Anteprima

Kung Fu High Impact

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a cura di AleZampa

Milano – Quando Kung-Fu Live uscì ormai quasi un anno fa su PlayStation Network non furono in molti ad accorgersene. Il titolo, pur avendo qualche spunto interessante, era limitato dalla scarsa precisione di PlayStation Eye, e passò decisamente in sordina. Forti di quell’esperienza, e determinati a far valere le proprie idee, i ragazzi di Virtual Air Guitar, capitanati dal loro CEO Teemu Maki-Patola, ci riprovano (in esclusiva) con Xbox 360 e Kinèct, periferica quantomai adatta al concept del gioco. Invitati da Leader e Black Bean Games non abbiamo potuto quindi non mettere la nostra bandana d’ordinanza, sfoggiare gli addominale scolpiti e andare a vedere il di cui sopra Maki-Patola presentarci Kung-Fu Hi Impact.

Guys.. I know Kung FuIniziamo subito col precisare che stiamo parlando di un titolo sì action, ma spiccatamente casual, che ci metterà nei panni del classico eroe destinato a salvare il mondo. Dopo una velocissima scansione da parte di Kinèct verremo letteralmente proiettati all’interno dell’ambiente di gioco, realizzato con un gradevole cel shading adattissimo al tono della produzione, che non si prende mai troppo sul serio. Nel corso dei quindici capitoli, suddivisi in quaranta livelli, di cui si compone la campagna principale, il nostro compito sarà quello di menare letteralmente le mani, mulinando pugni e calci a destra e a sinistra, possibilmente in corrispondenza delle frotte di nemici che proveranno costantemente ad assalirci. Come nel più classico dei beat’em up a scorrimento orizzontale, superato un certo checkpoint inizieranno dei combattimento verso nemici più forti ed organizzati, fino ad arrivare all’inevitabile boss di fine livello. Ogni nostro movimento, sia esso un calcio, un pugno, un pugno a due mani o un salto mortale all’indietro, verrà mappato dalla telecamera e ci farà muovere all’interno del livello, in modo da cogliere nemici particolarmente resistenti alle spalle piuttosto che eseguire elaborate tecniche d’attacco. Verrà inoltre riconosciuto come arma qualsiasi oggetto terremo in mano: il prode Teemu aveva due simpatiche asce finte con le quali affettare i nemici, mentre noi ci siamo dovuti accontentare di un temibile telecomando e una bottiglietta d’acqua, che hanno però svolto egregiamente il loro compito. Mettendo inoltre le braccia in una particolare posizione queste verranno circondate da un alone blu, simbolo che il nostro personaggio (ovvero noi stessi) è in parata.I movimenti sono ben trasposti su schermo, e per i più atletici ci sarà tutta una serie di movimenti particolari che faranno convertite in mosse speciali utili per la buona riuscita del livello. Nel corso della nostra progressione all’interno della storia impareremo inoltre nuovi poteri, attivabili dopo il riempimento della più classica delle barre energia: queste abilità ci permetteranno ad esempio di lanciare scariche di fulmini verso un nemico (con un braccio rivolto in alto e uno verso l’avversario), fermare il tempo o colpire violentemente il terreno (saltando e dando un pugno verso il basso) per far barcollare i nemici nelle immediate vicinanze. Le scenette di intermezzo sono inoltre curate e divertenti: poco prima di ogni capitolo vi verrà infatti chiesto di assumere determinate (bizzarre) posizioni, così che Kinèct vi fotografi e possa inserire la vostra immagine all’interno del fumetto che di fatto è l’ossatura narrativa del titolo, creando situazioni divertenti e dando quel pizzico di coinvolgimento in più.

Faccio cose, vedo genteNella breve presentazione tenuta dal vichingo di Virtual Air Guitar, abbiamo potuto vedere due diversi livelli della trama. Il primo, ambientato in uno scantinato, riprendeva i più classici stilemi dei picchiaduro a scorrimento orizzontale descritti prima, mentre il secondo, ambientato invece in una foresta, si presentava già più vario, con l’inquadratura posizionata su un angolo di visuale decisamente più ampio, utile per mimare meglio l’utilizzo di un arco, con il quale si doveva abbattere un nemico volante. L’ultimo segmento mostrato ci vedeva infine impegnati in una boss fight con un vero e proprio gigante, al quale si poteva passare tra le gambe per coglierlo di sorpresa da dietro, poco prima magari di prendere un power up capace di rendere (seppur temporaneamente) anche noi dei colossi.Diverse le modalità presenti: oltre alla campagna single player potremo infatti usufruire di una modalità Survival, nella quale non dovremo far altro che resistere a infinite ondate di nemici (vincerà ovviamente il punteggio più alto), una modalità chiamata Mayem Disaster, nella quale in sostanza saremo noi a crearci il nostro livello, agendo su un numero molto ampio di variabili e personalizzazioni che spaziano dall’aspetto dei nemici alla loro effettiva forza, permettendo così anche all’eroe più appesantito e fuori forma di combattere il male a colpi di Kung Fu. Chiude il lotto una particolare forma di multiplayer competitivo (non ci sono modalità cooperative infatti), che vedrà fino a quattro giocatori armati di pad cercare di fare le scarpe a chi invece si sta dimenando in mezzo alla stanza mappato da Kinèct.

Tra Poo e Bruce LeeLa breve prova che abbiamo potuto effettuare ci ha lasciati piacevolmente sorpresi: la risposta del nostro alter ego a fumetti è infatti molto buona e garantirà una fruizione senza problemi dell’esperienza di gioco. Dimenarsi a colpi di kung fu, seppur probabilmente non sia il sogno di ogni hardcore gamer, è comunque divertente, e non dubitiamo che possa regalare momenti ancora più piacevoli in compagnia. Il comparto tecnico è tutto sommato adatto al tipo di titolo, con un personaggio ben riprodotto, seppur con tutte le limitazioni di Kinèct, e dei fondali colorati ben realizzati e decisamente “fumettosi”, che insieme al tono leggero e scanzonato dell’intera produzione garantiranno un’esperienza di gioco sicuramente piacevole. In ogni caso sarà l’uscita del titolo, prevista per novembre (con localizzazione in italiano), a dirci se Kung-Fu Hi Impact avrà saputo mantenere le promesse fatte, discostandosi dalla già nutrita schiera di titoli per Kinèct passati inosservati.

– Divertente e leggero

– Diverse modalità di spessore

Kung-Fu Hi Impact non sarà magari la produzione in grado di fare la storia dei videogiochi, ma, per quanto mostrato, sembra ampiamente in grado di regalare diverse ore di divertimento. Lo studio finlandese Virtual Air Guitar sembra aver imparato dai propri errori, proponendo un titolo leggero, volutamente scanzonato e fuori dagli schemi che ha però anche diverse frecce al suo arco, prima tra tutte la varietà delle modalità di gioco, che avrà un ruolo fondamentale sulla longevità complessiva del titolo.