Anteprima

LEGO Batman 3: Gotham e Oltre

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a cura di Aeffe87

Settantacinque anni, e non sentirli. Ne è passato di tempo da quando l’oscuro paladino partorito dalle menti di Bob Kane e Bill Finger ha esordito su carta stampata, eppure è innegabile come tutt’oggi, tra i membri della cricca DC Comics, sia uno dei personaggi più iconici e apprezzati dal grande pubblico. È incredibile pensare a come l’uomo pipistrello abbia pian piano perforato la sua placenta massmediale – il fumetto – per spiccare il volo verso tutti i principali mezzi di comunicazione audiovisivi, guadagnandone un’ospitalità affatto forzata. Non è questa la sede per parlare di televisione e cinema, ma è indubbio che Batman abbia trovato nel videogioco – e, in modo assai onorevole, nel gaming di recente generazione – l’habitat naturale per portare in scena le proprie gesta di temibile guardiano della notte. Era il non troppo lontano 2008 quando Warner Bros Interactive Entertainment scelse di gettare nuovamente il Cavaliere Oscuro nel vortice del digital entertainment, in una forma di messinscena invero assai distante dai normali canoni del personaggio. Batman approdò per la prima volta nell’universo LEGO guidato dalle sapienti mani dei Traveller’s Tales, già artigiani digitali al servizio della nota azienda danese dal 2005. L’operazione ha certamente avuto la forza di consolidare una fanbase piuttosto salda, tant’è che l’anno corrente sancirà l’uscita sul mercato della terza iterazione della serie LEGO Batman, prevista per metà novembre sotto forma di titolo multipiattaforma. Abbiamo avuto modo di testare in anteprima due livelli di LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, nello specifico in una delle sue versioni current gen, su console PS4. Questa volta il nero combattente, causa una pericolosa minaccia extraterrestre da sventare, dovrà fare affidamento sul supporto di fino a centocinquanta tra eroi e villain reclutati direttamente dall’Olimpo DC, in un’operazione che ricorda molto da vicino quanto realizzato di recente con LEGO Marvel Super Heroes, Si parte da Gotham City, quindi. Destinazione: oltre.

Spacco cose, meno genteIl primo dei due stage mostratici si colloca in un momento intermedio della storyline di LEGO Batman 3, a campagna già ampiamente avviata. Abbiamo appreso come Brainiac, supercattivo ossessionato dalla miniaturizzazione dei mondi, abbia appena ricevuto una bella batosta nello spazio profondo da parte del nostro gruppo di beniamini, e si sia quindi spostato sulla Terra a bordo della sua navicella tentacolare per trasformare le più belle metropoli del pianeta in vitrei soprammobili dal dubbio gusto estetico. Nello specifico, il livello segue l’azione del nostro team – un trio composto da Batman, Superman e Wonder Woman – lungo i tre differenti set delle città di Parigi, Londra e Pisa, deliziose rappresentazioni a mattoncini in scala ridotta delle rispettive controparti reali. Come prevedibile, i primi minuti di hands on ci hanno messo di fronte a un gameplay in piena tradizione TT Games. Per chi non fosse avvezzo, parliamo al solito di un action/platformer a tre dimensioni, dove il giocatore è chiamato a percorrere ogni scenario lateralmente e in profondità al fine di giungere all’inevitabile boss fight di fine corso, che spesso necessita della collaborazione di ciascun membro del party per essere superata con successo. Chiaramente, la linearità di gioco tenderà a essere spezzata dai diversi ostacoli sparsi lungo il cammino, a cominciare dagli scagnozzi che Brainiac aizzerà in quantità variabile contro i nostri avatar supereroici. Per fronteggiarli, l’utente potrà di fatto contare su un singolo input per l’attacco, che, se premuto a ripetizione, innescherà combo più o meno coreografiche. Ogni personaggio ha poi a disposizione una seconda, specifica abilità, utilizzabile sia per fini offensivi che per risolvere gli enigmi ambientali di cui il mondo dei LEGO è tipicamente pregno. La distruttibilità delle scenografie a blocchetti si conferma anche stavolta uno dei punti cardine dell’esperienza: in LEGO Batman 3 ritroviamo i consueti pannelli dorati da fondere a colpi di laser, le costruzioni da smontare a suon di pugni e riedificare per fini di puzzle solving, gli appigli ai muri d’agganciare con i tipici gadget dei protagonisti, e così via. Una feature che ritorna inevitabilmente dai precedenti capitoli della saga è poi la possibilità di equipaggiare il Cavaliere Oscuro con costumi essenziali per la risoluzione dei rompicapo. Come da tradizione, l’uomo pipistrello può contare su un guardaroba di tutto rispetto, comprendente, per esempio, una tuta a raggi X per individuare punti sensibili lungo superfici e pareti, un’armatura lanciarazzi per demolire ostacoli insormontabili e una muta da sub per immergersi nelle profondità acquatiche. La novità è che il cambio d’abito può essere ora effettuato in qualsiasi momento, accedendo a una griglia di selezione tramite pressione di un solo tasto, senza quindi dover girare in lungo e in largo per gli scenari alla ricerca delle piattaforme adibite a tale operazione.Altro aspetto ricorrente nei giochi LEGO, che anche qui permea l’avventura in ogni suo pixel, è il delizioso umorismo che avvolge ogni situazione messa in scena. Durante una sequenza cinematica che mostrava Superman inseguito in volo da Brainiac, ammettiamo di aver sorriso con convinzione nel vedere il kryptoniano urtare la Torre di Pisa raddrizzandola involontariamente, salvo poi tornare alla sua naturale pendenza in seguito al passaggio del malefico supervillain. Tutta la narrativa sembra seguire questo spirito di generale leggerezza, e la questione non può che farci estremamente piacere, come al solito.

Puro WestSiamo certi che in molti, leggendo il paragrafo precedente, possano aver da ridire sul fatto che, dopo due episodi incentrati su Batman e una miriade di altri dedicati a serie cinematografiche e fumettistiche di successo, tale sostanziale immobilismo nell’offerta ludica rischi di essere controproducente. La questione, a nostro giudizio, va affrontata da una prospettiva molto differente. Traveller’s Tales è semplicemente un team onesto, che con lo sviluppo dei LEGO digitali ha evidentemente trovato il proprio personalissimo El Dorado, e che non mira – a ragion veduta – a stravolgimenti tecnici troppo marcati, specie a fronte di una formula gradevole, alla portata di tutti e ancora ben funzionante nonostante gli anni alle spalle. Non solo: il pubblico dei LEGO Games è composto sostanzialmente da appassionati, non soltanto nostalgici dell’assemblaggio in plastica, ma, soprattutto, fan dei mondi diegetici di riferimento.Ecco quindi che LEGO Batman 3, complice il già citato anniversario del suo protagonista, ingrana la quarta direttamente sul “fattore tributo”, forse più di quanto fatto fino ad ora con qualunque altro universo a mattoncini traslato in videogame. Per esempio, abbiamo notato come Superman, nel passare da tuta e mantello alle vesti di Clark Kent, debba infilarsi in una cabina telefonica piombata inaspettatamente dal cielo, oppure come l’entrata in scena di Wonder Woman sia sempre accompagnata da un accenno alla sigla dell’omonimo telefilm con Lynda Carter. È però l’ultimo dei due stage analizzati che ci ha dato reale conferma di come, in effetti, la nuova fatica TT Games si ponga consapevolmente a favore di un citazionismo assai marcato. Ambientato sul set della serie televisiva anni Sessanta con protagonista Adam West, il livello è diviso sostanzialmente in due fasi. Nel corso della prima, Batman viene chiamato a raggruppare le parti della Batmobile, coadiuvato nella ricerca dalla sempiterna spalla Robin. La missione si svolge all’interno di un’unica stanza, all’interno della quale il giocatore dovrà sfruttare la sinergia tra i due personaggi per raggiungere zone occulte o sopraelevate e raccogliere infine le componenti richieste. Assemblato il bolide, i due si uniscono a Batgirl in una breve fase on the road, che vede i tre inquadrati lateralmente mentre inseguono il Joker, evidentemente in procinto di compiere qualche malefatta. Il giocatore può in quest’occasione muovere il mezzo sull’asse orizzontale per schivare i barili lanciati dal nemico, e successivamente attaccare il perfido clown in quella che è, di fatto, una classica boss fight a tre fasi. Tutto in questo stage vive di un’autoreferenzialità manifesta, dai costumi old style dei personaggi ai balloon onomatopeici identici a quelli dei combattimenti nel serial tv – con tanto di sottolineatura audio annessa – finanche alle transizioni e alle cutscene, realizzate in un inedito stile comic. Anche il voice acting va in questa direzione, e proprio a tal proposito abbiamo appreso una bella novità, che di certo farà felice buona parte dell’utenza del Bel Paese. Primo tra i LEGO Games a beneficiare di una localizzazione totalmente in italiano, LEGO Batman 3 conterà, nella sua versione definitiva, sul supporto di buona parte dei doppiatori del cartone animato Batman: The Animated Series, in un’operazione molto simile a quanto già realizzato nella serie Arkham. Se la traduzione dei dialoghi saprà mantenere inalterata l’ironia della versione originale, potremmo trovarci davvero di fronte a una piacevolissima svolta per il brand, quantomeno relativamente alla sua distribuzione nostrana.

– Il classico, delizioso umorismo da LEGO Games

– Un roster di supereroi fuorimisura

– Una miriade di citazioni e omaggi all’universo DC Comics

– La collaudata formula ludica TT Games

A release di LEGO Batman 3: Gotham e Oltre ormai imminente, ciò che abbiamo visto in anteprima presso gli studi Warner Bros ci ha lasciato sensazioni decisamente positive. Lungi dallo stravolgere la propria ricetta di base, Traveller’s Tales sembra puntare soprattutto sull’opulenza del cast supereroico messo in scena e sul fanservice più sfrenato. Malgrado il gioco sia ancora in fase di polishing, ammettiamo che i due livelli presentati ci siano parsi già in forma tecnica smagliante, nonché estremamente divertenti da portare a termine. L’impressione è che il titolo abbia tutte le carte in regola per affiancarsi con dignità al proprio parente “extra large” di sponda Marvel. Per averne conferma o smentita, tenete d’occhio la nostra pagina: manca davvero poco.