La realta' di Persona

Avatar

a cura di Jeegsephirot

Dopo 4 anni dal suo annuncio, Persona 5 finalmente è uscito ed è a disposizione di tutti gli appassionati sparsi in giro per il mondo. A noi occidentali è costato qualche mese di attesa in più, ma considerata l’accoglienza che ha ricevuto dalla critica (la nostra in primis) possiamo tranquillamente dire che ne è valsa la pena.Come tutti ormai già sapete (in caso contrario vi invitiamo a leggere la nostra retrospettiva a riguardo), il successo di Persona si concretizza nel 2006 con l’arrivo del terzo capitolo, che ridefinì completamente la struttura e gli standard della serie. A partire da Persona 3, infatti, la serie ci ha permesso di vivere il Giappone e la sua cultura in maniera più intima mettendoci nei panni di un comune liceale giapponese (con il potere di evocare demoni, certo, ma questa è un’altra storia). E in questo articolo, proprio di questo vogliamo parlarvi: di come Persona ci racconta il Giappone.

La scuolaIl contesto scolastico di riferimento nell’universo di Persona (a partire già dal primo capitolo) è sempre stato quello delle scuole superiori, che in Giappone ha una durata triennale a differenza, ad esempio, dei 5 anni italiani. Generalmente, è il periodo più “sfruttato” dai prodotti mirati ai giovani quali anime o manga, in quanto è considerato dai giapponesi uno dei momenti più belli e significativi della loro vita, quello che ricordano con più affetto e nostalgia. Amori, amicizie, esami, gite, club sportivi sono solo alcune delle tante cose che si vivono in maniera intensiva nel corso di quell’anno scolastico e che, di conseguenza, si possono rivivere anche in Persona.Giocando ai titoli della serie, la prima cosa che noterete è che l’anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo dell’anno successivo, e i giorni di scuola vanno dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 16 (tranne il sabato che è solo mezza giornata). Obbligatoria la divisa scolastica, che cambia a seconda della stagione.Periodicamente (circa ogni due/tre mesi), gli studenti vengono messi alla prova con una sequenza di esami della durata di 5 giorni, motivo per cui questo periodo viene chiamato “Shiken Jigoku” ossia L’nferno degli Esami. I risultati degli esami, vengono poi postati pubblicamente nella bacheca della scuola, questo per spronare la competizione e la voglia di primeggiare, in quanto agli studenti più bravi spesso vengono riconosciuti varie agevolazioni e privilegi. Non a caso, in Persona 3, risultare primi in classica incrementa il livello di “Charm” nei confronti degli altri studenti.

I clubQuello dei club scolastici è qualcosa che in Italia ci è totalmente estraneo, nonostante concettualmente si possano catalogare banalmente a delle comuni attività “extrascolastiche”. Nelle scuole giapponesi in realtà i club sono presi molto, ma molto, sul serio perchè pongono le basi della socializzazione e della disciplina nei giovani studenti per prepararli al futuro, difficile e complesso mondo degli adulti, che in Giappone è un argomento piuttosto scottante nonchè uno dei temi principali affrontanti in Persona 5.Le attività di club più famose e frequentate sono, ovviamente, quelle legate al mondo dello sport (come Nuoto e Kendo in Persona 3, Calcio e Basket di Persona 4), ma ve ne sono anche altre legate alla cultura come l’arte, la musica, la fotografia (Persona 3) e la recitazione (Persona 4).Ogni club deve essere composto da almeno 5 persone e richiede necessariamente la supervisione di un docente e il permesso del consiglio degli studenti, che letteralmente provvederà a fornire un budget minimo per l’acquisto di eventuali strumenti e attrezzature necessarie. Entra quindi in gioco l’importanza dell’economia e la gestione dei soldi, che sfociano in una maggior responsabilizzazione del nostro alter ego. Gli orari adibiti ai club sono quelli pomeridiani, dopo l’orario di pranzo, e spesso si possono prolungare fino a tarda sera in vista di avvenimenti importanti. Nel caso di quelli sportivi, a volte la partecipazione agli allenamenti richiede la presenza dei membri del club anche la mattina prima delle lezioni, questo perchè la possibilità di far carriera e farsi notare in ambito competitivo avviene proprio durante i tornei e gli eventi interscolastici, che poi portano alla partecipazione di competizioni regionali o addirittura nazionali.

Svaghi e tempo liberoCosa fanno gli studenti giapponesi quando non sono a scuola o alle prese con le attività di un club? Ovviamente non c’è una risposta ben definita che si possa dare se non quella del “dipende”. Di sicuro, quello che possiamo dirvi, è che in Giappone, soprattutto nelle grandi città, gli svaghi non mancano, a patto di avere la coscienza a posto con i compiti e le materie da studiare, come dimostra la grande quantità di studenti sparsi nelle librerie o nei cafè chini sui libri a ripassare sorseggiando un té o una cioccolata calda.Sicuramente, tra le distrazioni principali e famose in terra nipponica ci sono sicuramente le sale giochi, da noi ormai pressochè estinte. Enormi palazzi composti da più piani ricolmi di cabinati dove girano tutti i tipi di videogiochi possibili e inimmaginabili. Oppure, il Karaoke, un altro dei passatempi più rinomati e preferiti che vede gruppi di amici (o addirittura persone singole) dilettarsi nell’arte del canto, tra stonati e intonati, visto che l’imbarazzo non esiste in quei contesti.C’è poi chi semplicemente ama leggere (soprattutto quando si è in metro), fare shopping nei migliori centri commerciali (Everyday is great at your Junes, scommetto che l’avete letta cantando), andare al cinema o addirittura mangiare, cosa che piace tanto all’adorabile Chie Satonaka in Persona 4, specie quando in ballo c’è della carne. In Giappone i locali per rimpinzarsi sono all’ordine del giorno, aperti fino a tardi (alcuni anche 24 ore su 24, 7 giorni su 7), con una varietà di stili e di cucina che non va assolutamente sottovalutata.

Le vacanzeGli studenti delle scuole dell’obbligo in Italia devono sentirsi fortunati, perchè grazie alle numerose festività e la pausa estiva, possono godere di quasi 6 mesi di vacanza per ogni anno scolastico. Per gli studenti giapponesi, invece, i momenti di relax e di svago arrivano a circa 3 mesi e, per tale ragione, cercano di sfruttare ogni singolo giorno lontano da scuola al meglio. In Persona, solitamente, viene dato risalto a 3 particolari periodi di vacanza: la golden week, la pausa estiva e quella invernale che comprende Natale e Capodanno. La Golden Week, per chi non lo sapesse, è la settimana che va dal 29 aprile al 5 maggio, e viene considerata la “settimana d’oro” in quanto si susseguono più festività consecutivamente: compleanno dell’imperatore (29 aprile), festa della costituzione (3 maggio), festa del popolo (4 maggio), festa dei bambini (5 maggio).La pausa estiva, invece, comprende circa 6 settimane di vacanze che partono dall’ultima settimana di luglio alla prima di settembre. È chiaramente il momento ideale per i viaggi e le gite con gli amici e, come Persona ci insegna, questo significa semplicemente: mare, spiaggia, sole e, ovviamente, ragazze in bikini.Non dimentichiamoci però che senza soldi non si campa e, per molti studenti, la pausa estiva è anche il momento ideale per i lavori part-time al fine di racimolare qualche somma da mettere da parte e investire poi in un secondo momento.Verso fine agosto, poi, è immancabile il cosìdetto Matsuri, o festival dell’estate, dove tipicamente ragazzi e ragazze (ma maggiormente quest’ultime) vanno in giro indossando lo Yukata, il tipico e comune kimono estivo. Durante il festival, molte bancarelle vengono allestite vicino ai templi mettendo a disposizione svariate attività e, soprattutto, il tipico street food giapponese. In Persona, non c’è periodo migliore del Matsuri estivo per flirtare con le ragazze e vederle in Yukata. Una cosa molto analoga avviene durante il capodanno, dove immancabilmente ci si reca al tempio per pregare le divinità per il nuovo anno che verrà.

A partire dal terzo capitolo, la serie Persona è stata capace letteralmente di far vivere a milioni di giocatori occidentali le peculiarità e le abitudini giornaliere giapponesi, mettendoci nei panni di un semplice studente liceale. Ad oggi, nessun gioco è stato mai in grado di raccontare il Giappone con la stessa forza, impatto e semplicità. Se non siete stati mai in terra nipponica o se avete semplicemente voglia di riviverla, Persona è il biglietto meno costoso che vi permetterà di farlo.