Recensione

Knights Contract

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a cura di Folken

Giunto sugli scaffali nostrani un po’ in sordina, Knights Contract tenta di proporre una personale interpretazione del genere action, completamente incentrata sulla collaborazione tra due protagonisti, un mastodontico e immortale guerriero ed una leggiadra quanto letale strega. Un’ambientazione da medioevo europeo condisce un titolo sulla carta divertente, ma purtroppo piagato da dei difetti difficili da perdonare.

Questa è la storia di un boia quasi bicentenario e una strega risorta…Knights Contract è ambientato in un medioevo fantasy ispirato alle leggende nordiche: tramite un flashback vi racconterà di un passato in cui imperversava la caccia alle streghe, guidata dal perfido Faust. Uno sterminio che, esecuzione dopo esecuzione, voleva riportare la pace in una terra devastata dalla peste nera, a detta del malvagio signore, diffusa proprio dalle maghe. Un secolo dopo vi ritroverete a vestire gli ingombranti panni di Heinrich, l’ex-boia che, con la sua spada, si era reso complice delle efferate decapitazioni e per questo condannato all’immortalità proprio da una delle streghe da lui assassinate. Uno scherzo del destino lo porterà a rincontrare la medesima strega, di nome Gretchen, reincarnatasi in un corpo diverso. Pur di venir assolto dalla sua gravosa maledizione, Heinrich stringerà con la strega un patto di sangue, un legame scindibile solo dalla morte. Lo scopo del loro viaggio sarà la ricerca delle sorelle di Gretchen, a loro volta ritornate in vita, mosse dall’odio verso gli umani e loro malgrado sfruttate da Faust, il cui unico scopo è raggiungere la vita eterna e il dominio delle terre conosciute, ovviamente. Sebbene la trama non rappresenti un nuovo apice nella narrazione videoludica, filmati di intermezzo discretamente realizzati e personaggi caratterizzati con uno stile particolare, rendono l’avventura piuttosto scorrevole. Knights Contract non vi annoierà mai, anzi a tratti sarà capace di intrattenervi con cut-scene piuttosto spettacolari e mostri al quanto bizzarri. Si sente comunque la mancanza di una costruzione narrativa che approfondisca il rapporto tra i due protagonisti, che iniziano un viaggio assieme senza però mostrare un’evoluzione nel loro rapporto come visto ad esempio nel recente Enslaved, che al contrario giocava molto bene la carta della cooperazione forzata tra i due personaggi principali. Un vero peccato essendo lo stesso gameplay fortemente incentrato sulla collaborazione tra il muscoloso Heinrich e la potente maga Gretchen.

Chaos!Il titolo Namco Bandai si propone come un action apparentemente piuttosto tradizionale, in quanto vi permetterà di controllare direttamente il nerboruto Heinrich che, armato di un’enorme falce, si farà strada tra orde di mostruosità assortite. Avrete a disposizione un colpo debole e uno forte, un tasto per la schivata e l’utilissima funzione di targeting, che vi permetterà di bloccare l’obiettivo della telecamera sul nemico di turno. A partire da quest’impostazione di base decisamente tipica, Kinghts Contract tenta di introdurre alcune interessanti varianti, a partire dall’interazione tra il protagonista e la strega. Prima di tutto dovrete sempre considerare che, se da un lato voi non potrete morire mai, Gretchen sarà invece vulnerabile ai colpi e la sua dipartita significherà inevitabilmente la rottura del patto e di conseguenza la fine del gioco. Sarà comunque possibile restaurarne la barra dell’energia semplicemente prendendola in braccio, opzione che vi tornerà utile anche durante alcune fasi esplorative o durante gli scontri con i boss, per portare la donna lontano dal raggio d’azione avversario. In realtà anche Heinrich potrà cadere vittima dei colpi nemici, rimanendo intontito o addirittura cadendo letteralmente a pezzi, status dal quale sarà comunque sempre possibile riprendersi premendo ripetutamente il pulsante mostrato a schermo. Durante i combattimenti, anziché controllare direttamente Gretchen, avrete la possibilità di ordinare alla strega di eseguire determinati incantesimi, da inframmezzare tra un fendente ed un altro, concatenando combinazioni spesso devastanti. Se eseguite col giusto tempismo, le magie diverranno persino delle letali quanto efferate fatality. Potrete equipaggiarne solamente quattro alla volta, assegnate ai quattro tasti frontali del pad, da premere in combinazione col trigger destro, configurazione risultata decisamente immediata e che garantisce sequenze di combattimento fluide. Il potere magico di Gretchen si evolverà sfruttando le anime, acquisibili alla morte dei nemici e spendibili nell’apposita schermata, al fine di migliorare la potenza d’attacco di ognuna delle magie presenti. Avanzando con l’avventura sbloccherete, oltre ai sei incantesimi, delle stregonerie dal potere devastante ed utilizzabili solo quando la ragazza sarà nel pieno delle proprie forze. Questi, in base alla vostra scelta, evocheranno la vostra forma berserk o elimineranno i mostri presenti con un attacco potentissimo, accompagnato da sequenze dall’esagerata spettacolarità. A fianco dei poteri mistici, potrete migliorare anche le capacità dei due personaggi, equipaggiando alcuni oggetti da rinvenire lungo i livelli. Sebbene occupi solo una minore percentuale del tempo di gioco, l’esplorazione delle ambientazioni è incentivata da semplici enigmi e dalla possibilità di rinvenire item nascosti e le pagine di un misterioso libro, nient’altro che collezionabili da raccogliere per completare il titolo al cento per cento. Al termine di ogni episodio, infatti, vi verrà assegnato un punteggio legato alle vostre prestazioni e al quantitativo di segreti rinvenuti permettendovi di riprendere in mano uno qualsiasi dei venti capitoli per cercare di migliorarvi. La presenza di una classifica online dovrebbe garantire il giusto stimolo a riprendere in mano il gioco e cercare di battere i vostri amici.

Qualcosa è andato stortoQuanto descritto finora dovrebbe tratteggiare un prodotto che certamente non anela a divenire il nuovo metro di paragone del genere, ma in grado comunque di proporsi come un titolo dalle meccaniche solide, non prive di qualche spunto interessante e capace di divertire per tutte le ore di gioco. Purtroppo Knights Contract si è presentato ai nostri banchi di prova pesantemente limitato da una quantità enorme di problemi tecnici, dovuti apparentemente ad una mancata fase di rifinitura finale. A partire dal comparto estetico, il quale tenta di mostrare una personalità propria inciampando però rovinosamente a causa di scelte di design a dir poco dubbie, passando per texture e ambienti poligonali che sembrano provenire da una generazione passata. Se una grafica poco gradevole può essere un difetto sul quale è facile per molti appassionati soprassedere, i pesanti rallentamenti troppo soventemente rovinano l’azione di gioco con cali di frame rate come non ne vedevamo da tempo. In tandem con questa grave mancanza, troviamo una gestione della telecamera a dir poco scellerata che, nonostante la possibilità di bloccare la visuale sui nemici, riuscirà ad incastrarsi in qualsiasi elemento presente nelle arene, causando una confusione a schermo davvero disorientante. Un vero peccato considerata la potenziale spettacolarità di alcuni attacchi, spesso impossibile da apprezzare. Un’ulteriore dettaglio che contribuisce a rovinare il lavoro di Game Republic è costituito dalle boss fight. Nonostante le situazioni piuttosto variegate, i combattimenti con i cattivi finali sono piagati da una pessima implementazione dei Quick Time Event, capace di riportare alla memoria gli incubi scatenati dal vecchio Star Wars: Il Potere della Forza. Quando esaurirete l’energia del nemico di turno, dovrete affrontare un QTE che, se fallito, vi riporterà a metà boss fight, spesso nel bel mezzo del caos dello scontro già inoltrato e che, visti i difetti di poco sopra, facilmente si tradurrà in una morte prematura. Se pensate che spesso una scarsa responsività dei controlli falcidierà questi momenti, potrete immaginare la frustrazione che tali fasi riusciranno a scatenare.

– Storia accattivante

– Gameplay divertente…

– Graficamente vecchio

– Troppi problemi tecnici

– …ma solo quando funziona

5.0

Sebbene non puntasse a divenire un nuovo capolavoro del genere action, Knights Contract aveva tutte le carte in regola per affermarsi come un prodotto godibile, dal gameplay solido e non privo di idee fresche. Purtroppo un comparto grafico a malapena sufficiente, ma soprattutto una realizzazione tecnica ricca di lacune rovinano irrimediabilmente il sistema di gioco, non permettendogli di mostrare il potenziale divertimento che avrebbe potuto garantire con qualche mese di sviluppo in più. Difficile consigliarne l’acquisto, soprattutto considerate le offerte nel genere già da tempo presenti nei negozi, se non agli appassionati più sfegatati che sapranno soprassedere su tanti difetti. Questi troveranno comunque moltissimo da fare vista la buona lunghezza della campagna e la rigiocabilità garantita da livelli di difficoltà aggiuntivi ed oggetti di vario tipo da scovare nei livelli oltre ad una storia coinvolgente.

Voto Recensione di Knights Contract - Recensione


5