Recensione

Legend of Grimrock II

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a cura di LoreSka

Quella di Grimrock è una storia emozionante. Non ci riferiamo soltanto agli aspetti narrativi del gioco, semplici e intriganti, ma anche alla gestazione di questo titolo, creato da un gruppo di sviluppatori indipendenti, uscito in sordina e riuscito a raggiungere in poco meno di tre anni la straordinaria cifra di un milione di copie vendute. Non è tanto il risultato numerico ad impressionare, quanto piuttosto il genere videoludico di questo titolo, un dungeon crawler puro e cattivo, in grado di prendere a calci negli stinchi i giocatori abituati alle esperienze contemporanee caratterizzate quasi sempre da una difficoltà accessibile e da una curva di apprendimento morbida come una scampagnata in collina. Così, a distanza di trenta mesi, ecco giungere il sequel di questo titolo che, a quanto pare, ha deciso di proseguire sulle orme del predecessore variando la formula quel poco che basta per renderla più interessante.
Naufragio
In misura analoga al precedente capitolo, il gioco si apre con la creazione dei quattro personaggi che ci accompagneranno nel corso dell’avventura. È possibile iniziare con un party standard, costituito da un guerriero, un tank, un ladro e un mago o, in alternativa, il giocatore può creare da zero i propri eroi assegnando i punti attributo e le skill, che questa volta abbandonano la suddivisione ad albero per abbracciare un impianto più classico, costituito da sedici abilità con cinque punti ciascuna. La fase di creazione è cruciale, in quanto il respec dei personaggi – salvo l’utilizzo di trucchi – non è previsto. Ne deduciamo che anche in Legend of Grimrock II ogni errore, sia tattico che ruolistico, viene pagato a caro prezzo dal giocatore.
L’avventura inizia con un naufragio su di una spiaggia misteriosa, che ci mostra la prima grande novità di questo sequel: a differenza del predecessore, incentrato su di una fuga da una torre, Grimrock II è fatto di grandi spazi aperti che costituiscono una sorta di hub da cui si diramano tutti i dungeon. Così, dopo un paio di ore di gioco piuttosto lineari, il giocatore si trova in una grande radura con al centro una torre inaccessibile, e varie strade da percorrere: non è detto che il dungeon più vicino sia il primo da affrontare, e prima di finire invischiati in qualche segreta densa di nemici troppo forti per le nostre capacità è bene procedere con cautela. Inutile ribadirlo: Grimrock II è un gioco molto difficile, e i tre livelli di difficoltà disponibili sono tutti piuttosto impegnativi e non possono essere modificati durante il gioco.
Sebbene all’inizio il giocatore non abbia la minima idea del motivo per cui si trovi sull’isola e per quale ragione debba giungere al suo centro, la trama inizia lentamente a prendere forma. Non vi sono grandi momenti narrativi: tutto è affidato alla presenza di messaggi, lettere e carteggi vari che iniziano a combaciare come i pezzi di un grande puzzle: comprendere a fondo la storia di Grimrock II è soltanto una delle grandi sfide presentate dal gioco, e in tutta onestà avremmo preferito una maggiore magnanimità da parte degli sviluppatori in questo frangente.
Vecchia scuola
Il gameplay di Grimrock II è fedelmente ricalcato su quello del predecessore, che a sua volta si rifaceva ai grandi classici del genere per MS-DOS. Così, si procede nello spazio muovendosi con uno schema a scacchiera, e le fasi di attacco prevedono un click destro sull’arma impugnata da uno dei nostri personaggi, o la combinazione di uno schema di rune per il lancio delle magie. Ogni colpo ha un tempo di cooldown piuttosto marcato, ed è dunque impossibile pensare a uno spamming continuo dei colpi. Anche il nemico più banale chiede al giocatore di mettere in atto alcune tattiche, e di spostarsi continuamente sulla griglia di gioco per evitare i colpi del proprio avversario, un aspetto che plasma l’intera esperienza e che, al contempo, mette in luce un’intelligenza artificiale dei nemici piuttosto basilare. Quando ci si trova con le spalle al muro o circondati, il combattimento diventa un vero e proprio incubo, e il senso di impotenza di fronte ai violenti colpi nemici prende presto il sopravvento: è incredibile come una situazione potenzialmente innocua possa presto trasformarsi in un game over, il tutto a seguito di un semplice movimento sbagliato. A questo si aggiunge anche la randomicità degli attacchi che, in pieno stile RPG, fanno affidamento a un lancio occulto di dadi che non sempre dà i risultati sperati. Per recuperare l’energia, oltre alle pozioni è possibile dormire, ma il tempo trascorso consuma la barra della fame che ci costringe a trovare delle provviste prima di iniziare l’esplorazione di un dungeon: la scarsità di cibo è una delle preoccupazioni maggiori per il giocatore di Grimrock II, e nei primi due o tre dungeon si giunge all’uscita affamati e pieni di acciacchi.
La meccanica di gioco si basa sulla profonda alternanza di combattimenti e fasi di puzzle solving: in breve, Grimrock II ci pone in un’area con alcuni nemici, e poi ci chiede di ragionare per proseguire verso area successiva. Spesso ci si trova di fronte a vicoli ciechi, e si passano diversi minuti ad osservare ogni singolo muro o a consultare la mappa alla disperata ricerca di un pulsante nascosto. In altri casi, la soluzione passa attraverso una concatenazione di eventi, e in generale i sentimenti di frustrazione e profonda soddisfazione creano una sinestesia che dà luogo a vere e proprie esplosioni emozionali. In altre parole, Grimrock II è un gioco che fa gioire il giocatore dopo il superamento di ciascuna prova, che tuttavia ci chiede di tenere duro e, magari, di prenderci qualche pausa di riflessione, anche lontano dallo schermo del proprio PC.
Viva la community!
Uno degli aspetti facilmente sottovalutabili di Legend of Grimrock II si riscontra nella presenza di un intuitivo ma profondo editor di livelli, che ha consentito la realizzazione di numerose mod ed espansioni gratuite giunte sullo Steam Workshop nel corso degli ultimi due mesi. La qualità di queste opere realizzate dai giocatori stessi è altalenante, ma talvolta si possono scoprire delle vere e proprie gemme che prolungano l’esperienza di gioco di diverse ore. L’editor prevede anche la realizzazione di complessi puzzle, e non ci sorprendiamo nel constatare che numerose espansioni si basano esclusivamente su questa meccanica.
In ogni caso, i contenuti originali del gioco sono di ottima qualità, e il senso di libertà di questo sequel rende l’esperienza davvero eccellente, sebbene meno lunga del previsto. Il titolo si può completare infatti in circa 25 ore di gioco, una cifra significativa visto il costo contenuto dell’opera e la presenza di una enorme quantità di espansioni gratuite.
Da un punto di vista tecnico, Grimrock II non sembra avere tratto molto vantaggio dai tre anni di sviluppo. Gli spazi aperti hanno creato una maggiore varietà negli ambienti e nei nemici, ma una volta giunti nei dungeon ritroviamo gli stessi asset presenti nel primo gioco. Inoltre, nelle foreste e nelle radure il titolo soffre da un punto di vista tecnico, con alcuni cali di frame rate e caricamenti iniziali piuttosto lunghi. Buona la colonna sonora, con un tema principale epico e davvero incisivo e capace di entrare in testa dopo pochi minuti.

– Impegnativo ma ben calibrato

– Sfide straordinariamente soddisfacenti

– Struttura più aperta del predecessore

– Editor profondo e splendida community

– Poche novità

– Qualche problema tecnico minore

– IA basilare

8.5

Nonostante siano passati tre anni, Legend of Grimrock II prosegue sulle orme del proprio predecessore, senza stravolgerle. Tuttavia, il materiale di partenza è invecchiato straordinariamente bene, e questo sequel migliora alcuni aspetti quel tanto che basta da renderlo un gioco ancora più completo ed emozionante. Se amate i dungeon crawler, probabilmente avrete già spolpato questo gioco. Ma se siete dei giocatori alla ricerca di una vera sfida, capace di premiarvi con emozioni sempre più rare nel contemporaneo mondo dei videogiochi, Legend of Grimrock II è un titolo da non lasciarsi scappare.

Voto Recensione di Legend of Grimrock II - Recensione


8.5