Recensione

La Tigre e il Dragone

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a cura di Alexd3

Qualche anno fa arrivò nei nostri cinema un film orientale che si rivelò, a sorpresa, un vero e proprio blockbuster, raccogliendo consensi in tutto il mondo, sbancando tutti i botteghini con un guadagno di 125 milioni di dollari solo negli Stati Uniti e candidandosi per 10 nominations agli Oscar, di cui se ne aggiudicò ben 4. Il titolo in questione è La Tigre e il Dragone che è rimasto impresso nelle menti di molti spettatori non tanto per la trama quanto piuttosto per i magnifici combattimenti; ora, a qualche anno di distanza dall’uscita del titolo cinematografico, Ubisoft ci dà la possibilità di rivivere le avventure di Li Mu Bai, Yu Shu Lien, Jen Yu e Lo sotto forma di videogame, nella speranza che il gioco sia all’altezza del film e delle aspettative che un franchise così noto inevitabilmente genera.

Quattro destini che si incrocianoCome già accennato in precedenza, durante il gioco potrete prendere, di volta in volta, il controllo di 4 personaggi differenti, Li Mu Bai, Yu Shu Lien, Jen Yu e Lo: ogni personaggio si differenzia dall’altro per caratteristiche fisiche e attacchi speciali ma di questo ne parleremo dopo. In pratica la storia è sempre la stessa ma, cambiando personaggio, rivivrete gli eventi sotto un diverso punto di vista; lo scopo principale del gioco rimane, comunque, la conquista del Destino Verde, una spada mistica dai grandissimi poteri. La trama segue a grandi linee quella del film e quindi vi troverete a passare per i medesimi luoghi già visti nella pellicola: d’altronde il dover ripercorrere per quattro volte le varie locazioni non aiuta certo la varietà ed il tutto finisce col risultare troppo ripetitivo.

La struttura di giocoCominciando la vostra partita a La Tigre e il Dragone capirete subito che il gioco si riduce ad essere un semplice picchiaduro a scorrimento, peraltro piuttosto lineare: in pratica per procedere non occorre far altro che eliminare tutti gli avversari, dopodiché, come per magia, la porta precedentemente sbloccata si aprirà e voi potrete procedere oltre dove un’altra sfida identica vi attende, con la conseguenza che la struttura di gioco risulta fin troppo monotona e ripetitiva. Il cuore del titolo si basa quindi sui combattimenti e, fortunatamente, almeno questo aspetto risulta essere abbastanza curato e divertente: i tasti del pad sono deputati agli attacchi base, ma sono presenti anche le classiche combo che danno vita alle mosse speciali, da apprendersi man mano che aumenta l’esperienza del personaggio. Molto ben congegnate anche le mosse difensive: la classica parata è assegnata al tasto L1, quando un’apposita icona lampeggerà in alto sullo schermo potremo, premendo a tempo, eseguire una “parata combo” che vi tirerà fuori da parecchi guai schivando tutti i colpi avversari con delle spettacolari movenze. Ogni personaggio avrà a disposizione 5 capitoli ambientati in vari livelli, dopo aver concluso con un personaggio passerete ad un altro e così via fino alla fine; i combattimenti non sono troppo impegnativi ma alla fine di ogni stage dovrete vedervela col classico boss (a volte anche con 2) decisamente più forte della media.

Una spruzzatina di RPGIn La Tigre e il Dragone è presente anche qualche “accenno” di RPG: combattendo guadagnerete dei punti esperienza e, man mano che salirete di livello, cresceranno i vostri valori di attacco e difesa e la barra dell’energia vitale. Oltre questo però saranno presenti anche degli indicatori che mostreranno il vostro talento con le armi e la bravura a mani nude; anche queste 2 abilità si potenzieranno. Esse diventeranno più forti in base al vostro stile di combattimento. Con la X e il cerchio colpirete con un arma mentre con il quadrato ed il triangolo attaccherete a mani nude, quindi il mio consiglio è quello di equilibrare i vostri attacchi in quanto, nel caso cominciaste ad attaccare sempre a mani nude, vi potreste trovare con un livello di attacco a mani nude a 25 mentre quello con le armi a 5.

Grafica e sonoroLa grafica appare fin da subito sotto la media e se i quattro protagonisti risultano, tutto sommato, ben realizzati, i nemici sono, nella maggior parte dei casi, tutti identici fra loro, mentre le ambientazioni appaiono davvero povere di texture: in alcuni livelli, come ad esempio quello della foresta di bamboo, gli alberi sembrano delle linee verdi, davvero orribili, per non parlare degli effetti metereologici… La pioggia, per fortuna presente solo in pochi quadri, è resa con delle ridicole linee che cadono dal cielo, nessuna componente particellare ma solo un fastidio alla vista. Riguardo al comparto sonoro c’è ben poco da dire; l’audio è uno dei peggiori mai ascoltati, la spada, ad esempio, qualsiasi cosa colpisca produce sempre lo stesso rumore, le urla dei vostri avversari sono davvero pessime… in una parola, bocciato!

Giocabilità e longevitàCome potete osservare nella pagella del gioco, l’unico elemento che supera la sufficienza è la giocabilità: come già accennato prima, i combattimenti sono stati degnamente curati e quindi sarà facile eseguire mosse e combo molto spettacolari. L’unica nota dolente è quella relativa alle telecamere che a volte (ma molto di rado) non potrete ruotare a vostro piacimento, limite che rende il combattimento più ostico. Parlando della longevità c’è da dire che il gioco non dura molto, per portare a termine ogni capitolo non occorre più di una mezz’oretta e quindi, considerando che i livelli finali diventano leggermente più complicati da superare, al massimo il tutto vi durerà non più di una decina di ore.

– Buona giocabilità

– Combattimenti spettacolari

– Sonoro a dir poco orribile

– Telecamere a volte imprecise

– Ripetitivo

5.2

Una delusione! Ubisoft dopo aver prodotto ottimi titoli come Prince of Persia, Beyond Good & Evil o, ancora, XIII, questa volta si presenta con un titolo non all’altezza del suo nome che si distingue solo per gli spettacolari combattimenti. La Tigre e il Dragone risulta essere un gioco alla lunga assai ripetitivo, in cui l’unica cosa da fare è combattere e sconfiggere tutti gli avversari, senza contare il comparto tecnico parecchio insufficiente. Davvero un grandissimo peccato per questa licenza sprecata che avrebbe meritato molto di più.

Voto Recensione di La Tigre e il Dragone - Recensione


5.2