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L'Ombra di Mordor - Il Signore della caccia

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a cura di FireZdragon

La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor è stato indubbiamente una delle più grosse sorprese del 2014. Partito in sordina e spinto principalmente dal grosso nome che si portava addosso, il titolo Monolith ha saputo guadagnarsi il plauso del pubblico e della critica grazie a qualche idea originale e a un gameplay solido, anche se non particolarmente innovativo.Dopo appena tre mesi dal lancio ecco arrivare sugli store digitali il primo DLC di spessore, un pacchetto che aveva il compito di riportarvi nelle terre di Mordor e di aggiungere un po’ di carne al fuoco. Dopo circa tre giga di download abbiamo sguainato Urfael e Acharn e ci siamo gettati nuovamente a caccia di orchi per far assaggiare le nostre lame alla feccia di Sauron, ecco come è andata.

Nella terra che è sempre stata liLa prima cattiva notizia è trovare la missione del DLC completamente staccata dalla storyline principale. Per poter giocare a Il Signore della Caccia basterà infatti selezionare la relativa voce nel menu principale e questo, secondo noi è, un limite enorme. Tutto ciò che il pacchetto contiene, a partire dalle nuove bestie, passando dalle rune per le armi che raccoglierete durante l’avventura e persino i nuovi comandanti con le loro speciali statistiche, rimarrà confinato senza aggiungere nulla alla campagna originale. Il Ramingo che avete usato fino ad oggi e che avete cresciuto con amore quindi verrà abbandonato a sé stesso e ve ne sarà assegnato uno completamente nuovo, al massimo del livello, con tutti i poteri sbloccati e all’apice della sua potenza.La trama ci legherà nuovamente al nano Torvin, al quale presteremo le nostre doti di cacciatore per debellare la minaccia di una nuova tipologia di comandanti cacciatori, legati a doppio filo alle bestie della Terra di Mezzo. I nerboruti guerrieri avranno abilità e poteri inediti e tutte le loro debolezze girano attorno a specifiche quest che Torvin ci assegnerà. Dovremo quindi imparare a cavalcare i Caragath, enormi gattoni identici ai Caragor ma abili nelle uccisioni furtive, domare i possenti Graug Cornuti, capaci di vomitare veleno e bile sui malcapitati, e addomesticare interi eserciti di Ghùl marchiandoli e portandoli a combattere addirittura al nostro fianco, matriarche incluse.Dopo aver completato una qualsiasi delle quest principali verrà rivelato il comandante e il modo per ucciderlo. Perde di valore in questo caso la ricerca di informazioni dagli orchi, dato che la locazione dei nuovi comandanti verrà svelata semplicemente seguendo la trama in una mappa ahinoi decisamente familiare, poiché questo contenuto scaricabile si svolge esattamente nella medesima location dell’avventura principale. Non aspettatevi quindi scorci o panorami inediti.Nemmeno le Torri della Fucina andranno riscoperte dato che, come per magia, tutta la zona non appena entrerete in gioco sarà rivelata automaticamente.

Ma dove ti ho già vista?Siamo delusi dall’aspetto delle nuove bestie e, ad essere sinceri, speravamo in qualcosa di più di un semplice reskin delle creature già esistenti con qualche abilità aggiuntiva, senza contare che il DLC non aggiunge veramente nulla alla struttura Nemesi vista nel gioco principale, rendendo le due orette necessarie per portare a termine la storia, completando tutte le missioni e raccogliendo anche i dieci nuovi collezionabili, piuttosto superflue. Nel pacchetto, che potrete acquistare al costo di circa dieci euro, sono incluse anche nuove rune, alcune delle quali davvero dannatamente troppo potenti. Queste, a differenza di quelle acquisite in game, saranno presenti anche nel gioco base e vi daranno completa immunità al veleno o ancora ridurranno tutti i danni subiti in corpo a corpo del 50%, rendendo Talion ancora più forte di prima. Concludono il pacchetto la nuova skin di Talion, selvaggio dai capelli lunghi e ricco di cicatrici, e l’immancabile nuova prova della natura che per fortuna dona un senso agli obiettivi secondari delle quest, dato che nella modalità principale, senza la necessità di acquisire i nuovi perk, erano divenuti completamente inutili. Non mancano infine i bug, che non ci hanno permesso di completare due missioni principali, costringendoci a chiudere il gioco e a ripeterle dall’inizio per attivare le cut scene e farci progredire nel gioco.

– Un paio di ore di gioco aggiuntive

– Nuove rune davvero potenti

– Una Skin inedita

– Storia slegata e separata dalla campagna principale

– Nessuna novità di rilievo

– Location riciclata

5.5

Il primo DLC di La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor delude. Il contenuto non offre praticamente nulla di nuovo a chi aveva già completato il gioco principale e le nuove feature restano confinate in un mondo parallelo separato. Per dieci euro ci troviamo quindi con un “more of the same” che poco aggiunge all’esperienza già vissuta, ponderatene bene l’acquisto.

Voto Recensione di L'Ombra di Mordor - Il Signore della caccia - Recensione


5.5