto meno limitati rispetto a prima, e come se non bastasse, è stata anche introdotta la possibilità di personalizzare i propri power up. Considerate inoltre che esiste un “tool meteo” attraverso cui controllare le forze della natura in modo insolito e creativo, e che si può persino fare in modo che i giocatori accettino delle quest e che li trovino in giro per il mondo. Adesso, sommate tutte queste nuove caratteristiche insieme e otterrete la scala presentata da questo terzo, massivo, capitolo. Noi ce ne siamo resi conto in modo evidente quando ci siamo lanciati nella giungla dei livelli creati dagli utenti, alcuni molto semplici, altri di una complessità mai vista prima d’ora. Uno in particolare, era strutturato in modo tale che al termine di una sezione da tre minuti circa, ne cominciasse un’altra ancora più lunga e complicata da superare, dimostrando così come ai creatori vengano dati anche gli strumenti per ideare uno sviluppo controllato della difficoltà, da gestire su un percorso più lungo. Non tutti gli stage erano però perfetti, e dobbiamo purtroppo segnalare qualche glitch che di tanto in tanto si presentava. Un livello ne era addirittura devastato e risultava impossibile da giocare, con pedane che si immergevano nel nulla e una buona metà della schermata che perdeva tutta la sua visibilità, rendendo praticamente impossibile l’avanzamento. Stiamo sempre parlando di una beta, è chiaro, ma in questi casi si tratta di problemi ben più gravi di semplici sbavature. Ad onor del vero, si è trattato di un caso isolato, e con ogni probabilità l’utente ha usato i tool di creazione in una maniera non prevista dal gioco; ma questa – e non c’è nemmeno bisogno di sottolinearlo ulteriormente – non deve essere una scusante.Tecnicamente, trattandosi di un titolo cross-gen, non c’è da rimanere a bocca aperta: LittleBigPlanet 3 è leggermente migliorato, ma è anche castrato da alcuni limiti imposti dalla sua natura.

– Editor dei livelli incredibilmente profondo

– Nuovi tool, nuovi modi di creare i livelli, nuovi power up personalizzabili

– Le inedite creazioni della community, unite a quelle importabili, garantiscono ore e ore di gioco

La beta di LittleBigPlanet 3 dimostra in modo inequivocabile in che direzione vogliono spingersi gli sviluppatori. Non ci saranno rivoluzioni al sistema di gioco, ma si sta facendo di tutto per potenziare ogni suo singolo aspetto, a partire da una modalità di creazione più corposa e ricca di opzioni, fino ad arrivare a una gestione dei livelli più intelligente, ampia e soddisfacente.