Legacy of the Void: Guida ai Protoss

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a cura di Pregianza

Eccoci al secondo appuntamento con le guide di Starcraft II Legacy of the Void! Oggi parliamo dei Protoss, la razza protagonista di questo capitolo. I Protoss sono una razza difficile da utilizzare, ma ricchissima di potenziale e possibilità tattiche in battaglia. Da non pro, farò del mio meglio per spiegare ai neofiti come funzionano, e quali sono le novità di cui possono usufruire in Legacy of the Void.
Adepti al fastidio
I Protoss sono da sempre una razza che si basa MOLTISSIMO sulla microgestione delle unità. Tra le loro truppe parecchie hanno abilità attive che vanno accuratamente indirizzate contro al nemico, una caratteristica che richiede parecchio allenamento per essere padroneggiata, e può ribaltare le partite in base alla precisione e rapidità di chi li utilizza. Questa caratteristica, insieme ad unità parecchio efficaci e resistenti, ha sempre reso i Toss pericolosissimi a partita inoltrata, ma nelle precedenti espansioni questa nobile specie aliena ha sempre avuto difficoltà nelle prime fasi, ove, al di fuori di strategie estremamente aggressive e rischiose, il piano migliore era quasi sempre chiudersi in difesa, sviluppare la propria tecnologia, e picchiare duro… dopo.
In Legacy of the Void le cose sono cambiate, e nemmeno pochino. Il merito? Principalmente della nuova unità chiamata Adept, che va ad unirsi alla base Protoss composta da Stalker e Zeloti, ma ricopre la non indifferente funzione di unità da harassing per l’inizio partita.
Gli Adepti sono unità in grado di teletrasportarsi per brevi tratti, che ammazzano i worker in un paio di colpi e vantano una resistenza più che degna. A inizio partita, ormai, è il caso di utilizzarli in quasi ogni match in cui l’avversario tende ad espandersi un po’ troppo rapidamente, e in particolare contro gli Zerg sono una manna per rallentare l’economia nemica. 
Attenzione, l’adepto costa Gas Vespene, quindi per usarlo efficacemente conviene sempre costruire Gas dopo il primo Gateway (meglio se 2, nel caso si supporti una strategia mista al robotico). 
Non pensiate inoltre di utilizzarlo totalmente al posto degli zeloti (o pensateci solo se andate di Robo pesante e tralasciate i Gateway). I simpatici soldatini lamati dei Protoss rimangono il cuore di un’armata base, un modo fantastico per bruciare minerali extra, e perfetta carne da macello in battaglia. Sono in generale una scelta migliore degli Adepti in un’armata mista al di fuori delle fasi iniziali, nonostante gli Adepti rimangano comunque forti abbastanza da rappresentare un’unità utile anche mid game. 
L’arte dello Stalkering
Gli Stalker sono un’altra base fondamentale degli eserciti Protoss. La loro abilità Blink assicura a un Protoss di controllare il campo di battaglia con spostamenti continui e difficili da prevedere, che in uno scontro diretto permettono a volte di vincere anche contro forze all’apparenza più poderose. Sono inoltre un’ottima unità antiaerea (anche contro unità aeree dal gran range, proprio per la loro capacità di inseguirle a forza di blink), e tantissimi Protoss li usano ancora. Fatelo anche voi brava gente, saranno spesso il cuore della vostra armata.
Le Sentry, dal canto loro, hanno perso leggermente importanza ora che le strategie strambe iniziali sono più rade, ma restano un’unità importantissima per chi è abile nella micro. I loro campi di forza possono ancora tagliar fuori le armate da uno scontro, e aiutare a difendere la base in entrata contro avversari molto aggressivi se si utilizza una strategia di sviluppo rapido.
Gateway Mon Amour
La grande forza dei Protoss è sempre stata anche la possibilità di fare un bel warp di unità ai piloni. Nei precedenti capitoli il Warp era una strategia fondamentale dei Toss, si piazzavano dei bei piloni nelle vicinanze della base nemica, 3-4 gateway, e  via al massacro. In Legacy of the Void il tempo del warp però è cambiato del tutto. Ora teletrasportare unità vicine alle proprie strutture richiede pochi secondi, ma farlo a un pilone lontano obbliga ad aspettare parecchio. Questo rende dei bersagli facili contro nemici che scoutano decentemente, e indebolisce di brutto strategie come quella citata sopra. Attenzione però, andare di 4 gateway con un Protoss rimane una strategia viabilissima, specie se si usa a dovere l’harassing degli adepti. Un’altra chicca per chi ama warpare? I Warp Prism. I tempi restano quelli, ma il Warp Prism in Legacy of the Void non è più fatto di vetro. Ora ci vuole del tempo a distruggerli, e questo li rende dannatamente efficaci per attacchi da più direzioni con i Protoss a partita inoltrata. Tenetelo a mente.
Robot e cieli
Le unità robotiche dei Protoss sono una tecnologia in cui può valer la pena investire. I Colossi non sono particolarmente grandiosi a livello di costi, ma fanno male ai grossi gruppi di nemici. Gli Immortal, poi, restano una grandissima unità in battaglia contro armate numerose. Per fare un esempio, un counter diretto agli eserciti di Roach e Ravager degli Zerg è spesso una combinazione di Immortal e Stalker. 
Si aggiungono spesso anche unità aeree come i Void Ray nel mix, anche perché in aria i Toss hanno una certa efficacia, derivante anche dal potenziamento delle Carrier. Ora questi bestioni fanno malissimo, e nelle partite che vanno avanti a lungo sono pericolosissime in un’armata.
Non dimenticatevi poi delle fenici. Oltre a essere una buona anti aerea, sono particolarmente fastidiose in gruppetti per fare harassing ai worker, o eliminare unità statiche come i Siege Terran.
Sempre tornando al robotico, il Disruptor è un’ulteriore ottima aggiunta alle armate Protoss. Utilizzarlo a dovere permette di ripulire gigantesche “palle” di unità come le bioball Terran o i grupponi di Zerg. Ma tenete a mente che contro giocatori particolarmente abili nella micro potrebbero risultare inefficaci. 
Chiudiamo con qualche consiglio generale, al solito:
– Il Mothership Core e la sua abilità Time Warp, insieme al Distruptor permette di fare disastri se usata a dovere. Il nemico semplicemente non scappa.
– Contro gruppi di nemici non sottovalutate mai il potere dei Templar. Le tempeste psioniche sono devastanti, ma non spammatele, usarle con parsimonia e furbizia impedirà ai nemici di schivarle. Osservate i loro movimenti prima di attivarne un’altra.
– Il Mothership Core può essere molto utile per difendersi a inizio partita se si punta a una strategia Robo. Il Photon Overcharge può salvarvi le chiappe nei momenti bui.
– Coi Templar nell’armata occhio ai Ghost Terran. Gli EMP rimangono il vostro incubo peggiore.
– Rimembrate che anche i Protoss possono chiudere l’entrata alla base con un Gateway ben piazzato, un pilone, e uno Zelota a guardia dell’entrata. Al solito, avere un paio di Sentry rende la base invalicabile per qualche secondo extra.
– Una base Protoss supporta al massimo 4 strutture produttive. Quindi che andiate di Gateway o Robotics, non esagerate.
– Gli Observer restano importantissimi da costruire se l’avversario punta allo stealth, e in generale permettono di avere un bel controllo della mappa. Voi scoutate sempre per capire se strategie simili sono in atto.
– Il Nexus può velocizzare le produzione col Chrono Boost. Usatelo sempre dove più utile. Migliora sensibilmente la vostra produzione di unità in base alle necessità.
– La corsa all’espansione folle non fa parte della genetica Protoss. Un paio di basi supporteranno la vostra offensiva piuttosto a lungo. Attenzione comunque, allargarsi resta necessario, specialmente in Legacy of the Void, quindi non sedetevi eccessivamente su due espansioni se la partita si allunga.
– Se basate la vostra offensiva sulle unità Gateway, gli upgrade della Forgia non vanno dimenticati. Mai.