Anteprima

Legrand Legacy

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Il mercato videoludico è sempre in costante evoluzione e, a causa delle costanti innovazioni, è sempre più difficile trovare prodotti che abbiano mantenuto un’impronta “classica”. L’obiettivo di SEMISOFT, team di sviluppo indonesiano, pur andando contro tendenza,è proprio quello di riuscire a creare un JRPG classico, nei contenuti e nella forma, come Suikoden e Legend of Dragoon: è così che nasce il progetto Legrand Legacy.
Un progetto ambizioso
SEMISOFT ha deciso di affidarsi ad una campagna Kickstarter per riuscire a trovare i fondi necessari per il completamento di questo gioco. A differenza di molte campagne odierne, il team ha deciso di non rilasciare semplicemente qualche informazione e un trailer, ma di fornire una demo piuttosto corposa a tutti coloro che la desiderino (per farvi un’idea, può essere completata in un tempo che va dalle due ore e mezza a tre ore). Questa rappresenta una versione pre-alpha del gioco e ci permetterà di giocare tutta quella che, al momento, rappresenterebbe la fase iniziale del gioco. Una scelta sicuramente vincente, poiché grazie a questa si può immediatamente vedere quali sono le potenzialità di questi talentuosi sviluppatori, segnalare tutti i bug riscontrati agli sviluppatori e, in aggiunta, dare un proprio feedback. Nel caso in cui il pacchetto ci avesse convinto potremmo direttamente decidere di finanziare la campagna subito dopo. L’abbiamo dunque provata e non mancheremo di raccontarvela nel testo qua sotto.
Impugnate le armi!
Il gioco si apre con una cutscene in computer grafica ben curata: interpreteremo Finn, un giovane schiavo costretto a combattere nell’arena come un gladiatore, contro l’attuale campione. Dopo una breve sessione di tutorial al termine della quale il nostro eroe sembra spacciato, si apre un’altra cutscene in cui il nostro eroe, a sorpresa, infligge un colpo pesante contro il l’avversario, vincendo lo scontro. Finn deciderà di non ucciderlo: questo gesto colpisce un anziano che decide di comprare la sua libertà, avendo bisogno di aiuto per attraversare un pericolosissimo deserto; inizia così la nostra avventura. Il combattimento, come scritto prima, è a turni: vi sono quattro possibili azioni: Attack (attacchi standard con l’utilizzo della nostra arma), Grimoire (attacchi magici), Misc (altre azioni, come difendersi, muovere il personaggio o fuggire dallo scontro) ed Item (per utilizzare un oggetto equipaggiato). L’innovazione del sistema di combattimento sta tutto nell’utilizzo di alcuni Quick Time Events (che in questo gioco vengono denominati ACT – Action Circle Tempo) quando avremo scelto le azioni desiderate: apparirà un cerchio sulla parte alta dello schermo, e bisognerà provare a selezionare la direzione richiesta (su, giù, destra o sinistra) quando la levetta all’interno del cerchio sarà all’interno della zona verde: se ci riusciremo, l’attacco sarà più forte, infliggendo più danni; se sbaglieremo di poco, faremo comunque un attacco standard; se falliremo, il nostro attacco farà meno danni o addirittura fallirà. Lo stesso sistema viene effettuato per gli attacchi dei nostri nemici, ma per difenderci dai loro colpi: più saremo precisi, meno danni subiremo.
Il tempismo e la strategia sono tutto
Scegliendo un attacco normale attaccheremo il prima possibile, in contemporanea agli avversari se anche loro avessero deciso di attaccare normalmente; se invece sceglieremo di attaccare con un Grimoire, saremo gli ultimi, per la necessità di caricare l’attacco. Sia per gli attacchi normali che per gli attacchi magici, vi sono debolezze e resistenze da dover tenere in considerazione: ognuno dei personaggi e dei nemici ha un elemento di attacco ed un elemento speciale, tutti bilanciati con debolezze e vantaggi. Ad esempio: gli attacchi fendenti (slash, che sono quelli appartenenti al nostro protagonista) sono più efficaci contro i personaggi del tipo perforanti (pierce), ma meno rispetto a quelli ad impatto (impact). Lo stesso discorso vale per gli attacchi magici; sempre prendendo in considerazione l’elemento di Finn, il fuoco (fire) è più efficace contro i nemici del tipo terra (earth), ma più debole contro quelli di tipo acqua (water). Il gioco ci aiuterà comunque a tenere conto di tutto questo prima di selezionare il nemico: se il riquadro diventa blu, significa che il nostro attacco sarà poco efficace, viceversa se rosso. Sarà importante scegliere anche dove posizionare i nostri personaggi, se frontalmente o nelle retrovie: l’ideale è schierare i personaggi fisici davanti, e indietro quelli che possiedono attacchi a distanza (come maghi ed arcieri); possiamo naturalmente scegliere di schierare comunque un personaggio fisico indietro, ma facendo così gli impediremo di effettuare attacchi normali, qualora non possieda quelli a distanza. Quando dovremo decidere quale attacco effettuare, bisognerà tenere conto anche di un’altra importante feature di gameplay: attaccando normalmente si potrebbe avere la possibilità di interrompere un attacco nemico. L’eventualità è più probabile che si verifichi se l’attacco dovesse abbastanza forte e contro qualcuno che sta caricando un Grimoire. Purtroppo anche i nemici possono fare lo stesso e interrompere così un nostro attacco magico.
Un mondo disegnato a mano
E’ dunque importante utilizzare il cervello durante gli scontri, e capire quando attaccare e come; il gioco fa capire fin da subito di non voler perdonare facilmente gli errori, diventando impegnativo fin dai primi combattimenti. Ci è sembrato che garantisca un giusto livello di sfida, ma nulla di insuperabile: l’importante è prendere subito dimestichezza con i QTE e con le meccaniche di gioco. Dopo aver effettuato un determinato numero di attacchi (magici e non), si caricherà una barra speciale, quando si sarà completata, potremo utilizzare un attacco potentissimo, che può essere utile per sbarazzarsi in tempi brevi di nemici particolarmente problematici. L’apprendimento di nuovi Grimoire si verificherà aumentando le nostre statistiche. Una volta saliti di livello, il gioco ci informerà su che valori si deve raggiungere per poter imparare una nuova tecnica; il sistema sicuramente influenzerà le nostre decisioni sulle caratteristiche da aumentare, dato che alcuni attacchi magici ci sembreranno sempre più utili, avanzando di livello. La trama ci è apparsa molto interessante e ben curata, trattandosi delle prime ore di gioco siamo rimasti piacevolmente sorpresi: il potenziale c’è, e non vediamo l’ora di capire come si svilupperà nella versione completa del gioco. Gli sfondi e le ambientazioni sono tutte disegnate a mano riuscendo a garantire un ottimo risultato a schermo, grazie anche allo stile grafico che ci ha colpito fin da subito. Le animazioni e i modelli 3D non sono ancora perfetti: i movimenti a tratti appaiono innaturali e vi sono anche alcuni bug con l’utilizzo dei controller. Trattandosi di una versione pre-alpha, sono tutti dettagli che comunque ci aspettavamo, e che non vanno ad inficiare le nostre speranze su quello che potrebbe essere il futuro di Legrand Legacy.

– Trama interessante

– Sfondi disegnati a mano

– Combattimento classico ma originale

Legrand Legacy sembra avere tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio importante all’interno dei JRPG su PC. La prova ha dimostrato che un gameplay che strizzi l’occhio al passato non significhi per forza mancanza di innovazione. La versione pre-alpha ci ha infatti soddisfatto ampiamente: se volete provarla anche voi, il download è disponibile gratuitamente su Steam e sulla pagina Kickstarter del gioco, che allegheremo a questa anteprima.