Recensione

Kingdom Hearts Final Mix

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a cura di Makinit

Quando nel 2002 uscì Kingdom Hearts, venne apprezzato in tutto il mondo, sia dalla critica che dagli utenti, per la sua capacità di mescolare due universi così differenti, come possono essere quelli di Disney e Final Fantasy, in una storia inedita e incredibile. Gli unici difetti riscontrabili erano nella giocabilità, un po’ troppo semplice, e nella difficoltà a volte sbilanciata.

Cause del Final MixIl gioco uscì originariamente in Giappone, per poi sbarcare in America ed Europa. Queste ultime due versioni differiscono dall’originale giapponese per alcune aggiunte, come ad esempio alcuni boss e oggetti segreti. Per non alimentare le sensazioni di ingiustizie nel publico giapponese, che non poteva godersi quelle aggiunte esclusive dei giocatori d’oltreoceano, Square-enix si sentì obbligata a colmare il vuoto tra le due versioni, proponendo, a distanza di un anno, una riedizione, solo in territorio giapponese.

Tra l’edito e l’ineditoMolte delle principali aggiunte di questo Final Mix erano già presenti, come detto, nelle versioni oltreoceaniche. Il riferimento và soprattutto ai boss segreti come il Titano del Ghiaccio, Kurt Zisa e Sephiroth. Tutte le vere novità sul cast riguardano i nemici minori, presentando così una schiera più variegata di tipi da mazzolare a suon di Keyblade: i principali sono i Neo Shadow, i Missile Driver o i Pink Agaricus (simili ai classici Funghi, ma di grandi dimensioni). Si segnalano novità anche nel campo delle abilità, introducendo al già ampio bagaglio di Sora il Gravity Break, lo Stun Impact, lo Slap Shot, Zantetsuken (Odino docet) e altre ancora; inoltre ve ne sono di nuove anche per Pippo e Paperino. Tra le aggiunte più importanti troviamo anche le nuove armi per i tre protagonisti: Sora riceverà così gli inediti Diamond Dust (premio per la sconfitta del Titano del Ghiaccio) e One Winged Angel (ottenuto da Sephiroth); Paperino riceverà il Fantasista e il Meteo Strike; Pippo, infine, si troverà a suo agio con i nuovi Massive Bumper e Seven Elements.

Un nemico sconosciutoL’unico boss veramente inedito, dei quattro introdotti in Final Mix, è Unknown (Kurt Zisa, il Titano del Ghiaccio e Sephiroth, erano già presenti nella versione americana/europea), che va a sostituire il vecchio Phantom, ritenuto troppo semplice da sconfiggere. Questo losco figuro incappucciato apparirà nella Fortezza Oscura verso la fine del gioco, e rappresenta sostanzialmente una anticipazione del seguito KH2 e, come si può facilmente intuire, Unknown non è il vero nome del nemico (il quale si scoprirà chiamarsi Xemnas). La sconfitta di questo avversario non porterà comunque a grandi rivelazioni, infatti la “scusa” principale del combattimento è che lo sconosciuto deve mettere alla prova le abilità di Sora. In ogni caso, si tratta certamente di una sfida notevole, dalla difficoltà simile, se non addirittura superiore, alla battaglia col terribile Sephiroth.

Cloud Vs. SephirothRimanendo in tema di Final Fantasy VII, i fan saranno contenti di sapere che la sotto-trama della sfida tra Cloud e Sephiroth verrà approfondita, presentando questa volta delle scene e dialoghi inediti, ma solo alla fine del confronto con Sora. Senza rivelare troppo, va comunque detto che niente di tutto ciò rivelerà informazioni eclatanti, si tratta semplicemente di un dialogo (senza doppiaggio) e di un combattimento non-interattivo che non sembra far emergere alcun vittorioso.Questa non è l’unica scena inedita da segnalare, ma solo una delle circa 5 presenti nel gioco e, come detto, nessuna di queste è particolarmente rilevante, dal momento che non sono nemmeno state doppiate.

Un occasione per rimediare?Cogliendo l’occasione dell’edizione speciale, Square-enix ne ha approfittato per risolvere, o almeno tentare di risolvere, due dei principali problemi che affliggeva a versione originale.Il primo di questi era la difficoltà: vi sono infatti state delle variazioni alle statistiche e ai parametri di personaggi/nemici/oggetti, che dovrebbero rendere il gioco più difficile; purtroppo però il problema non è stato affatto risolto, in quanto per proseguire in tutta tranquillità, può ancora bastare la rapida pressione casuale del tasto d’attacco; in compenso però, per chi riteneva il gioco originale troppo difficile, è stata inserita l’opzione per abbassare ulteriormente il livello di difficoltà (Beginner), che vi fornirà così parametri più alti, e nemici più deboli.Il secondo problema era la telecamera: spesso capitava che questa si posizionasse nei posti più assurdi, impedendo quindi la visuale più consona alla situazione; la novità consiste nel fatto che adesso Sora diventa trasparente quando la telecamera si fa troppo vicina, ma, incredibilmente, questa soluzione viene applicata solo sul protagonista, e non sui suoi aiutanti, risolvendo così il problema solo a metà; inoltre non è stata aggiunta la possibilità di controllare la telecamera mediante la leva analogica destra, o di poterla spostare liberamente anche lungo l’asse delle Y.

Cambiamenti minoriOltre a queste novità, vi sono state delle variazioni anche alle locazioni dei simboli Trio, dei 101 dalmata e dei premi ricevuti da questi; anche gli oggetti contenuti negli scrigni sono stati spesso cambiati, presentando ora oggetti più utili e sensati. Inoltre anche i valori dei parametri delle GummiShip sono stati alterati, sono stati anche aggiunti nuovi GummiBlocks, e saranno ora disponibili almeno tre missioni opzionali per ogni viaggio “interplanetario”.Finalmente sarà anche possibile saltare i filmati, ma solo quelli già visti, risparmiando così tempo magari prima del combattimento con un boss contro il quale avete perso (ma dovrete scegliere l’opzione “continue” e non “load game”). Da segnalare anche qualche traccia musicale inedita e, infine, tutti i mostri minori hanno subito un alterazione di colori, oltre ad un leggero cambiamento di parametri.

L’ostacolo principaleCiò che probabilmente è considerato dalla maggior parte dei giocatori come ostacolo insormontabile è l’assenza di una qualsiasi lingua europea. Incredibilmente il doppiaggio, che originariamente era in giapponese, è stato cambiato in inglese, ma nonostante ciò, non è presente l’opzione per cambiare il testo in quella lingua, come invece permetteva di fare Final Fantasy X International. L’unica ragione plausibile, del voler cambiare solo il doppiaggio mantenendo gli ideogrammi come sottotitoli, è forse la più semplice: far conoscere ai giapponesi le voci del doppiaggio inglese.

– Tante aggiunte…

– …fra cui boss, oggetti e abilità

– Varie anticipazioni di Kingdom Hearts 2

– Qualche difetto originale risolto

– Trailer di Final Fantasy X-2

– Solo in lingua giapponese

– Le aggiunte sono poco rilevanti

– Solo 1 dei 4 boss aggiuntivi è inedito

8.7

Se non conoscete il giapponese, non è consigliabile acquistare questa riedizione, in quanto lo sforzo e la frustrazione di procedere lungo i menù in una lingua dall’alfabeto diverso (capendo poco o nulla) e in un gioco che non lascia spazio ad errori e fraintedimenti, potrebbe non valere il denaro speso. Tenendo conto anche del fatto che gli extra più importanti sono disponibili anche nella versione PAL, e che gli unici contenuti inediti non sono così rilevanti, non ho motivo di suggerire l’acquisto del prodotto, se non hai fan sfegatati del gioco, e conoscitori della lingua del sol levante.

Voto Recensione di Kingdom Hearts Final Mix - Recensione


8.7