Legends of Tomorrow

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Legends of Tomorrow, la serie che parla di un improbabile gruppo di eroi e criminali intenti a  lottare per salvare le sorti dell’umanità, è arrivata alla pausa natalizia della seconda stagione. A differenza delle altre serie CW, non si fa prendere troppo sul serio e punta più sul fattore intrattenimento.
Non chiamateli Eroi, ma Leggende
Dopo il sacrificio di Captain Cold nella precedente stagione, toccherà a Rip Hunter, il leader, dare la propria vita per proteggere i compagni. Servirà dunque un nuovo capo che abbia la capacità e l’esperienza di prendere decisioni difficili, ed il team deciderà che White Canary (Sara Lance) è il candidato ideale. A differenza di quanto successo con la prima stagione, in cui il cattivo di turno veniva dichiarato fin dai primi momenti, in quest’occasione ci è voluto un po’ di tempo prima di capire con chi avrebbero avuto a che fare le Leggende, ma nel finale di metà stagione è diventato evidente che sarebbe stata la Legion of Doom, attualmente composta da 3 temibili nemici visti nelle altre serie CW: l’Anti Flash, Damien Darhk e Malcolm Merlyn. Ai salvatori del tempo si aggiungerà anche Vixen e Steel, un’eroina proveniente dagli anni ’50 ed uno storico che, grazie ad una cura progettata da Atom, assume il potere di diventare interamente di metallo.
In viaggio nel tempo
Come detto prima, lo show punta più ad intrattenere che a raccontare una storia, dunque la maggior parte delle volte i personaggi risultano più che altro delle caricature, con le personalità di ognuno esagerate per provocare la battuta facile o far verificare determinate situazioni. Tra i personaggi originali, quello che è sicuramente evoluto di più è Mick Rory (Heat Wave): da criminale pazzo senza controllo è diventato una sorta di anti-eroe, complice anche il sacrificio dell’amico Captain Cold. La sua moralità verrà messa alla prova nell’ ultima puntata: l’amico gli appare più volte sotto forma di allucinazione, tentando di convincerlo ad abbandonare questo gruppo e tornare a fare ciò che gli riesce meglio, il criminale, prima di finire ucciso come lui. Per ora Mick è riuscito a resistere alla tentazione, grazie alla nuova amicizia nata con Vixen, ma viene lasciata come potenziale porta aperta per il prosieguo della stagione. Il professor Stein, in un tentativo di riparare al passato, convince la versione più giovane di sé stesso a prestare più attenzione alla moglie: il risultato è una figlia spuntata nell’attuale linea temporale; dopo averne acquisito i ricordi, il professore non vuole aggiustare la storia e “liberarsene”, e Sara Lance decide di aiutarlo a proteggerla. Anche questo può rappresentare un’interessante evoluzione della storia, sopratutto se dovesse apparire la possibilità di riportare in vita la sorella Laurel, con la nascita di potenziali conflitti d’interesse. In tutto questo non dobbiamo dimenticarci della Legion of Doom, che ruba la scena in ogni loro breve apparizione e, nel finale di metà stagione, riesce a tendere una trappola alle Leggende e rubare loro un amuleto che gli permetterà di trovare la Lancia del Destino: non sappiamo ancora a cosa effettivamente gli servirà e cosa intenderanno farci: lo scopriremo sicuramente nei prossimi episodi.. C’è quindi parecchia carne al fuoco in questo finale, ma nessuno dei punti viene sviluppato adeguatamente per generare abbastanza interesse: le ipotesi e le teorie su ciò che può avvenire dopo viene lasciato tutto in mano allo spettatore, data la natura leggera dello show.

Legends of Tomorrow non è da prendere troppo seriamente: è una serie il cui principale scopo è intrattenere. Con un po’ di attenzione in più, si riuscirebbe anche a lasciare qualcosa di più agli spettatori, dati alcuni spunti interessanti. Al momento però resta uno spettacolo senza infamia e senza lode: vedremo se in seguito riuscirà a prendere una direzione, nel bene o nel male.