Recensione

King Oddball

Avatar

a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

King Oddball è un gioco nato e studiato per dispositivi mobile, concepito per essere usufruito su uno schermo dalle dimensioni contenute, ed è adatto a quei controlli touch che fanno dell’immediatezza il cavallo di battaglia dei cosiddetti titoli mordi e fuggi. Già da questa doverosa premessa, è facile intuire come il puzzle game di 10Tons, a ben vedere, sia un tantino fuori posto su PS4.

King of my castle
Il concetto d fondo di King Oddball non è poi tanto diverso da quello che sta alla base di Angry Birds. Qui non ci sarà una fionda con cui lanciare degli uccellini incazzati per far fuori quei luridi porci che più di una volta vi avranno fatto penare per raggiungere le tanto agognate tre stelline; c’è però una testa tonda con una coroncina in testa, dotata di una lingua lunghissima, che fa oscillare dei sassi pronti a colpire degli immobili nemici su schermo. Lo scopo del gioco è davvero tutto qui, né più, né meno. Avanzando lungo i livelli, ovviamente, capiterà di trovare soldati, elicotteri e carri armati ben protetti da alcune strutture, non tutte abbattibili attraverso il lancio di un pietra. Considerando che i tiri a disposizione, di base, sono solo tre, dovrete studiare bene il momento propizio per approfittare dello slancio, in modo tale da poter trarre giovamento dalla velocità del masso e far fuori più nemici con un solo colpo. Sostanzialmente, King Oddball vi spinge spesso a usare questa tattica per poter superare i livelli, perché dove ostacoli insormontabili e coriacee strutture non permettono di usare la forza bruta, bisogna giocare d’astuzia (o se preferite, di sponda). Il problema è che spesso, senza neanche volerlo, il fattore fortuna riesce ad avere un peso addirittura maggiore dell’attenta pianificazione. Ciò dipende da una fisica buona ma non certa perfetta, che non tiene poi così tanto conto del peso specifico di una reale roccia, che qui sembra più una palla spigolosa piuttosto appesantita. Effettuare un paio di combo o fare in modo che il sasso lanciato riesca a colpire il faccione del re durante il suo tragitto, dona un lancio extra, e talvolta ringrazierete il cielo per la casualità con la quale tutto ciò avviene.

King Diamond
In King Oddball non esiste nessuna trama e dovrete semplicemente superare i livelli a sblocco progressivo all’interno di una vasta griglia di gioco. Alcuni di essi, offriranno delle varianti che spezzano il ritmo, pertanto vi capiterà di scovare caselle che al posto del classico simbolo del carro armato avranno un diamante, una bomba, le statistiche da controllare, o i trofei da dover sbloccare. Il riquadro col diamante, una volta selezionato, vi trasporta all’interno di altri mini livelli in cui avrete solo due tiri (il terzo prevede il lancio del diamante, che dovrete invece cercare di custodire per proseguire). In questo caso le dinamiche sono identiche, ma il livello di sfida cresce leggermente per ovvie ragioni. Selezionando invece la casella contrassegnata da una granata, accederete agli stage in cui al posto delle rocce lancerete degli esplosivi: oltre al tiro canonico, dunque, dovrete cercare di capire in maniera approssimativa dove vorrete far fermare la bomba, in modo tale che l’onda d’urto dell’esplosione possa infliggere danni extra ai nemici dentro bolle protettive, o far crollare i pilastri portanti di alcune strutture altrimenti indistruttibili. Per il resto, King Oddball rimane fedele alla sua controparte mobile, con l’unica differenza che piange davvero il cuore a vedere come su PlayStation 4 potremo solamente premere il tasto X, mentre tutto il resto è grasso che cola copiosamente da ogni dove. Non c’è alcuna funzione che permetta di allinearsi ai comandi touch originari e non c’è nessun lavoro di adattamento alla console: si tratta di un porting piuttosto sbrigativo che su una macchina da salotto ha davvero poco senso. Oltretutto, la profondità di gioco è davvero ai minimi storici: se dovessimo prendere in considerazione il franchise creato da Rovio, noteremmo immediatamente quanto sia meglio strutturato e come le diverse funzioni degli uccellini riescano a motivare il giocatore ad avanzare senza farsi sopraffare dalla noia. In King Oddball, una volta capito l’andazzo, sarete costretti a giocare sempre con le solite carambole e con qualche nemico in più, e ogni tanto con qualche elemento dello scenario che fa rimbalzare la pietra da un punto all’altro come una biglia da flipper impazzita. Quando poi supererete magari un livello ostico solo perché un lancio vi è andato particolarmente bene durante una sessione fortunata, verrà meno anche quel senso di appagamento che giochi simili, sinceramente, dovrebbero sempre dare.

– Rigiocabilità assicurata

– Tanti livelli e qualche buona variante

– Alta percentuale di lanci fortunati

– Poco profondo e ripetitivo

– Fisica migliorabile

5.5

King Oddball ha una precisa dimensione in cui merita di stare, quella mobile. Si tratta di un gioco adatto ai telefonini o ai tablet e cavalca l’onda del successo di Angry Birds, pertanto su console (specialmente su PS4), risulta essere un po’ fuori contesto per via delle sue caratteristiche di base, che cozzano parecchio con terminali come il pad.

Voto Recensione di King Oddball - Recensione


5.5