Anteprima

LEGO Harry Potter: Anni 5-7

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a cura di Mugo

Milano – Meno di dieci giorni ci separano dal lancio occidentale di PlayStation Vita e la voglia di metterci le mani sopra è alle stelle. E’ un’attesa giustificata da un hardware decisamente interessante e da una line up di lancio in grado di attirare le attenzioni di un eterogeneo campione di videogiocatori, tra i quali non mancano i fan del saettato maghetto britannico che giusto l’anno passato ha terminato con successo la sua lotta contro il malefico mago senza naso. Warner Bros Entertainment si appresta a supportare con decisione la neonata console Sony con la conversione di Lego Harry Potter: Anni 5-7 e, a fine marzo, con Mortal Kombat. Abbiamo incontrato entrambi i titoli negli uffici della filiale italiana della multinazionale dell’intrattenimento, e in questa sede tratteremo l’ultima fatica dei ragazzi di Traveller’s Tales

Aggiungi un posto a tavola 
Aggiungilo, che c’è una console in più. Non dev’essere stato difficile, per gli sviluppatori, produrre la versione PlayStation Vita di Lego Harry Potter: Anni 5-7, dato che fondamentalmente si tratta della stessa esperienza di gioco già disponibile su altre console portatili, arricchita da alcune caratteristiche extra rese possibili dalle capacità dell’ultima nata in casa Sony.Specifichiamo che si tratta dell’esperienza portatile perché questa, sebbene molto simile alla controparte domestica, non ne ricalca esattamente ogni particolare. Andando a spulciare nei vasti archivi di Spaziogames, troviamo un intervista rilasciataci dal producer Vince Grogan nella quale si parla della versione portatile del gioco come di un best of. Bene, sarebbe difficile dirlo meglio, dato che troviamo proprio tutte le caratteristiche salienti ormai simbolo della serie, portate a dimensione di console portatile e centrando, così, l’obbiettivo di bilanciare diverse possibilità tecniche e divertimento.Anche su PlayStation Vita potremo dunque impersonare non solo Harry Potter, ma tutta una lunga serie di personaggi, ognuno con peculiari abilità fondamentali utili per completare il gioco al cento percento grazie al sapiente utilizzo del backtracking.Si riconfermano dunque i giudizi positivi già dati in sede di recensione delle precedenti versioni. Quello che siamo stati chiamati a fare con la nostra prova, è cercare di capire se le peculiari caratteristiche di PlayStation Vita siano state sfruttate a dovere. 
C’è Vita ad Hogwarts 
Il touchscreen è subito utilizzabile per alcune funzionalità pratiche, come la selezione del personaggio controllato o della formula magica attiva, entrambe effettuate con un semplice tocco sull’icona relativa. Fin qui, niente di trascendentale, ma sicuramente una piacevole aggiunta che, sebbene non stravolga l’esperienza di gioco, sa farsi apprezzare.Dove le cose iniziano a meritare maggiore attenzione è in fatto di utilizzo delle magie: alcune di queste saranno attivabili con il tocco sul touchscreen oltre che con il pulsante standard, quasi obbligando l’utente a fare un confronto tra le due possibilità offerte: da questa comparazione esce vincente l’uso del tasto fisico grazie ad una maggiore reattività.Una delle caratteristiche più interessanti di PlayStation Vita, che non poteva certo mancare alla lista dei possibili mezzi di interazione immaginati da Traveller’s Tales, è il touchpad posteriore, che però non ci ha convinto completamente. Spieghiamo subito il perché delle nostre perplessità: il suddetto touch è utilizzato per il controllo di precisione di alcune magie e, se da un lato l’idea è ottima dato che in teoria permette di utilizzare delle dita libere per compiere un’operazione che normalmente ci porterebbe a spostare il pollice dalla pulsantiera all’analogico di destra, dall’altro non risulta comoda, soprattutto per la posizione che si viene ad assumere durante l’operazione. Il fatto è che la parte sensibile è abbastanza estesa sul dorso di PlayStation Vita e, per evitare di dare input contrastanti, ci si trova ad impugnare la console in maniera innaturale, o meglio, non immediatamente comoda. Dal punto di vista tecnico la console targata Sony riesce a farsi valere: infatti, abbiamo potuto apprezzare una piacevolissima resa grafica, fluida e dettagliata, nonostante il non eccessivo numero di poligoni a schermo. Pollice recto anche per quanto riguarda le cutscene, in cui l’umorismo tipico della serie Lego rende benissimo grazie alla definizione dello schermo di PlayStation Vita.

– Molto godibile

– Essenza del gioco invariata

Lego Harry Potter: Anni 5-7 arriva su PlayStation Vita forte delle sue ormai rodate caratteristiche vincenti: un’ottima giocabilità si accompagna ad una resa tecnica di tutto rispetto e allo sfruttamento (non particolarmente marcato) delle peculiari caratteristiche della portatile Sony. In sede di recensione ci addentreremo con maggiore dettaglio nell’analisi della bontà della conversione, ma già da un primo approccio si intravede un lavoro ben fatto che non stravolge l’esperienza cui siamo abituati.