Anteprima

La leggenda di Korra

Avatar

a cura di Moxarc

La Leggenda di Korra è il seguito dell’acclamata serie animata Avatar, un prodotto statunitense arrivato anche qui da noi e trasmesso tra il 2005 e il 2010: complice un comparto grafico ed una trama fortemente ispirati alle opere di matrice nipponica, la serie ha avuto un buon riscontro in termini di pubblico un po’ in tutto il mondo. La storia verte attorno alle arti marziali e alla capacità di alcuni individui di piegare gli elementi naturali a proprio favore. In genere per un uomo è possibile dominare un solo elemento, ma esiste un prescelto, chiamato “avatar”, che è in grado di padroneggiarli tutti. Ed è qui che entra in campo Korra, una giovane ragazza in grado di manipolare tre dei quattro elementi, che si mette in viaggio per portare a termine il suo allenamento. Come è facile immaginare, la componente dei combattimenti è molto importante all’interno della trama, quindi sarebbe stato lecito attendere prima o poi un adattamento videoludico della serie: finalmente i nostri sogni sono stati realizzati grazie all’operato di Activision e Platinum Games, che durante il Comic-Con 2014 hanno presentato una demo giocabile del loro ultimo progetto, ispirato proprio alle avventure di Korra. Le premesse ci sono tutte: da una parte una serie frizzante, con combattimenti coreografici ed avvincenti, e dall’altra lo studio responsabile di titoli come Bayonetta, Metal Gear Rising: Revengeance e The Wonderful 101. Riuscite ad immaginare uno scenario migliore? 
Il cammino
La trama del gioco è frutto del lavoro combinato di Platinum Games e dei creatori della serie, Michael Di Martino and Bryan Konietzko: grazie a questo sodalizio è stato possibile ottenere una storia il più possibile fedele allo spirito del cartone animato, ed evitare fastidiose contraddizioni di continuity. Le vicende iniziano con Korra che si accorge di aver perso i suoi poteri dopo aver incontrato un misterioso nemico. Questo espediente narrativo, oltre a dare colore alla vicenda iniziale, giustifica anche il sistema di crescita del personaggio. Korra infatti riacquisterà gradatamente le sue abilità, permettendo al giocatore di utilizzare sempre più tecniche. La versione che è stata presentata al pubblico è quella per PS4, ma il titolo è stato annunciato anche per Pc, PS3, Xbox 360 ed Xbox One. All’inizio della demo Korra è in possesso di tutti i suoi poteri, così da dare un’idea d’insieme del sistema di controllo: con i tasti dorsali è possibile cambiare l’elemento dominante del proprio stile, mentre, dei quattro tasti del pad, tre sono deputati all’attacco ed uno al salto. Per finire esiste anche un sistema di schivate, che avremo però modo di approfondire in seguito. Il comparto grafico ci ha colpito piacevolmente: si tratta di un cel shading  semplice e privo di fronzoli, che però risulta decisamente performante, tanto da dare l’impressione di trovarsi davvero all’interno di un episodio della serie. I fondali, per quanto ancora piuttosto scarni, danno una buona sensazione di profondità e combinano sapientemente componenti interattive, come anfore ed altri contenitori, con paesaggi simili ad opere pittoriche. Alla fine non si tratta di nulla che faccia gridare al miracolo, ma riteniamo che in un titolo del genere il comparto grafico debba essere quanto mai funzionale al gameplay, senza eccedere in inutili virtuosismi.
La via del guerriero
Korra è in ottima forma e i suoi movimenti sono fluidi e convincenti soprattutto durante l’esecuzione di combo e mosse speciali, con le coreografie che ne derivano. Il sistema di combattimento comprende tecniche legate  ai quattro elementi, i quali si differenziano non solo da un punto di vista estetico (fiamme, rocce e quant’altro), bensì anche per quanto riguarda potenza e raggio d’azione. Ad esempio Il fuoco consente di portare a termine attacchi veloci e a media distanza, mentre la terra è caratterizzata da tecniche devastanti ma molto ravvicinate. I nemici vanno da anonimi scagnozzi fino a maestri degli elementi . Durante la colluttazione con uno di questi veniamo a conoscenza del funzionamento del sistema difensivo, al quale abbiamo fatto cenno precedentemente. Se quando colpiamo un nemico si verifica un effetto slow motion, significa che l’avversario è pronto a restituire il colpo, sempre che non si effettui una parata ulteriore, muovendo con il giusto timing gli stick analogici.  La demo continua a mostrare ulteriori sessioni di combattimento, dapprima con un solo nemico, poi con gruppi di tre. Dobbiamo ammettere che l’effetto che si crea durante gli scontri con i nemici, tra esplosioni, uragani e terremoti, è davvero avvincente. Ma le sorprese non sono finite. In uno spezzone di gioco successivo troviamo la protagonista, a cavallo dell’orsa Naga, lanciarsi in una corsa nel tentativo di raccogliere sfere ed evitare i vari ostacoli,  il tutto in perfetto stile endless run game. Non è ancora chiaro come queste sessioni verranno inserite nella struttura del gioco, ma riteniamo saranno utili allo spostamento del personaggio da un luogo all’altro. In questo caso, ad esempio, alla fine della corsa ci sarà la sfida con un boss, un robot gigante. Durante lo scontro viene riproposta una summa di quanto mostrato finora in termini di combattimento, e come ciliegina sulla torta, sarà possibile dare il colpo di grazia al boss attraverso una mossa finale, effettuabile premendo i tasti che appaiono di volta in volta su schermo. La demo si conclude proprio sulle macerie del nemico, lasciandoci incuriositi e desiderosi di saperne di più…

– Ambientazione fedele alla serie

– Sistema di combattimento adeguato

– Incentivi alla rigiocabilità

Non vediamo l’ora di avere ulteriori informazioni su questo titolo, che ha stuzzicato la nostra curiosità e che potrebbe rivelarsi un buon prodotto anche per coloro che hanno dimestichezza con la serie. L’unico dubbio riguarda la longevità, ma il problema è dovuto più alla natura intrinseca del gioco che alla sua realizzazione. Il curriculum di tutto rispetto di Platinum Games ci rende fiduciosi. Sicuramente il team nipponico saprà dare il meglio all’interno di un genere a lui così congeniale. Preparatevi a controllare gli elementi!