Anteprima

LEGO Marvel Super Heroes 2

Avatar

a cura di DjPralla

Ogni volta che si approccia un evento di presentazione dedicato a Lego Marvel all’inizio si rimane in parte spiazzati: sapere di trovarsi di fronte alle vicende raccontate nei fumetti, ma soprattutto nei film dell’impero che ora è diventato Marvel, ma venire accolti da dall’imponente logo di Warner Bros, casa cinematografica legata a doppio filo con l’universo opposto, ossia quello di DC Comics. Poi ci si rende conto che la base ludica è quella dei mattoncini Lego, con buona pace del campanilismo. Anche in questo caso, come quasi la totalità negli ultimi dodici anni a questa parte, a confezionare quest’avventura sono i ragazzi inglesi di TT Games.
Gli eroi ritornano
Come tutti i suoi predecessori, anche Lego Marvel Super Heroes 2 non si discosta da quella meccanica rodata per la quale il giocatore deve avventurarsi in mondi costruiti esclusivamente di mattoncini Lego, al fine di risolvere enigmi e portare a compimento la storia che il capitolo in questione sta seguendo. Il tutto ovviamente condito da un’ironia con un accento abbastanza british che riesce a smorzare le scene più seriose, che risulterebbero innaturali riprodotte coi colorati e allegri mattoncini. Nella prova a cui Warner Bros. ci ha invitato a prendere posto, abbiamo potuto mettere le mani su di una versione molto acerba del titolo, giusto per scoprire alcune delle novità che arriveranno poi a fine anno con la release ufficiale del gioco.
I titoli di testa cominciano con l’enorme logo Marvel solcato dalla Milano, con un suggestivo sottofondo musicale. Per restare il più possibile attuale, la più grande novità è infatti l’introduzione del mondo di Guardiani della Galassia, con i rispettivi personaggi, ossia Star Lord, Gamora, Drax, Groot (che ha l’abilità di trasformarsi in baby Groot) e Rocket. Sempre per restare sulla cresta dell’onda, gli altri personaggi al momento annunciati comprendono una manciata di varianti particolari di Spider-Man, tra cui anche il particolare Spider-Man Noir. In più il tema di fondo è quello dei viaggi nel tempo, quindi gli sviluppatori avranno sicuramente sfruttato questa opportunità per andare a rivangare nel passato di Marvel per estrapolare qualche chicca dall’inizio del secolo scorso, magari poco nota al pubblico di massa.
Dai Guardiani a Spider-Man anni ’30
Tornando alla demo mostrataci in quel di Milano (questa volta inteso come la città), le due parti che ci sono state concesse facevano entrambe parte del primo livello giocabile all’avvio del gioco. Nei primi frangenti ci ritroveremo sull’astronave in preda alla distruzione, dove dovremo trovare un modo per aprire un boccaporto e lanciarci a capofitto verso terra. Inutile dire che il gameplay di base è rimasto pressoché invariato da tutti i titoli precedenti, quindi bisogna giusto osservare le richieste a schermo, scandagliare i punti d’interazione e, all’occorrenza, lanciare qualche mattoncino uno sopra l’altro per dare vita a fondamentali costruzioni. Completata questa prima parte siamo stati portati immediatamente alla conclusione del capitolo, dove ad aspettarci c’era un gigantesco boss di fine livello. Oltre a dover tenere a bada gli attacchi del gigante, ben indicati a terra con la proiezione del colpo in rosso, dovevamo anche tenere testa ad un’orda implacabile di nemici. A risolvere la situazione entrano in campo i viaggi nel tempo, i quali riavvolgono i fatti per dare un output differente da quello che si stava vivendo fino a qualche secondo prima, in modo tale da poter avanzare nella battaglia, scoprire nuovi punti deboli e infine sconfiggere il nemico. Purtroppo queste fluttuazioni del flusso temporale non sono gestite direttamente dal giocatore, ma al contrario risultano scriptate. In più i filtri utilizzati per cercare di enfatizzare il momento rendono ancora meno comprensibile cosa stia accadendo, se teniamo conto che nel frattempo decine di omini Lego in combattimento stanno facendo volare mattoncini su tutto lo schermo.
Forse troppi mattoncini
In tutto questo trionfo del catalogo Lego si è però palesato il problema più annoso di queste produzioni: con l’azione che va a prendere il sopravvento, il gioco fatica a mantenere stabili le performance che si prefigge, andando così a mostrare un’evidente scattosità del frame rate, specie quando si gioca in coppia e ci si allontana l’uno dall’altro. Ovviamente il codice che abbiamo provato su PlayStation 4 non era rappresentativo della versione finale che raggiungerà gli scaffali il 14 novembre, ma ha sottolineato come il team debba lavorare sodo non solo dal punto contenutistico, ma anche da quello tecnico. Figlia di questo aumento di necessità di calcolo è anche la decisione di lasciare indietro le console della scorsa generazione, e di concentrarsi su Xbox One, PlayStation 4, PC e Nintendo Switch, che però potrebbe dover attendere poco di più rispetto alle concorrenti. Al di fuori nel discorso strettamente legato a questo capitolo di Lego Marvel Super Heroes, c’è anche da domandarsi come mai Warner Bros. non voglia far diventare Lego Dimensions la piattaforma unica sotto cui racchiudere tutte le esperienze; certo questa iterazione è sicuramente enorme, visti i più di centocinquanta personaggi giocabili e del hub open world che presenta diversi stili a seconda del periodo storico e del franchise in questione, ma viene quasi il dubbio se non fosse stato meglio dividere in più piccole avventure e renderle disponibili attraverso Dimensions.

– Gameplay rodato da più di dieci anni

– Finalmente i Guardiani della Galassia

– I viaggi nel tempo potrebbero introdurre novità interessanti

Ad ogni modo, da qui a novembre TT Games ha un sacco di lavoro da fare per portare sulle attuali console casalinghe il secondo capitolo della saga legata ai supereroi Marvel. Dobbiamo ancora capire quanto il tema dei viaggi nel tempo possa incidere sul gameplay, o vada a modificare la struttura narrativa, magari per far incontrare situazioni che necessitano di piegare lo spaziotempo per incontrarsi. Il più il grande dello sforzo dovrà anche essere profuso per migliorare le prestazioni in quanto al momento su PlayStation 4, che delle tre dovrebbe essere quella più carrozzata, il gioco fatica a mantenersi stabile.