Recensione

Legacy of Kain: Defiance

Avatar

a cura di Iori Yagami

Fin dalla sua prima uscita la saga di Kain (Blood Omen, 1996) e Raziel (Soul Reaver, 1999) ha riscosso un incredibile successo, merito dell’ottimo gameplay e della splendida atmosfera gotica dei titoli. Non a caso il fortunatissimo Soul Reaver ha raggiunto il primato di miglior action/adventure dell’epoca a 32 bit (convertito successivamente anche sul Dreamcast).Ma Soul Reaver non è “solo” un action game, o una delle classiche avventure con gli enigmi da risolvere. La saga creata da Crystal Dynamics ha qualcosa di più, qualcosa che la rende speciale e diversa dagli altri titoli del genere. Cosa rende speciale la saga di Nosgoth? Fin troppo facile rispondere al quesito: la sceneggiatura. Non esagero se vi dico che la storia narrata nella saga di Blood Omen e Soul Reaver (quest’ultima in particolare) è la più bella e coinvolgente mai scritta per un videogame, una trama elaborata con tale abilità da rimanere sempre con il fiato sospeso di fronte ai numerosi colpi di scena presenti nelle sceneggiature dei giochi.La storia che caratterizza i due vampiri più famosi e carismatici del mondo videoludico si dipana già da tempo attraverso due trame parallele, ovvero Blood Omen per Kain e Soul Reaver per Raziel. Giunti ormai a due capitoli per parte, per entrambe le saghe, Eidos ha deciso, per il quinto titolo della serie, di riunire la saga finalmente in un solo capitolo: Legacy of Kain: Defiance.All’E3 dello scorso anno Eidos ha presentato LoK Defiance come una novità assoluta all’interno stesso del gioco, promettendo grandi cose. Vedremo nel corso dell’articolo cosa è stato effettivamente “rivoluzionato” e se il gameplay ne ha giovato dei cambiamenti. Ma prima di svelare le nuove particolarità di LoK Defiance daremo uno sguardo alla splendida storia del gioco.

Fear of the Dark.Lo scenario in cui sono ambientate le vicende narrate in Soul Reaver è la tormentata terra di Nosgoth. Qui troviamo i due personaggi principali della storia: Kain e Raziel. Kain è un uomo diventato vampiro che, nel corso dei secoli e dopo dure lotte di potere, è divenuto il sovrano della sua stirpe vampiresca. Raziel un tempo era un guerriero del sacro ordine Sarafan, un valoroso cacciatore di vampiri, che dopo la sua uccisione (da parte di Kain) è divenuto lui stesso un vampiro al servizio del suo sovrano. Ma Raziel era già destinato a qualcosa di grande, qualcosa che lo avrebbe reso speciale dagli altri vampiri. Una diversità che lo ha portato a evolversi prima del suo re Kain.Questi, indignato del potere che stava crescendo in lui (a riprova anche delle ali sfoggiate dal protagonista), decise di eliminarlo gettandolo nel Fiume delle Anime. Ma Raziel fu salvato in qualche modo dal Dio Antico, che lo condusse a scoprire le prime sconvolgenti verità del suo passato e a guidarlo nel primo confronto con il malvagio re dei vampiri Kain. Raziel è ora uno spettro divoratore di anime che riuscendo a varcare le porte del mondo spettrale ed entrando in quello materiale cerca vendetta nei confronti di Kain.Il malvagio re dei vampiri utilizza la macchina del tempo progettata da Moebius e fa in modo che Raziel lo segua attraverso le epoche passate. Il destino sembra giocare con le loro vite facendoli incontrare e scontrare all’infinito. Quali insidie ha preparato il subdolo Moebius, il tessitore del tempo, e cosa aspetta ai due protagonisti? E la spada leggendaria Soul Reaver, che era stata forgiata per Raziel, perchè può essere maneggiata anche da Kain? Il destino ha permesso ad entrambi di impugnarla, ma la verità è ancora celata nelle sabbie del tempo. Ci sono ancora tanti interrogativi rimasti irrisolti ma presto i nodi verranno al pettine… Senza dimenticare che il destino di Raziel è legato a Nosgoth.In questo Legacy of Kain Defiance vestiremo i panni di entrambi i protagonisti, alla ricerca della verità contro un nemico comune, verso l’inevitabile incontro finale. Finalmente scopriremo molti particolari rimasti irrisolti nel capitolo precedente (Soul Reaver 2) e avremo una risposta alle nostre domande.

I Seguaci di Kain…Sviluppato dai talentuosi Crystal Dynamics (già artefici del successo dei capitoli precedenti), questa nuova avventura nelle misteriose terre di Nosgoth ci permette di impersonare sia Raziel che Kain. Questa è la vera (e più interessante) novità proposta da LoK Defiance, che modifica leggermente il già collaudato gameplay.Il titolo riprende una struttura del tutto simile a “Devil May Cry”, con l’aggiunta di una maggiore componente narrativa e una buona separazione tra i due protagonisti. Questi verranno controllati a ruoli alterni e ognuno di loro è contraddistinto da caratteristiche diverse.La struttura di gioco rimane comunque la stessa: azione ed esplorazione, con la risoluzione di enigmi. Se strutturalmente il gioco non sembra aver subito grandi cambiamenti il gameplay invece si mostra ora finalmente più vario, proprio grazie alla presenza di due personaggi giocabili. Infatti grazie alle differenti caratteristiche di Raziel e Kain il gioco risulta più dinamico e l’efficacia del sistema di controllo ci permetterà di effettuare un gran numero di mosse corpo a corpo (tra combo e attacchi speciali) oltre alla possibilità di usare una serie di poteri sovrannaturali.Nei combattimenti avremo a disposizione una buona varietà di mosse che, come da tradizione, potranno essere incrementare con l’avanzare del gioco. La frenesia dei combattimenti viene “sapientemente” interrotta da ottimi filmati di intermezzo, che come sempre regala al gioco un’azzeccato look cinematografico. Ed è la splendida storia del gioco, con quella sua atmosfera da “colossal” gotico, a tenere incollati i giocatori al monitor, con le sue mille rivelazioni e colpi di scena dosati ad opera d’arte. All’azione frenetica dei combattimenti verranno alternati i classici enigmi da risolvere, che renderanno l’esperienza di gioco un pò più varia. Questi non sono mai particolarmente difficili e sono legati in modo particolare alle caratteristiche dei due protagonisti. Con Kain ad esempio il gameplay sarà improntato maggiormente sull’azione e i rebus da risolvere saranno però più facili del previsto. Con Raziel avremo invece, oltre all’azione, anche una maggiore componente esplorativa, con i relativi enigmi da risolvere. Questi sono leggermente più impegnativi rispetto a quelli di Kain, ma comunque mai troppo difficili al punto di rimanere impantanati in un luogo per tanto tempo.Tra le caratteristiche di Kain troviamo la telecinesi, utilissima per spostare gli oggetti ma anche per la risoluzione di alcuni puzzle, succhiare il sangue alle proprie vittime e la trasformazione in nebbia per passare attraverso le grate.Con Raziel avremo invece le caratteristiche ben note, come ad esempio quella di passare dal piano spettrale al materiale (e viceversa), utile tra l’altro anche per raggiungere delle locazioni altrimenti irragiungibili, e di succhiare l’anima dei nemici per implementare l’energia vitale del personaggio.

La vendetta di Raziel.Se LoK Defiance diverte e affascina il giocatore con le caratteristiche appena citate di certo non è da meno anche l’aspetto visivo del gioco. Infatti un’ulteriore qualità del titolo di Crystal Dynamics è l’ottima realizzazione tecnica, che lascia letteralmente stupiti ed incantati da tanta meraviglia su schermo.I fondali dei vari stage sono semplicemente stupendi: tutto è altamente evocativo e suggestivo, a cominciare dalle splendide costruzioni di architettura gotica, o agli ambienti esterni. Da citare anche gli innumerevoli effetti speciali di cui è provvisto il titolo, come ad esempio i suggestivi effetti di luce.Rispetto a Soul Reaver 2 le migliorie grafiche sono decisamente consistenti. Ad esempio si può citare lo spettacolare passaggio di Raziel al mondo spettrale, ora impreziosito ulteriormente da bellissimi effetti di deformazione superiori ai prequel in tutti i sensi.Tutto l’insieme di personaggi e fondali sono arricchiti da splendide texture, corpose e realistiche, condite da una colorazione davvero eccezionale. Lok Defiance porta una ventata di novità all’interno della saga grazie alla stupefacente regia. Le riprese della telecamera lasciano decisamente a bocca aperta per la spettacolarità e la sensazione di ariosità che si respira. Questo aspetto, maggiormente “cinematografico”, sicuramente piacerà ai fans della saga che cercano un pò di innovazione in più. Immancabili poi le numerose sequenze di intermezzo, che aumentano l’atmosfera cinematografica di cui è intrisa il gioco.Le animazioni di Raziel e Kain sono eccezionali e molto realistiche. Forse la stessa cura non è presente anche nei nemici, la cui differenza nelle fisionomie è poco varia, ma di fronte ad una realizzazione e ad un’atmosfera così densa questo aspetto risulta decisamente secondario.In quanto a fluidità generale il gioco si è comportato egregiamente senza dare alcun problema, dimostrando la grande versatilità del motore 3D.Il sonoro è un’altra perla di rara bellezza. Il commento musicale è sempre azzeccato ad ogni situazione e tutto questo giova sensibilmente al coinvolgimento generale. Anche gli FX sono curati come sempre ed estremamente puliti. Buono anche il doppiaggio presente nel gioco.

La resa dei conti.Dal punto di vista della giocabilità LoK Defiance propone una struttura già ampliamente collaudata a base di azione ed esplorazione. Ai combattimenti si alterneranno infatti alcuni puzzle da risolvere, cosa a cui la saga ci aveva abituato. Ad ogni modo rimane abbastanza pregevole l’innovazione di aver “riunito” le due saghe parallele in un unico gioco, controllando a turni sia Raziel che Kain.Questo importante cambiamento ha portato una buona varietà di situazioni all’interno del gameplay tipico della serie, costringendo il giocatore ad adeguarsi alle caratteristiche personali dei due storici nemici. Con Kain si privilegia principalmente l’azione mentre con Raziel, oltre ai combattimenti, avremo una visione di gioco un pò più metodica, come del resto accadeva nei precedenti capitoli di Soul Reaver.Il sistema di controllo è come sempre facile ed intuitivo e non crea alcun problema. Forse l’unico neo è rappresentato dal sistema di inquadrature, la cui telecamera a volte da un pò di fastidi, ma una volta fatta l’abitudine si potrà facilmente sorvolare sulla faccenda. Naturalmente per giocare al meglio (in tutti i sensi) a LoK Defiance è consigliabile munirsi di un bel joypad, sicuramente più adatto di una tastiera a supportare l’azione di un gioco del genere.La semplicità di alcuni rebus da risolvere e la non eccessiva IA dei nemici fortunatamente non intacca il fattore longevità del titolo. LoK Defiance è infatti molto giocabile e fa della classe pura il suo punto a favore. Grazie alla splendida sceneggiatura e al look cinematografico il gioco tiene ben vivo l’interesse per tutta la sua durata e anche oltre. Infatti anche una volta finito LoK Defiance si lascia rigiocare sempre con immenso piacere in virtù dei pregi appena citati. Inoltre i cambiamenti apportati si integrano bene con altri elementi già provati nelle serie precedenti, come il potenziamento e la crescita dei personaggi. Insomma il connubio tra azione e avventura regge ancora a meraviglia e sia i fans della serie che gli appassionati del genere avranno pane per i loro denti!

HARDWARE

Requisiti hardware: Windows 98 second edition, 2000, XP, Pentium III, 128MB di RAM, scheda video da 32Mb come minimo, scheda audio compatibile, Compatibilità con la DirectX 9.0 lettore CDROM 4x, 2000 MB di spazio su disco fisso, mouse o tastiera. CONSIGLIATO P4 1.3 Ghz, 256MB di RAM, scheda video da 64MB di RAM, scheda audio con supporto EAX

Sistema di prova: il gioco è stato testato su un Pentium 4 2.4 GHz, 512 MB di RAM, scheda video GeForce 4, scheda audio Sound Blaster Live 1024.

MULTIPLAYER

Assente.

Splendida grafica e sonoro.

Ottima trama e atmosfera generale.

Un grande ritorno!

Originale l’idea di unificare la saga.

Buona la varietà.

IA dei nemici poco impegnativa.

Alcuni enigmi sono semplici da risolvere.

8.2

Fino a qualche anno fa l’idea di poter giocare con Raziel e Kain in un’unico gioco era abbastanza improbabile ma ora Crystal Dynamics ha realizzato l’impossibile. L’idea di unificare le due saghe si è rivelata decisamente vincente e l’utilizzo alternato dei due protagonisti ha indubbiamente reso più vario il già solido e collaudato gameplay della serie. Il tutto è condito come sempre da un’ottima storia dark “cinematografica”, ricca di mistero e colpi di scena, e da una splendida veste grafica.

A conti fatti il titolo di Crystal Dynamics ne esce vincente sotto tutti i punti di vista e considerando la qualità del titolo sarebbe un vero peccato lasciarselo sfuggire. Legacy of Kain Defiance si presenta come uno dei migliori action/adventure usciti negli ultimi tempi e merita l’acquisto da parte di ogni possessore di PC appassioanto del genere. Se poi siete già fans della saga sapete già cosa fare…

Voto Recensione di Legacy of Kain: Defiance - Recensione


8.2