Recensione

LEGO Harry Potter: Anni 5 - 7

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a cura di andymonza

Per chi le avventure di Harry Potter le ha vissute direttamente dalla penna di J.K. Rowling (e non nelle edulcorate versioni cinematografiche), L’Ordine della Fenice ha rappresentato una grande svolta per la serie, sia a livello di toni narrativi sia a livello contenutistico. Parafrasando l’ingresso nell’adolescenza dei tre personaggi principali, la scrittrice inglese ha tinto le sue trame con abbondanti pennellate di nero, enfatizzando maggiormente temi come la perdita dei cari e la paura della morte.Da questo punto di vista LEGO Harry Potter: Anni 5 – 7 ha rappresentato una sfida non indifferente per i ragazzi di Traveller’s Tales, ossia mantenere il tipico humour delle produzioni del mattoncino più famoso del mondo senza snaturare i toni più dark che hanno caratterizzato la seconda metà della saga di riferimento. Il risultato è un titolo che riesce a mantenere intatta l’alta qualità contenutistica del predecessore, migliorando i pochi difetti e offrendo, ancora una volta, una pozione degna del Principe Mezzosangue.

It’s a kind of magicAncora più che con Star Wars e Indiana Jones, la formula di gameplay targata LEGO ha trovato in Harry Potter un perfetto compagno: già nel precedente episodio l’utilizzo della magia aveva garantito una ventata di freschezza per la serie, rinnovandone piacevolmente le meccaniche. Anni 5 – 7 porta avanti la tradizione, ricalcando come sempre da vicino le trame dei film targati Warner Bros. e proponendo il consueto mix tra puzzle solving, platforming e delicato nonsense. Il gameplay trae notevole giovamento dalla maggiore varietà di ambientazioni offerta dalle trame originali, lasciando sempre più spesso i confini di Hogwarts per portare il giocatore ad esplorare location inedite, come il Ministero della Magia e molte altre. Come sempre, la “magia” di Traveller’s Tales funziona grazie a una rilettura in chiave metaforica e umoristica degli avvenimenti delle pellicole, mescolata ai puzzle, sempre fantasiosi e impegnativi quanto basta. A questo si aggiungono naturalmente una grandissima quantità di extra e segreti, tracciando i confini di una produzione che sa ricompensare i curiosi e gli intraprendenti, ma anche rendere felice il semplice appassionato della serie, grazie all’eccezionale cura e amore per i dettagli.Per quanto una buona conoscenza della saga originale e l’aver completato il predecessore rappresentino di sicuro una buona base per affrontare questo sequel, i ragazzi di Traveller’s Tales hanno approfittato di Anni 5 – 7 per migliorare anche le fasi tutorial, ora molto più chiare e meglio dosate che in passato.

Oltre Ogni PrevisioneSenza proporre grandi innovazioni rispetto alla formula ormai ben nota ai fan, Anni 5 – 7 si limita a perfezionare i difetti del precedente capitolo, offrendo livelli più ampi e puzzle leggermente più vari, la cui risoluzione richiederà una buona conoscenza degli otto incantesimi a disposizione, tra cui alcune new entry, come Diffindo. Gradita e completa novità sono anche i duelli a basi di magia, da affrontare scegliendo l’incantesimo adatto in base al colore mostrato a terra, conditi da brevissimi quick time event e dall’occasionale utilizzo dell’incantesimo Protego. A proposito di magie, lo scomodo menu circolare di selezione visto nel precedente episodio è stato eliminato in favore di una rapida selezione tramite i grilletti, così come il sistema di puntamento, leggermente rivisto e perfezionato.In generale, l’incedere presenta un respiro molto più ampio e una maggiore coesione, trasponendo con successo anche i momenti più spettacolari della saga cinematografica. Un esempio in questo senso sono le sequenze legate ai ricordi, elemento fondamentale delle trame dei rispettivi libri e film, che giungono nella trasposizione di TT Games caratterizzati da un’ispirata colorazione seppia.Per quanto i puzzle siano come sempre piuttosto semplici, gli sviluppatori hanno deciso di puntare maggiormente sull’elemento esplorativo, andando così a enfatizzare l’”effetto sorpresa” che scaturisce dalle assurde combinazioni di oggetti che vengono a crearsi nelle ambientazioni. Notevole ad esempio l’implementazione dei Tiri Vispi Weasley, rappresentati da scatole accessibili solo ai membri della famiglia di Fred e George, ricche di nuovi gadget, come le Scarpe Appiccicose.Il roster di personaggi utilizzabili si è ulteriormente allargato, ed è sempre divertente scoprire le peculiarità di ogni comprimario opportunamente riproposte in chiave umoristica, come gli Spettrocoli di Luna.Notevoli passi avanti anche per le boss fight, meno legate al concetto di “combattimento” poco riuscito nel predecessore, in favore di meccaniche più affini al puzzle, oppure, nei momenti più drammatici, della nuova meccanica del duello.Sebbene Lego Harry Potter: Anni 5 – 7 sia un’esperienza godibile anche in solitaria, il massimo del divertimento lo si otterrà in due grazie alla cooperativa locale in split screen dinamico, introdotta con il secondo capitolo di LEGO Indiana Jones: le risate raddoppieranno grazie ai molti imprevisti e l’esperienza guadagnerà quell’ultimo pizzico di magia necessario a conquistare.Dal punto di vista della longevità anche questo sequel si attesta su ottimi livelli: completare le trame dei quattro film richiederà almeno 7/8 ore, alla fine delle quali la percentuale di completamento si aggirerà a malapena attorno al 50%: moltissimi altri segreti aspetteranno di essere sbloccati, grazie alla eccezionale rigiocabilità offerta dal level design.

Harry’s wondrous worldIl comparto visivo di LEGO Harry Potter: Anni 5 – 7 non si discosta dalla tradizione della saga, proponendo l’ormai consueto mix di fondali pre-renderizzati e oggetti distruttibili o interattivi. Si nota nel complesso una texturizzazione delle superfici più dettagliata e un miglioramento degli effetti di luce, in grado di donare all’insieme un look pulito e accattivante.Peccato per i caricamenti, nella versione Playstation 3 da noi testata a volte troppo lunghi, e per l’impossibilità di saltare i brevi, ma ripetitivi, stacchetti video che accompagnano lo sblocco di alcuni oggetti segreti e collezionabili.Sempre ottima e ben dosata la colonna sonora, in questo sequel arricchita con i lavori di Nicholas Hooper e Alexandre Desplat. Anche l’effettistica presenta buoni campionamenti, anche se capita talvolta di incappare in qualche loop al limite dell’ossessivo.

– Diversi miglioramenti

– Duelli di magia

– Maggiore varietà di ambientazioni

– Nessuna grossa novità nel gameplay

– Caricamenti lunghi

8.0

I ragazzi di Traveller’s Tale vincono anche questo duello di magia, apportando poche ma sostanziali migliorie a una formula già ottima. LEGO Harry Potter: Anni 5 – 7 è un titolo leggero e divertente, condito da uno humour sincero, in grado di conquistare soprattutto se goduto in buona compagnia. I pochi difetti sono stati risolti, la formula perfezionata e ampliata a dovere.

Naturalmente, la conoscenza del materiale di riferimento è ancora una volta imprescindibile per godere fino in fondo della satira e delle buone idee, facendone un regalo perfetto per tutti i nostalgici del fenomeno letterario firmato Rowling.

Voto Recensione di LEGO Harry Potter: Anni 5 - 7 - Recensione


8